
Il Tribunale del Riesame di Napoli ha revocato la misura cautelare a carico del 32enne, Giuseppe Di Martino, accusato di essere il principale autore dei due agguati armati avvenuti in valle Caudina lo scorso ottobre. Due ragazzi, uno a Cervinara e un altro a San Martino Valle Caudina, erano stati feriti alle gambe da colpi di pistola.
La vicenda giudiziaria
Gli avvocati, Valeria Verrusio e Angelo Adamo, erano riusciti a ottenere la riqualifcazione del reato in lesioni aggravate e la non convalida del fermo. Il sostituto procuratore, Paola Galdo, dopo gli accertamenti affidati all’ingegnere ed esperto di balistica, Alessandro Lima, aveva impugnato con successo la decisione del gip. Per semplificare: il magistrato aveva di nuovo stabilito che si trattasse di tentato omicidio, perché per l’accusa la traiettoria dei sette bossoli calibro 9 per 21, rinvenuti dai carabinieri del posto, era a suo dire compatibile con un tentato omicidio.
Ma ora è arrivato un nuovo colpo di scena. Grazie a nuovi elementi di prova, i due difensori sono riusciti a ottenere una nuova riqualificazione in lesioni aggravate e ottenere la revoca della misura cautelare. Di Martino risponde anche di porto e detenzione abusiva di armi da fuoco.
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