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Rata del mutuo troppo alta? Ecco cosa puoi fare

Hai la rata del mutuo troppo alto? Verifichiamo le strategie possibili per superare la difficoltà. Le possibili vie d’uscita sono diverse, ma bisogna valutarle con attenzione: la rinegoziazione, la surroga, il passaggio dal tasso variabile a quello fisso.

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14' di lettura

Rata del mutuo troppo alta? Con l’incremento costante dei tassi di interesse sono tante le famiglie in difficoltà. Soprattutto i titolari di un mutuo a tasso variabile e a lungo termine. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Il tasso trimestrale è ormai prossimo al 3,6%. Per tanti è insostenibile. Come comportarsi, quali sono le strategie da adottare per riportare a un livello sopportabile la rata del finanziamento?

La surroga potrebbe essere una strada percorribile e infatti le richieste di rottamazione sono in aumento. Questo comporta però anche un rischio concreto: la possibilità che la domanda venga rifiutata.

C’è la rinegoziazione con la propria banca, percorso possibile, ma anche questo non privo di insidie.

Per scegliere la strada migliore è necessario fare una valutazione complessiva della situazione economica, oltre a verificare sul mercato quali sono gli istituti bancari che offrono le condizioni migliori (potrebbe essere utile uno dei tanti comparatori di offerte che si trovano sul web).

Potrebbe interessarti un articolo che spiega come trovare il mutuo con la rata più bassa; abbiamo anche verificato come si può ridurre la rata del mutuo senza ricorrere al fondo di solidarietà; e infine abbiamo visto come si calcola una rata del mutuo sostenibile.

Nuovi tassi di interesse sui mutui e la loro influenza

Secondo l’ultimo rapporto dell’Associazione Bancaria Italiana, il tasso medio dei mutui erogati alle famiglie ha raggiunto il 4,2% a maggio, un aumento di due punti percentuali in un anno. Questo non differenzia tra mutui a tasso fisso e variabile. Dai dati di mutuiOnline.it, il broker online di mutui, si evidenzia che i cinque istituti più convenienti offrono tassi sotto il 4% per un mutuo di 140.000 euro con una durata di 20 anni, mentre i mutui di 30 anni partono dal 3,5%.

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Rata del prestito troppo alta: pro e contro per l’estensione del mutuo

Con l’andamento attuale dei tassi, i costi dei prestiti per periodi superiori a 15 anni sono in calo, un fenomeno che non riguarda i mutui a tasso variabile. Ecco i vantaggi e svantaggi di estendere il tuo mutuo. 

Tra i vantaggi troviamo la riduzione della rata mensile e l’erosione della spesa reale dovuta all’inflazione. Tuttavia, esistono svantaggi: l’aumento della spesa complessiva e il debito che si riduce più lentamente.

Mutuo troppo alto: tre casi

Nonostante l’alto tasso di interesse, i mutui sono ancora erogabili ai giovani sotto i 36 anni e sono garantiti dal fondo pubblico gestito da Consap. Esempio: un mutuo al 100% a 30 anni ha un tasso del 4%, mentre i mutui variabili hanno un tasso leggermente superiore. 

Per illustrare il concetto, supponiamo di confrontare due mutui: 

  • uno da 150mila euro con un periodo di ammortamento di 20 anni al tasso del 4%;
  • l’altro con una durata di 30 anni al tasso del 3,8%. 

Nel caso del mutuo ventennale, la rata mensile si attesta a 909 euro, mentre per il mutuo trentennale è inferiore, ovvero 699 euro

Nel panorama complessivo, la spesa totale per il mutuo ventennale ammonta a 218.153 euro, salendo invece a 251.617 euro per il mutuo trentennale, con un aumento di spesa quasi di 33.500 euro

Supponiamo poi di voler estinguere il mutuo dopo cinque anni: il residuo per il ventennale sarebbe di 122.886 euro, e quello per il trentennale di 135.228 euro. Se l’estinzione avvenisse dopo dieci anni, il debito residuo per il ventennale sarebbe di 88.779 euro, mentre per il trentennale sarebbe di 117.371 euro. Questo significa che si dovrebbe pagare quasi 28.600 euro in più.

Tasso mutuo troppo alto: fisso e variabile

Per comprendere come gestire una “rata del mutuo troppo alta“, è importante capire la differenza tra mutui fissi e variabili. I tassi dei mutui fissi rimangono costanti per tutta la durata del prestito, mentre quelli dei mutui variabili possono variare a seconda delle condizioni economiche. A causa di questa variabilità, l’importo mensile che paghi può subire fluttuazioni nel tempo.

Rata del mutuo troppo alta: l’aumento del tasso Euribor

Un aumento dell’Euribor (il tasso interbancario di riferimento) potrebbe avere un impatto significativo sul tuo mutuo. Potresti dover affrontare un aumento della tua rata mensile, specialmente se hai un mutuo a tasso variabile. Pertanto, potrebbe essere necessario prendere in considerazione la possibilità di rinegoziare il tuo mutuo o di passare a un tasso fisso per garantire pagamenti mensili prevedibili.

Vediamo in breve quando e come è possibile rinegoziare il mutuo, quando invece si può passare alla surroga o trasformare un mutuo a tasso variabile in un mutuo a tasso fisso.

Rata del mutuo troppo alta: cos’è la rinegoziazione

La rinegoziazione del mutuo è un processo che permette di modificare le condizioni del contratto con l’istituto di credito che ha erogato il prestito. Questa operazione, di norma, non comporta alcun costo ed è uno strumento strategico per evitare che gli oneri finanziari diventino insostenibili.

La rinegoziazione rappresenta, dunque, un’opzione concessa dalle banche al fine di preservare il rimborso delle rate del mutuo. Pertanto, è più probabile che tale opportunità venga offerta a coloro che incontrano difficoltà nel gestire i pagamenti mensili rispetto a coloro che desiderano rinegoziare il mutuo per estinguere l’obbligo in anticipo. Con la rinegoziazione, le condizioni contrattuali sono quelle che subiscono variazioni, in risposta ai cambiamenti nelle esigenze economiche del debitore. Questa è una disposizione cruciale, in quanto non è consentito rinegoziare il mutuo se non ci sono stati cambiamenti significativi nella situazione finanziaria del debitore.

Gli aspetti del contratto che possono essere soggetti a rinegoziazione includono:

  • tasso di interesse e spread: il tasso di interesse è generalmente collegato alle condizioni di mercato (ad esempio, l’Euribor potrebbe essere un riferimento per i mutui a tasso variabile) mentre lo spread rappresenta il margine di profitto applicato dalla banca al prestito.
  • durata del contratto: potrebbe essere possibile, per esempio, convertire un mutuo di durata ventennale in un mutuo trentennale.
  • tipo di contratto: questo riguarda la possibilità di passare da un mutuo a tasso fisso a un mutuo a tasso variabile, o viceversa.

Come chiedere la rinegoziazione?

Avviare una procedura di rinegoziazione del mutuo è un processo molto semplice: si tratta di inviare una raccomandata A/R al proprio istituto di credito, dettagliando tutte le condizioni che si intendono modificare nel contratto. Se l’istituto di credito accetta, si avvia un dialogo per rivedere i termini del contratto, altrimenti le condizioni restano immutate.

È importante sottolineare che la rinegoziazione del mutuo è sempre un servizio gratuito per il cliente. Ciò significa che non è possibile addebitare al cliente spese notarili aggiuntive e, in caso di accettazione della rinegoziazione, è fondamentale sapere che:

  • eventuali benefici fiscali previsti nel contratto originale non verranno persi;
  • non possono essere addebitate spese extra di alcun tipo, come ad esempio commissioni bancarie;
  • non possono essere richieste spese supplementari e non si possono addebitare ulteriori tasse;
  • le garanzie fornite per il contratto originale restano valide anche per il mutuo rinegoziato.

Rata del mutuo troppo alta: cos’è la surroga

Con l’introduzione del decreto legge 7/2007, successivamente incorporato nella Legge di Bilancio 2008, specificatamente la legge 40/2007, è stata introdotta una nuova modalità di rinegoziazione del mutuo. Si tratta della cosiddetta rinegoziazione mutuo Bersani, comunemente conosciuta come surroga del mutuo.

La surrogazione del mutuo – o surroga del mutuo, a seconda delle preferenze – rappresenta l’opportunità di trasferire il proprio mutuo da un istituto di credito ad un altro, rinegoziando nello stesso tempo anche le condizioni. In poche parole, è una sorta di estensione concettuale della rinegoziazione di cui abbiamo discusso nel paragrafo precedente: con la surroga il contratto viene rivisto a costo zero per il cliente e, cosa che non era prevista prima del 2007, non c’è l’obbligo di estinguere il rapporto originario se si decide di cambiare banca.

Questo comporta una serie di vantaggi per il cliente: 

  • può beneficiare di nuove condizioni del mutuo; 
  • può usufruire di vantaggi e di un trattamento migliore;
  • il trasferimento è totalmente gratuito: l’unica spesa che il debitore deve sostenere è il pagamento di 35 euro come tassa ipotecaria. 

Anche in questo caso non sono previste spese notarili a carico del cliente, né la banca può imporre al cliente tasse, spese extra o commissioni di qualsiasi tipo. Come nel caso della rinegoziazione del mutuo, le condizioni che possono essere riviste sono le seguenti:

  • tasso e spread;
  • durata del mutuo;
  • tipologia di mutuo.

Inoltre, i vantaggi di cui può beneficiare il cliente includono, ad esempio, minori costi di gestione della pratica, tasse di incasso della rata più basse e costi delle spese accessorie – come eventuali perizie richieste dalla banca, per citarne solo alcuni – notevolmente ridotti. È importante precisare che, se si opta per la rinegoziazione mutuo Bersani, l’importo del nuovo finanziamento non può in nessun caso essere superiore al debito residuo.

Quando bisogna ricorrere alla surroga?

La possibilità di surrogazione del mutuo può essere richiesta in qualsiasi momento: è sufficiente inviare una comunicazione scritta attraverso una raccomandata A/R sia all’istituto di credito attuale che a quello presso il quale si intende trasferire il mutuo, manifestando l’intenzione di usufruire di questa opzione.

Mentre l’istituto di credito originario è tenuto ad accettare la richiesta di trasferimento e a rilasciare il nulla osta entro un termine massimo di 30 giorni per evitare l’applicazione di penalità e sanzioni, non si può affermare lo stesso per la nuova banca, che ha la facoltà di rifiutare questo trasferimento.

Un’ultima riflessione sulla surroga: in base alla legge 40/2007, può essere richiesta un numero illimitato di volte. Tuttavia, in pratica, è raro che si possa fare uso di questa opzione. Infatti, le banche si fanno carico dell’intero importo delle spese per offrire al cliente la surroga in modo completamente gratuito, quindi generalmente non sono disposte a ripetere la procedura all’infinito.

Differenza tra rinegoziazione e surroga mutuo

Prima di delineare le divergenze tra rinegoziazione e surrogazione del mutuo, è essenziale mettere in risalto un’importante similitudine che intercorre tra queste due procedure: riguarda le clausole che possono essere sottoposte a revisione. Sia la rinegoziazione che la surrogazione, infatti, comportano la possibilità di rivedere il tasso di interesse applicato al mutuo e lo spread, la tipologia del contratto e persino la sua durata

Facciamo ora il punto sulle differenze tra la rinegoziazione e la surrogazione del mutuo:

  • istituto di credito: la rinegoziazione è un’operazione interna, che avviene tra il cliente e la sua banca, quindi non prevede un cambio di istituto di credito. Con la surrogazione, invece, si decide di sostituire l’istituto di credito di riferimento;
  • oneri: la rinegoziazione è sempre e totalmente priva di costi, la surrogazione del mutuo non prevede costi per le pratiche e per le spese accessorie, tuttavia il cliente è tenuto a sostenere la tassa ipotecaria di 35 euro.

Come passare da tasso variabile a fisso

Se qualcuno ha già un mutuo a tasso variabile in corso e si ritrova insoddisfatto delle condizioni o non è più in grado di far fronte alle rate, avrà la possibilità fino al 31 dicembre 2023 di procedere con la rinegoziazione e il passaggio a un tasso fisso. Le condizioni attuali dei tassi variabili, in seguito agli aumenti consecutivi operati dalla Bce, hanno generato incrementi significativi delle rate, rendendo i mutui a tasso variabile più costosi di quelli a tasso fisso.

Un emendamento alla legge di Bilancio 2023, approvato il 24 dicembre scorso, ristabilisce una normativa del 2011 scaduta un anno dopo, che permette, nel rispetto di determinate condizioni del mutuo e dei mutuatari, di accedere a un tasso fisso senza dover sostenere spese extra.

La legge in questione è la 106 del 2011, articolo 8 comma 6 e i requisiti che prevedeva erano fondamentalmente tre:

  • ISEE inferiore ai 35.000 euro;
  • valore del mutuo originale entro i 200.000 euro;
  • l’intestatario del mutuo deve aver rispettato regolarmente il pagamento di tutte le rate.

Non sarà possibile passare dal vecchio al nuovo tasso a chi ha omesso il pagamento di anche una sola rata del finanziamento, mentre chi ha beneficiato della sospensione del mutuo per un periodo determinato potrà usufruire dell’agevolazione. La validità di questa normativa è stata estesa per tutto l’anno in corso.

Secondo la FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani), questa misura punta a supportare le fasce più vulnerabili della popolazione, che rappresentano ormai milioni di italiani.

Rata del mutuo troppo alta: la pianificazione finanziaria accurata

Affrontare una “rata del mutuo troppo alta” può essere stressante, ma una pianificazione finanziaria accurata può aiutarti a gestire la situazione. Prenditi il tempo per esaminare attentamente le tue finanze, considera tutte le opzioni disponibili e prendi decisioni informate sulla gestione del tuo mutuo.

Conclusioni: come affrontare una rata del mutuo troppo alta

Un aumento del tasso di interesse può rendere la rata del tuo mutuo troppo alta. È fondamentale comprendere le opzioni a tua disposizione, come la rinegoziazione del tuo mutuo o la ricerca di un nuovo istituto di credito con tassi più favorevoli. Ricorda, esistono pro e contro in ogni decisione finanziaria. Pesa attentamente le tue opzioni e considera tutte le possibili conseguenze prima di prendere una decisione.

Rata del mutuo troppo alta? Ecco cosa puoi fare
Nella foto un cittadino guarda preoccupato la rata del mutuo troppo alta.

Faq (domande e risposte)

Cos’è l’Euribor?

L’Euribor (Euro Interbank Offered Rate) è un tasso di interesse interbancario di riferimento utilizzato in Europa. Rappresenta il tasso medio al quale le banche si prestano denaro sul mercato interbancario. Un aumento dell’Euribor potrebbe avere un impatto significativo sul tuo mutuo. Se hai un mutuo a tasso variabile, potresti dover affrontare un aumento della tua rata mensile. Pertanto, potrebbe essere necessario prendere in considerazione la possibilità di rinegoziare il tuo mutuo o di passare a un tasso fisso per garantire pagamenti mensili prevedibili.

Cosa significa rinegoziare un mutuo?

La rinegoziazione del mutuo è un processo che permette di modificare le condizioni del contratto con l’istituto di credito che ha erogato il prestito. Questa operazione, di norma, non comporta alcun costo ed è uno strumento strategico per evitare che gli oneri finanziari diventino insostenibili. Gli aspetti del contratto che possono essere soggetti a rinegoziazione includono il tasso di interesse e lo spread, la durata del contratto, e il tipo di contratto.

Cos’è la surroga del mutuo?

La surrogazione del mutuo, o surroga del mutuo, rappresenta l’opportunità di trasferire il proprio mutuo da un istituto di credito ad un altro, rinegoziando nello stesso tempo anche le condizioni. Il vantaggio principale della surroga è che permette di beneficiare di nuove condizioni del mutuo senza sostenere alcun costo. Infatti, il trasferimento del mutuo è gratuito e l’unica spesa che il debitore deve sostenere è il pagamento di una tassa ipotecaria.

Come posso ridurre la rata del mio mutuo?

Ci sono diverse strategie per ridurre la rata del tuo mutuo. Potresti considerare la rinegoziazione del tuo mutuo con la tua banca, cambiando le condizioni del contratto in base alle tue esigenze finanziarie. Un’altra possibilità potrebbe essere la surroga del mutuo, che ti permette di trasferire il tuo mutuo a un altro istituto di credito, potenzialmente con condizioni migliori. Infine, potresti considerare il passaggio da un mutuo a tasso variabile a uno a tasso fisso, per avere maggior prevedibilità sui tuoi pagamenti mensili.

Come influiscono i tassi di interesse sul mio mutuo?

I tassi di interesse hanno un impatto significativo sul tuo mutuo. Se il tasso di interesse aumenta, anche la tua rata mensile potrebbe aumentare, specialmente se hai un mutuo a tasso variabile. Al contrario, se i tassi di interesse diminuiscono, la tua rata mensile potrebbe diminuire.

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