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Razionamento del gas: inverno più freddo e buio

Razionamento del gas: inverno più freddo e buio per le famiglie e sacrifici anche per le imprese.

di The Wam

Agosto 2022

Razionamento del gas: inverno più freddo e buio, il governo sta completando il piano, sarà operativo dall’autunno. Verrà adottato se il costo dell’energia continuerà a essere così alto o se la Russia dovesse sospendere l’erogazione del metano.

Indice

In realtà i due scenari potrebbero verificarsi insieme. Nel frattempo il Cremlino ha chiuso i rubinetti del Nord Stream, il principale gasdotto che trasporta il metano in Europa. Uno stop – così ha dichiarato Mosca – imposto da problemi di manutenzione.

Nel frattempo il costo del gas è sceso sul mercato di Amsterdam, dopo i picchi di 341, ora costa 254 euro a megawattora. Un calo del 25%. È bastata la prospettiva di una intesa nell’Ue su un tetto al prezzo o sul disaccoppiamento tra il costo dell’elettricità e quello del metano per raffreddare le speculazioni.

Su questo stesso argomento puoi leggere cosa potrebbe prevedere il nuovo decreto contro gli aumenti delle bollette, quali sono i bonus e gli sconti regionali, tutti i tagli in arrivo per il razionamento.

Razionamento del gas: famiglie

Il piano del governo prevede un razionamento per famiglie e imprese. L’entità dei sacrifici dipende molto dal livello di emergenza in cui si troverà il Paese questo inverno.

Partiamo dalle famiglie.

Scopri la pagina dedicata a tutti i tipi di pensioni, sociali e previdenziali.

La riduzione dei consumi domestici sarà necessaria. Nelle nostre case si consuma il 30% dell’energia totale. Le misure sono note, non si dovrebbe andare oltre:

Per le famiglie ci sono dunque sacrifici da fare. Ma non sono impossibili. Certo le nostre case saranno un po’ più fredde. Ma non resteranno al gelo.

Razionamento del gas: città e negozi

Gli altri risparmi dovrebbero arrivare da queste misure. L’entità del taglio dipenderà sempre dallo scenario che si verrà a prefigurare da qui a qualche settimana. I rapporti con la Russia sembrano deteriorati definitivamente (basti pensare alle esercitazioni militari congiunte con la Cina e altri Stati).

Vediamole insieme le altre misure:

Quasi un ritorno al vecchio lockdown.

Saranno ovviamente risparmiati i consumi di ospedali e altri servizi essenziali.

Razionamento del gas: imprese

Il nodo cruciale di queste misure riguarda le imprese, che consumano il 70% del gas. Senza interventi sulle aziende, in particolare quelle energivore e che consumano anche grandi quantità di corrente elettrica, i sacrifici dei cittadini non possono arginare l’emergenza.

Il nodo è cruciale, ma anche molto delicato: da Confindustria si sostiene il passaggio a una vera economia di guerra per salvare le imprese. Molte rischiano di fermarsi per mesi. Il che incide sull’occupazione, sul prodotto interno lordo, sulla qualità della vita di un pezzo consistente del Paese.

Razionamento del gas: le prime a chiudere

Nel piano del governo verrà comunque chiesta una riduzione selettiva del consumi.

Le prime a essere colpite saranno quelle aziende che vengono definite interrompibili. Ovvero, che possono sospendere la produzione in cambio di una remunerazione da parte dello Stato.

In pratica quei settori industriali che sono capaci di modulare la richiesta di gas.

Razionamento del gas: energia italiana

Si sta comunque accelerando per riuscire a fornire pacchetti di energia a prezzi controllati ai grandi consumatori di gas. Lo strumento è ilGestore Servizi Energetici (Gse).

Il Gse ha la possibilità di acquistare con contratti a lungo termine dai produttori nazionali di metano e di rivenderlo alle imprese energivore.

La società ha già pubblicato due bandi, sono rivolti:

In questo momento manca il decreto del governo. L’Arera deve anche indicare i prezzi con i quali verrà acquistata questa energia.

Come si sta muovendo il governo sul fronte dell’energia elettrica? In questo caso l’obiettivo sarà quello di destinare parte di quella prodotta con impianti rinnovabili alle imprese che consumano grandi quantità di energia. Anche in questo caso la gestione sarà affidata al Gse.

Razionamento del gas: imprese sotto di 40 miliardi

Per le imprese i costi in più pagati per le bollette energetiche ammontano a circa 40 miliardi. Una cifra che pesa in modo evidente sull’intero sistema industriale. È proprio per questo che molte rischiano la chiusura. E non solo le grandi aziende: a soffrire in maniera grave sono anche le piccole e medie imprese, ovvero uno degli assi portanti del nostro sistema imprenditoriale.

È anche vero che al momento sta venendo meno la solidarietà da parte delle imprese che operano nel settore energetico e che hanno intascato decine di miliardi grazie alle oscillazioni verso l’alto dei prezzi energetici.

Razionamento del gas: extraprofitti

Il governo ha tassato gli extraprofitti del 15%, si aspettava di ricevere 10 miliardi, ne è arrivato solo uno. E nel frattempo chi doveva versare dei soldi allo Stato ha deciso di ricorrere ai giudici non ritenendo giusta quella tassazione. Un atteggiamento grave, soprattutto in un periodo di emergenza piena come questo.

Il Paese ha bisogno delle risorse necessarie per attutire gli effetti della crisi energetica. Bisognerebbe ricordare i nomi di chi si sottrae. Sono previste comunque super sanzioni ha chi non paga la tassa sugli extraprofitti.

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