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Razionamento del gas, piano ufficiale: regione per regione

Razionamento del gas, piano ufficiale: è stato ufficializzato dal governo, vediamo cosa prevede, parte già a settembre. Si inizia in modo soft, senza prevedere il blocco definitivo delle forniture dalla Russia. Ma è già pronta la fase due della strategia, che prevede misure di razionamento molto più severe. I semplici consigli del governo per ridurre e di molto i consumi.

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7' di lettura

Razionamento del gas, piano ufficiale: è stata completata la strategia di emergenza per affrontare il prossimo inverno. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Si parte con un piano leggero, che prevede risparmi del 7% e si inizia subito. Ma è già pronto un intervento più drastico. Che sarà molto probabile: dopo le minacce di Putin, l‘Indipendent Commodity Intelligence Services ha già annunciato che non sarà sufficiente neppure il 15%. La Germania è già andata oltre e ha varato un piano durissimo, che prevede risparmi sul consumo del gas fino al 20%.

Su questo stesso argomento puoi leggere cosa potrebbe prevedere il nuovo decreto contro gli aumenti delle bollette, quali sono i bonus e gli sconti regionali, tutti i tagli in arrivo per il razionamento.

Il piano dell’emergenza totale, o meglio quello che prevede un razionamento dell’energia a livello tedesco, non è stato ancora diffuso. Ma scatterà appena sarà ufficiale lo stop completo all’erogazione del gas da parte della Russia. Prevede tra l’altro la riduzione della temperatura dei termosifoni di due gradi (e non di uno).

Qui puoi scaricare tutto il piano in Pdf

Razionamento del gas: i punti del piano

Ma procediamo con ordine. Vediamo cosa contiene il piano che entrerà subito in vigore.

La strategia si articola su due punti:

  • l’aumento della produzione interna e il carbone;
  • la riduzione dei consumi, domestici e pubblici.

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Razionamento del gas: centrali alternative

Dopo settimane di annunci è arrivata l’ora di mettere in funzione le centrali a carbone, quelle a olio combustibile e a bioliquidi (soprattutto a gasolio). Consentono un risparmio complessivo di 2,1 miliardi di metri cubi di gas.

Andranno dunque a piano regime le centrali di Brindisi, Civitavecchia, Fusiba e Portovesme. Saranno utilizzate le riserve di carbone che sono state accumulate in questi mesi.

Razionamento del gas: misure amministrative

Gli altri risparmi, quelli che ci consentono di rispettare gli impregni con l’Unione Europea (il 7%), saranno ottenuti con misure amministrative, e in particolare:

  • termosifoni: un’ora in meno al giorno e un grado in meno (17 gradi per gli edifici industriali e 19 per gli altri) e per 15 giorni in meno: si risparmiano 3,2 miliardi di metri cubi di metano.

In questo modo il risparmio complessivo è di 5,3 miliardi di metri cubi, che in realtà sono anche più del 7% che ci ha imposto l’Unione Europea.

Ricordiamo che l’Italia ha avuto la deroga a ridurre il taglio dal 15 al 7% perché è riuscita a superare il limite minimo di stoccaggi.

Razionamento del gas: cittadini più sobri

Il ministero della Transizione Ecologica si augura anche che gli italiani nei prossimi mesi diventino anche più virtuosi. Se si rendessero più efficienti anche i consumi di elettrodomestici, si potrebbero risparmiare 8,3 miliardi di metri cubi di gas fino al 31 marzo. Arrivando quindi a quel 15% che è al momento il limite europeo. Quello senza la deroga.

Ma su questo il governo può poco. Ovvero: dipende dalla responsabilità delle famiglie. Per sollecitare un utilizzo più accorto dell’energia è stata anche prevista una campagna di sensibilizzazione.

Sul punto però il ministro Cingolani non può avere certezze: dipende da ogni singolo italiano.

Comunque, nella fase 1 dell’emergenza, quella che non prevede lo stop definitivo dell’erogazione del gas da parte della Russia, non ci sono misure così drastiche. Basterebbe trascorre, come ha dichiarato il ministro, «un inverno di cautela sobrietà».

Razionamento del gas: si teme lo stop

Il problema, purtroppo, è che la situazione energetica non sembra sia destinata a migliorare. Le notizie in arrivo dal Cremlino sono sconfortanti: Putin ha minacciato a più riprese di tagliare del tutto i rifornimenti energetici all’Europa. Le sanzioni stanno bloccando l’economia russa in modo molto grave (il Pil è sceso del 6% nonostante gli introiti del gas). E il Cremlino si sta giocando il tutto per tutto: via le sanzioni o niente gas.

L’Europa ha già risposto che le sanzioni resteranno.

Razionamento del gas: riscaldamenti

Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede il piano di risparmio energetico per i cittadini.

Iniziamo dai tempi di accensione dei riscaldamenti, varieranno da fascia climatica a fascia climatica.

E dunque:

  • a Lampedusa e nelle altre isole del Sud i termosifoni saranno accesi dall’8 dicembre al 7 marzo (per 5 ore al giorno);
  • a Palermo e Trapani dall’8 dicembre al 23 marzo (7 ore al giorno);
  • a Napoli e Caserta dal 22 novembre al 23 marzo (9 ore al giorno);
  • a Roma e Pescara dall’8 novembre al 7 aprile (11 ore al giorno);
  • a Milano e Torino dal 22 ottobre al 7 aprile (13 ore al giorno).

Razionamento del gas: quando saranno accesi (e spenti)

E quindi:

  • in zona A i riscaldamenti saranno accesi per un massimo di cinque ore giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;
  • in zona B per un massimo di 7 ore giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
  • in zona C per un massimo di 9 ore giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
  • in zona D per un massimo di 11 ore giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
  • in zona E per un massimo di 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile.

Puoi verificare a quale fascia climatica appartiene la tua città digitando su Google, il nome della località fascia climatica. Ad esempio: Roma fascia climatica.

Razionamento del gas: temperatura termosifone

Per quanto riguarda le temperature dei caloriferi:

  • per le civili abitazioni e gli uffici pubblici: massimo 19 gradi (con due di tolleranza);
  • per la attività industriali: 17 gradi (con due di tolleranza).

Razionamento del gas: doccia breve

Nel piano di risparmio energetico ci sono poi consigli per ridurre ulteriormente il consumo di energia.

A esempio, una doccia più breve (da 7 a 5 minuti) riduce il consumo del 29%.

Si consiglia anche l’utilizzo per il riscaldamento delle abitazioni delle pompe di calore elettriche, quelle utilizzate per il condizionamento estivo.

Razionamento del gas: ebollizione pasta

C’è anche qualche scarno consiglio per gli elettrodomestici:

abbassare la fiamma dopo l’ebollizione dell’acqua (ridurla alla metà), consente di risparmiare il 25,7% del gas normalmente richiesto per la cottura.

Razionamento del gas: lavatrice

Sarebbe anche opportuno ridurre i cicli di lavaggio della lavatrice. Da uno al giorno a uno ogni due giorni. Si risparmia ovviamente il 50% dell’energia. E non solo: se si stacca la spina della lavatrice quando non è in funzione si risparmia altra energia.

Razionamento del gas: dispositivi elettronici

Consigliabile anche l’eliminazione dello stand by da tutti i dispositivi elettronici (e non solo della televisione). Viene raccomandato la disconnessione delle prese (anche con l’uso di ciabatte più o meno intelligenti) quando non sono in funzione.

Solo per esempio: un televisore in stand by assorbe 0,5W di potenza.

Razionamento del gas: controlli

Ci saranno dei controlli a campione sugli edifici pubblici e i locali a maggiore consumo. Viene anche prevista una maggiore responsabilizzazione dei conduttori di impianti di riscaldamento centralizzato.

Sarà anche verificato «a livello di reti di distribuzione gas cittadine la risposta degli utenti utilizzando i dati orari di prelievo del gas».

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