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Razionamento gas: 2 elettrodomestici e salta il contatore

Razionamento gas: 2 elettrodomestici e salta il contatore, la Commissione propone per le famiglie una riduzione della potenza.

di The Wam

Settembre 2022

Razionamento gas: 2 elettrodomestici e salta il contatore, accadrà soprattutto nelle ore di picco della giornata. In pratica non sarà possibile accendere insieme lavastoviglie e lavatrice o phon e ferro da stiro o stufe elettriche. (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE

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Razionamento gas: ridurre i consumi nel picco

La disposizione sarà contenuta nel piano che la Commissione europea presenterà nei prossimi giorni per la riduzione dei consumi. L’obiettivo è quella di diminuire di almeno del 5% l’uso di energia nella fascia oraria a più alto consumo: quando si rientra a casa tra il tardo pomeriggio e la sera e si accende la Tv, si cucina e si mette in moto la lavatrice.

Su questo stesso argomento puoi leggere cosa potrebbe prevedere il nuovo decreto contro gli aumenti delle bollette, quali sono i bonus e gli sconti regionali, tutti i tagli in arrivo per il razionamento. Ve diamo infine cosa prevede in Italia il razionamento del gas regione per regione.

Per ottenere questo risultato la Commissione Ue ha anche indicato la strada agli Stati: abbassando la potenza del contatore. Potranno farlo i distributori di energia.

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Razionamento gas: cosa cambia per le famiglie

In pratica, se una famiglia ha a disposizione un contratto da 3,3 kilowattora potrebbe averne disponibili solo 2,5. Che non è sufficiente per far funzionare insieme il forno e la lavatrice, se nel frattempo sono accese anche la Tv e ovviamente il frigo.

Arrivare a consumare 2,5 kilowatt tutti insieme non è poi così difficile, basta un dato:

Razionamento gas: non solo consigli

Nei giorni scorsi le autorità europee e italiane hanno diffuso dei consigli per risparmiare energia con qualche piccolo accorgimento. Tipo: usare la lavatrice una volta ogni due giorni, staccare la spina alla lavatrice se non è in funzione, spegnere il frigorifero durante le vacanze, ridurre l’accensione della lampadine e del forno.

Ma si tratta, appunto di consigli. E quindi di azioni che il cittadino può compiere o meno. Non c’è alcuna certezza che vengano seguiti delle famiglie. Non si tratta quindi di una misura che assicura il reale risparmio energetico in vista di un inverno che dovrà essere per forza di cose caratterizzato dall’austerity.

Razionamento gas: quanto si risparmia

Con la riduzione della potenza nessuno potrà evitare i razionamenti. Si tratta quindi di una misura che da quel punto di vista avrebbe dei vantaggi sicuri.

Lo scopo della riduzione di potenza è uno in particolare: non far entrare in funziona durante le ore di massimo consumo le centrali a gas che producono energia elettrica. Un modo evidente di risparmiare metano.

Se l’iniziativa proposta dalla Commissione europea dovesse essere approvata la prossima settimana a quanto ammonterebbe il risparmio energetico? Non moltissimo. Circa mezzo milione di metri cubi (il totale dei consumi domestici è di 11 miliardi di metri cubi). Non moltissimo, ma in questa fase potrebbe essere utile.

Razionamento gas: obbligatorio o volontario

Diversi stati membri dell’Ue hanno già manifestato l’intento di adottare la riduzione della potenza nelle ore di picco dei consumi. Altri ci stanno pensando. La divisione è tra chi spinge per l’obbligatorietà del taglio e per chi ritiene più saggia la volontarietà affidata ai singoli cittadini.

Nel frattempo, sempre a livello europeo, è certa la tassa sugli extraprofitti e il tetto del prezzo per chi produce energia da fonti rinnovabili, nucleare e carbone.

Razionamento gas: criticità

La soluzione della riduzione della potenza mostra il fianco anche a qualche criticità. Che potrebbe comunque essere risolta.

Se il picco dei consumi è tra le 18 e le 19, nessuno vieterebbe ai cittadini di accendere la lavatrice o la lavastoviglie alle 20. Non è che ci voglia molto ad adeguarsi, senza però poi avere degli effetti concreti se l’obiettivo è quello di ridurre il consumo.

Verrebbe solo sposato il picco di un’ora in avanti.

Per ovviare a questa prevedibile conseguenza la fascia potrebbe essere mobile. Ovvero attivarsi ogni volta che c’è un picco nei consumi energetici. In questo modo però nessuno saprebbe con certezza quando evitare di mettere in funzione insieme più elettrodomestici, ma si otterrebbe comunque un risparmio generalizzato per tutta la giornata. E un uso quindi più accorto dell’energia.

L’altra criticità riguarda proprio l’abbassamento di potenza. Sarà lo stesso per tutti o proporzionato in base ai kilowattora che sono stabiliti nel contratto?

Ci spieghiamo: ci sono famiglie che hanno scelto di rinunciare al gas utilizzando solo l’elettricità e in questi casi ha anche dovuto avere a disposizione dei contatori più potenti, tra 6 e 10 kilowattora.

È ovvio che per queste persone un taglio della potenza come quello descritto sopra significherebbe rinunciare a servizi essenziali, dal riscaldamento all’acqua calda.

Razionamento gas: esclusi

Saranno ovviamente esclusi dalla riduzione di potenza gli ospedali, i servizi essenziali e le abitazioni dove sono attive delle macchine salvavita.

Questi dettagli saranno comunque discussi la prossima settimana.

Razionamento gas: 2 elettrodomestici e salta il contatore

Razionamento gas: cronoprogramma

Da qui a ottobre l’Ue ha già stilato un cronoprogramma molto fitto per tentare di affrontare e arginare le conseguenze della crisi energetica (non viene ormai più ipotizzata una soluzione del conflitto in Ucraina e soprattutto un cambio di atteggiamento della Russia, anzi è più probabile a questo punto il taglio completo da parte di Mosca delle esportazioni di gas verso l’Europa):

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