Chi continuerà a ricevere il Rdc nel 2023

Il nuovo anno è iniziato e il Rdc ha subìto diverse modifiche. Scopri chi continuerà a ricevere il Rdc nel 2023 e chi no.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
Conoscila meglio

6' di lettura

In merito ai cambiamenti previsti dalla legge di bilancio 2023 sul Reddito di cittadinanza, c’è ancora molta confusione su chi continuerà a ricevere il Rdc nel 2023 e chi perderà il sussidio. In questo approfondimento facciamo chiarezza (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

La platea di beneficiari del Reddito di cittadinanza si ridurrà in modo significativo nel corso dell’anno, a causa delle modifiche apportate al sussidio per famiglie dalla legge di bilancio 2023.

Nei prossimi paragrafi spieghiamo nel dettaglio chi continuerà a percepire il Rdc nel 2023, chi perderà il contributo economico e quali cambiamenti sono previsti rispetto alla misura così come la conosciamo.

Indice

Chi continuerà a ricevere il Rdc nel 2023?

Con la pubblicazione della legge di bilancio dello scorso 29 dicembre 2022, sono state rese ufficiali le modifiche da applicare alle misure per famiglie che conoscevamo fino a questo momento.

Come sappiamo, uno degli interventi più discussi riguarda senza dubbio il Reddito di cittadinanza, contributo economico per cittadini in difficoltà che per quest’anno prevede una serie di restrizioni stringenti. Proprio in vista di questi cambiamenti inseriti nella legge di bilancio 2023, molti percettori del sussidio hanno iniziato a chiedersi se avranno ancora diritto al Rdc oppure no.

Considerato lo stato di apprensione dei beneficiari, è bene fare un po’ di chiarezza su chi continuerà a percepire il Rdc nel 2023 e quali cambiamenti bisigna aspettarsi.

Dunque, per rispondere alla domanda principale del nostro approfondimento, chiariamo che il Reddito di cittadinanza continuerà a essere pagato a tutti i percettori che soddisfano i requisiti previsti dalla normativa che lo disciplina (dl 4/2019).

Questi requisiti, che sono visibili nella scheda requisiti del sito ufficiale del sussidio, possono essere riassunti come segue:

  • avere un ISEE del nucleo familiare inferiore a 9.360 euro;
  • essere un cittadino italiano, di uno stato Ue o extra Ue con permesso di soggiorno di lungo periodo e aver soggiornato in Italia per almeno 10 anni di cui gli ultimi due senza interruzioni;
  • avere un patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro, che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare (fino a 10.000 euro e 1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) e in caso di eventuali disabilità (5.000 euro in più);
  • avere un patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro, esclusa la prima casa;
  • un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. La soglia del reddito è elevata a 7.560 euro ai fini dell’accesso alla Pensione di Cittadinanza. Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro;
  • nessun componente del nucleo familiare deve possedere:
    • autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
    • navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).

Nel prossimo paragrafo, invece, vediamo tutti gli aspetti del Reddito di cittadinanza che hanno subìto delle modifiche sostanziali.

Scopri la pagina dedicata al Reddito di cittadinanza: pagamenti, diritti e bonus compatibili.

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Nel video di seguito elenchiamo il contenuto della legge di bilancio 2023 in breve.

Chi continuerà a ricevere il Rdc nel 2023: come cambierà

Nel paragrafo precedente abbiamo chiarito chi continuerà a ricevere il Rdc nel 2023, spiegando che il contributo spetterà a tutte le persone che soddisfano i requisiti previsti dalla normativa. Infatti, la legge di bilancio 2023 è intervenuta soprattutto sulla durata e sugli obblighi per percepire il sussidio, ma non ha apportato modifiche sulle modalità di accesso.

Come sappiamo, i cambiamenti previsti per quest’anno sono piuttosto significativi, in quanto prevedono delle restrizioni importanti per i destinatari del contributo per famiglie.

In particolare, l’intervento più evidente riguarda la durata del sussidio. A partire dal 1° gennaio 2023 il Reddito di cittadinanza sarà erogato per un massimo di 7 mensilità a tutti i cittadini che sono in condizioni di lavorare (coloro che hanno tra 18 e 59 anni e sono individuati come “occupabili”) e che non hanno nel proprio nucleo familiare questi componenti:

  • figli minorenni a carico;
  • anziani con più 60 anni a carico;
  • persone con disabilità a carico, la cui condizione è definita dall’allegato 3 del DPCM 159/2013.

Invece, continueranno a percepire il sussidio fino al 31 dicembre 2023, quindi per 12 mesi, tutti i nuclei familiari che rientrano in una di queste categorie appena menzionate.

Alle novità sulla durata del Rdc si aggiungo poi queste modifiche:

  • obbligo di accettare la prima offerta di lavoro congrua;
  • obbligo di partecipare a corsi di formazione e riqualificazione professionale per almeno 6 mesi;
  • coloro che hanno tra i 18 e i 29 anni di età dovranno completare la scuola dell’obbligo per mantenere il diritto al sussidio;
  • Quota B del Rdc, riconosciuta per il canone di locazione, pagata direttamente a chi fornisce l’appartamento in affitto.

Inoltre, l’INPS ha specificato che è stato anche rafforzato il sistema dei controlli per verificare gli aventi diritto al Reddito di cittadinanza e “smascherare” eventuali furbetti.

Ma in quali casi si perde il diritto al Reddito di cittadinana nel 2023? Ne parliamo nel prossimo paragrafo.

In foto, due genitori con due bambini minorenni in braccio, che si chiedono chi continuerà a ricevere il Rdc nel 2023.

Oltre alle pensioni da 2100 euro tagliate per 2 anni, sulla Legge di Bilancio 2023 leggi anche:

Chi continuerà a ricevere il Rdc nel 2023 e a chi viene tolto

Se ci hai letto fin qui, avrai scoperto chi continuerà a ricevere il Rdc nel 2023 e quali modifiche sono state apportate dalla legge di bilancio 2023. Adesso, proprio sulla base di queste modifiche, vediamo insieme quando viene tolto il Reddito di cittadinanza.

Oltre ai motivi di revoca e sospensione del sussidio, specificati nella scheda dedicata del sito ufficiale del Rdc, il Reddito di cittadinanza viene tolto in questi casi:

  • se i percettori cosiddetti “occupabili” si rifiutano di seguire i corsi obbligatori di formazione e riqualificazione professionale per un periodo minimo di 6 mesi. L’ente che si accerta che questa regola sia rispettata è la singola Regione di riferimento, che provvederà a inviare all’Anpal l’elenco dei destinatari che non hanno rispettato l’obbligo;
  • se i cittadini beneficiari rifiutano la prima offerta di lavoro congrua arrivata dal centro per l’impiego. Su questo, tuttavia, si attendono ulteriori chiarimenti con eventuali decreti attuativi o comunicazioni ufficiali.

Inoltre, il Reddito di cittadinanza viene tolto dopo 7 mesi di fruizione del sussidio a coloro che non hanno nel proprio nucleo familiare minorenni, persone con più di 60 anni o persone disabili a carico.

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