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Rdc 2023: come cambiano convocazione e rifiuti

Se il disegno di legge di bilancio 2023 sarà approvato, saranno applicate molte novità dell’rdc 2023. Ecco i dettagli.

di Chiara Del Monaco

Dicembre 2022

Dal prossimo anno vedremo diverse modifiche apportate al Reddito di cittadinanza. In questo approfondimento analizziamo le novità dell’rdc 2023 più importanti in fatto di obblighi e lavoro (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Dalla presentazione della bozza della legge di bilancio 2023 sono iniziati molti dubbi in merito alle misure inserite nel documento. Tra queste, una delle più discusse è senza dubbio il Reddito di cittadinanza, il quale subirà una serie di modifiche radicali già da gennaio 2023.

Nei prossimi paragrafi ci concentriamo sulle novità dell’Rdc 2023 e soprattutto sulle restrizioni e gli obblighi relativi al lavoro.

Indice

Le novità dell’Rdc 2023: nuovi obblighi e restrizioni

Nelle ultime settimane si è parlato molto delle novità dell’Rdc 2023 e ciò hanno fatto crescere gradualmente il senso di preoccupazione per i cittadini che rischiano di perdere definitivamente il sussidio prima di dicembre 2023.

Tra le modifiche che sono state menzionate all’interno della bozza della manovra finanziaria 2023 vi sono i nuovi obblighi e le restrizioni relative al lavoro. A tal proposito, nell’art.59 del documento, dedicato proprio al sussidio anti-povertà, emerge che per la categoria dei cosiddetti “occupabili”, cioè le persone tra i 18 e i 59 anni in condizioni di lavorare, varranno queste nuove regole dal 1° gennaio 2023:

Inoltre, a queste novità dell’Rdc 2023 se ne aggiunge anche un’altra: la bozza della legge di bilancio abolisce il ruolo dei Centri per l’Impiego e dei Servizi sociali dei Comuni nella prestazione economica, i quali avevano il compito di predisporre le misure di inserimento lavorativo e sociale. Il motivo di questo cambiamento è la mancata efficacia di questo intervento.

Per ulteriori chiarimenti sull’attuazione di queste modifiche e restrizioni, bisognerà attendere l‘approvazione della manovra finanziaria e la pubblicazione di decreti attuativi per l’organizzazione della misura.

Scopri la pagina dedicata al Reddito di cittadinanza: pagamenti, diritti e bonus compatibili.

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Nel video di seguito discutiamo delle critiche rivolte alla bozza della legge di bilancio nelle ultime settimane e dei pagamenti di Rdc e bonus 150 euro.

Le novità dell’Rdc 2023: cos’altro cambierà

Nel paragrafo precedente abbiamo concentrato la nostra attenzione sulle novità dell’Rdc 2023 in merito agli obblighi e le restrizioni sul lavoro previste dal prossimo anno. Inoltre, abbiamo anche specificato che questi obblighi riguardano solo coloro che “possono lavorare”, i cosiddetti occupabili.

Anche se saranno necessari maggiori chiarimenti su questa parola, per ora ci si riferisce agli occupabili per indicare le persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni che per condizioni anagrafiche, di salute e di famiglia possono essere reinserite nel mercato lavorativo e quindi non meriterebbero di ricevere il Reddito di cittadinanza.

Dall’altro lato, invece, ci sono gli inoccupabili, ossia le persone che non sono in condizioni di lavorare. In particolare, fanno parte di questo gruppo i cittadini che hanno nel loro nucleo familiare:

Cosa cambierà per questi beneficiari dal prossimo anno?

Per chi se lo stesse chiedendo, chiariamo che il Reddito di cittadinanza non sarà abolito nel 2023, ma oltre alle restrizioni dal punto di vista del lavoro, subirà delle altre modifiche. Quella più significativa riguarda in particolare la durata: mentre ore i destinatari percepiscono la misura per 18 mesi, da gennaio 2023 il Rdc avrà una durata di massimo 12 mesi, che diventano 8 per gli occupabili.

Ciò vuol dire che i beneficiari “occupabili” continuernno a usufruire del Rdc da gennaio fino ad agosto 2023, dopo di che la misura sarà revocata. Invece, gli “inoccupabili” potranno percepire l’importo spettante del Reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023.

A specificare questa nuova regola sono i commi 1 e 2 dell’art 59 della bozza del testo di bilancio:

In ogni caso, una concettualizzazione maggiore sulla categoria degli occupabili andrà necessariamente fatta, in quanto al momento si rischia di penalizzare persone che si stanno impegnando per entrare nel mondo del lavoro, come i tirocinanti e gli studenti. Tuttavia, si potranno avere risposte certe solo con la pubblicazione della manovra finanziaria che arriverà nelle prossime settimane.

Oltre alle pensioni da 2100 euro tagliate per 2 anni, sulla Legge di Bilancio 2023 leggi anche:

Persona che legge sul giornale le novità dell’Rdc 2023

Le novità dell’Rdc 2023: fino a quando si può richiedere

Concludiamo il nostro approfondimento riguardante le novità dell’Rdc 2023 chiarendo un ultimo dubbio che è emerso spesso negli ultimi giorni: fino a quando si può richiedere il Rdc nel 2023?

Dunque, salvo nuove indicazioni in un decreto attuativo, il Reddito di cittadinanza potrà essere richiesto per tutto il 2023 dagli stessi beneficiari che lo percepiscono oggi. Ciò che cambierà, come anticipato nei paragrafi precedenti, è la durata.

Di conseguenza, si applicheranno queste regole:

Stando così la situazione, la domanda di Rdc potrebbe essere presentata anche proprio a dicembre 2023, tuttavia non è consigliabile richiederlo l’ultimo mese dell’anno poiché dal 2024 è prevista l’abolizione definitiva del contributo economico.

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