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Home / Reddito di cittadinanza / Rdc gennaio, ISEE solo a febbraio: perdo il pagamento?

Rdc gennaio, ISEE solo a febbraio: perdo il pagamento?

Scopri cosa succede con Reddito di cittadinanza di gennaio ISEE non rinnovato a gennaio 2023.

di Chiara Del Monaco

Gennaio 2023

Ci avviciniamo alla ricarica ordinaria del Rdc di gennaio 2023 e molti cittadini si stanno chiedendo cosa succede con il Reddito di cittadinanza di gennaio e ISEE non rinnovato. Perderanno il sussidio? Ecco la risposta (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

La ricarica del Reddito di cittadinanza si avvicina, ma non tutti i nuclei beneficiari del Rdc hanno consegnato l’ISEE nuovo. Ecco perché qualcuno teme che non riceverà l’importo spettante questo mese.

Nei prossimi paragrafi chiariamo la scadenza dell’ISEE per chi riceve il Reddito di cittadinanza e cosa succede se non si rinnova in tempo.

Indice

Reddito di cittadinanza di gennaio e ISEE: riceverò il pagamento?

Il nostro approfondimento prende spunto da una domanda di alcuni utenti che percepiscono il Reddito di cittadinanza. In particolare, ci hanno chiesto cosa succede in caso di Reddito di cittadinanza di gennaio e ISEE non ancora rinnovato. Perderanno il pagamento di gennaio?

Ebbene, la risposta è no, non perdono l’importo di gennaio 2023. Le persone che rinnovano l’ISEE a fine gennaio o a inizio febbraio 2023 possono domire sonni tranquilli, perché per ricevere la ricarica del Reddito di cittadinanza di gennaio è ancora sufficiente l’ISEE vecchio.

Il motivo è che l’importo fa riferimento alla situazione familiare e reddituale del mese precedente, quindi di dicembre 2022.

Invece, per ricevere il pagamento di febbraio 2023 è necessario essere in possesso dell’ISEE nuovo, che include tutte le informazioni patrimoniali e reddituali del nucleo familiare relative a dicembre 2021. Ricordiamo, infatti, che le informazioni contenute nell’ISEE indicano sempre la condizione del nucleo familiare di due anni prima.

Scopri cosa fare in caso di ISEE difforme o con omissioni.

Ma perché è così importante aggiornare questo documento? Presentare l’ISEE e la DSU (Dichiarazione Sostiturtiva Unica) è importante perché permette all’INPS di verificare la situazione economica di un nucleo familiare e confermare così i requisiti per Bonus e agevolazioni come il Reddito di cittadinanza o l’Assegno Unico.

Nel caso del Rdc, l’ISEE è obbligatorio per avere diritto al contributo economico, mentre per l’Assegno Unico non è obbligatorio, ma fortemente consigliato per le famiglie con ISEE basso.

Nel prossimo paragrafo vediamo cosa succede se un nucleo familiare che percepisce il Rdc non rinnova l’ISEE in tempo.

Scopri la pagina dedicata al Reddito di cittadinanza: pagamenti, diritti e bonus compatibili.

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Reddito di cittadinanza di gennaio e ISEE: cosa succede senza ISEE aggiornato?

Come dicevamo nel paragrafo precedente, se non hai ancora rinnovato l’ISEE per il 2023 entro fine gennaio, non c’è bisogno di allarmarsi: riceverai comunque la ricarica del Reddito di cittadinanza di questo mese.

Tuttavia, ti consigliamo di cominciare al più presto la procedura online o presso un CAF per aggiornare la documentazione. Infatti, per ricevere il pagamento di febbraio 2023 è obbligatorio essere in possesso dell’ISEE nuovo.

I tempi per ottenere l’ISEE sono abbastanza brevi, cioè circa 10 giorni dall’inizio della pratica. Quindi, se ancora non l’hai fatto, affrettati a presentare l’ISEE rinnovato!

Ma cosa succede se un cittadino non aggiorna l’ISEE nei tempi previsti e quindi entro il mese di febbraio?

In questo caso, bisogna chiarire che non è prevista la decadenza del sussidio. Tuttavia, chi non rinnova l’ISEE in tempo (anche per questioni burocratiche) avrà la sospensione del Reddito di cittadinanza “per mancata documentazione valida”.

Uno dei requisiti fondamentali del Rdc, infatti, è proprio avere ISEE e DSU in corso di validità.

Ecco invece quando si perde il Reddito di cittadinanza 2023.

Per fortuna, sistemare la situazione è molto semplice: basta aggiornare al più presto ISEE e DSU e inserire tutti i nuovi dati nella sezione della domanda. Una volta rinnovato l’ISEE e acquisite le nuove informazioni, l’INPS riprenderà a erogare il sussidio con modalità retroattiva.

Ciò vuol dire che le mensilità sospese non vengono perse, ma saranno pagate dall’INPS come arretrato fino alla compensazione.

Scopri quali sono tutte le novità del Reddito di cittadinanza 2023 in breve e come funziona con gli obblighi per chi ha meno di 29 anni.

Reddito di cittadinanza di gennaion e ISEE 2023: in foto, una persona con sguardo indeciso perché non sa se riceverà il Rdc senza ISEE 2023.

Reddito di cittadinanza di gennaio e ISEE: quando arriva il Rdc?

Nei paragrafi precedenti abbiamo cercato di tranquillizzare gli utenti sul pagamento di gennaio del Reddito di cittadinanza. Abbiamo spiegato, infatti, che chi rinnova l’ISEE a fine gennaio 2023 avrà comunque la ricarica mensile del Rdc, quanto per quella è necessario ancora l’ISEE vecchio.

Tuttavia, bisogna affrettarsi a presentare la documentazione nuova di ISEE e DSU perché altrimenti a febbraio si rischia la sospensione del contributo economico per famiglie.

Nel frattempo, visto che siamo nell’ultima settimana del mese, potrebbe essere utile fare un riepilogo sui prossimi pagamenti del Reddito di cittadinanza.

Dunque, la ricarica ordinaria del Rdc è attesa da venerdì 27 gennaio 2023 a martedì 31 gennaio 2023. Poste Italiane, infatti, ha tempo fino all’ultimo giorno utile del mese per pagare l’importo spettante.

La ricarica arriverà sulla carta Rdc del nucleo familiare beneficiario e va spesa tutta entro il mese solare successivo al pagamento, quindi entro il 28 febbraio 2023. Chi non spende tutti i soldi ricevuti a gennaio, rischia una decurtazione dell’importo da parte dell’INPS.

Questo significa che l’Istituto può tagliare una parte della mensilità sulla ricarica successiva, fino a un massimo del 20%. Il motivo per cui il Reddito di cittadinanza va speso tutto è che si tratta di un supporto al reddito necessario per comprare i beni necessari ogni mese. La possibilità di risparmiare non è prevista perché l’importo è calcolato precisamente in base alla condizione reddituale di ogni famiglia.

Leggi quali sono le somme previste con l’Rdc, i limiti di prelievo in contanti e le spese vietate con i contributi economici, i motivi che causano la sospensione del reddito di cittadinanza e i reati che fanno perdere l’Rdc.

Le persone che hanno già ricevuto un importo del Rdc a gennaio, invece, dovranno aspettare la fine di febbraio 2023 per avere un altro pagamento. Ricordiamo a questo proposito, che la ricarica di metà mese del Reddito di cittadinanza spetta ai percettori che hanno fatto domadna per la prima volta, oppure che aspettano la prima ricarica dopo aver rinnovato, o ancora che hanno avuto la sospensione del Rdc per qualche motivo e ora l’INPS ha ripreso l’erogazione.

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