Vediamo quali sono le spese vietate con il soldi del Reddito di cittadinanza a marzo 2023. (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegrame nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Reddito di cittadinanza marzo 2023: spese vietate
- Quando arriva il Reddito di cittadinanza di marzo 2023?
- Come controllare il saldo del reddito di cittadinanza di febbraio 2023?
- Chi non riceverà il reddito di cittadinanza di marzo 2023?
- Quanto durerà ancora il reddito di cittadinanza?
- Quante volte si può rinnovare il reddito di cittadinanza?
- Come richiedere il reddito di cittadinanza?
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Reddito di cittadinanza marzo 2023: spese vietate
L’Rdc può essere spese solo per pagare utenze, beni e servizi che non rientrano nell’elenco delle spese vietate:
- acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
- armi;
- materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
- servizi finanziari e creditizi;
- servizi di trasferimento di denaro;
- servizi assicurativi;
- articoli di gioielleria;
- articoli di pellicceria;
- acquisti presso gallerie d’arte e affini;
- acquisti in club privati;
- servizi di direct-marketing.
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Quando arriva il Reddito di cittadinanza di marzo 2023?
Il pagamento del Reddito di cittadinanza (Rdc) arriverà a partire da oggi 27 marzo 2023 per chi attende la mensilità di marzo 2023 e vede questa data sul fascicolo previdenziale del cittadino. Nei prossimi paragrafi vedremo come utilizzare questo strumento.
Anche il pagamento della Pensione di cittadinanza (Pdc) di marzo è previsto da oggi.
Le ricariche dei sussidi (Rdc e Pdc) vengono elaborate dall’INPS e i pagamenti sono effettuati da Poste Italiane. Gli accrediti possono impiegare qualche giorno per essere erogati a tutti i beneficiari e, per questa ragione, c’è chi riceve prima il pagamento e chi in un secondo momento.
A che ora arriva l’Rdc?
Generalmente la ricarica del Reddito di cittadinanza viene erogata dopo le 13.30, ma gli accrediti, come detto, non arrivano per tutti i cittadini nello stesso momento.
Quando arriva il bonus 150 euro su Rdc
Il bonus 150 euro è destinato a chi percepiva l’Rdc a novembre 2022 e deve ancora riceverlo. Le tempistiche di questi accrediti non sono state ancora chiarite dall’INPS. Se ci saranno nuove elaborazioni, le condivideremo subito su thewam.net.
Quando arriva l’Assegno Unico su Rdc?
Il pagamento dell’Assegno Unico su Rdc, riferito al mese di febbraio 2023, è atteso a partire dal 28 marzo 2023.
Come controllare il saldo del Reddito di cittadinanza di marzo 2023?
Il saldo e la lista dei movimenti della carta Rdc vanno verificati online, a telefono o dallo sportello automatico, usando una di queste strade:
- numero verde dedicato,
- presso un ufficio postale,
- usando un ATM Postamat,
- attraverso i servizi online dedicati.
Il controllo del saldo avviene così:
- verifica del saldo Rdc in un ufficio postale o da un Atm Postamat utilizzando la scheda Rdc e il Pin;
- verifica del saldo Rdc dal cellulare con l’App PostPay (leggi la guida) o inviando un SMS con il codice della carta al numero gratuito 800.666.888;
- verifica saldo online sul sito Redditodicittadinanza.gov.it, accedendo con una delle credenziali personali:
Come contattare l’INPS?
Per ricevere informazioni sull’Rdc si può contattare telefonicamente l’INPS:
- dal numero 803 164, gratuito da telefono fisso;
- dal numero 06 164 164 da cellulare, a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori.
Chi non riceverà il Reddito di cittadinanza di marzo 2023?
Il pagamento del Reddito di cittadinanza di marzo 2023 non viene erogato a chi:
- ha terminato la diciottesima rata del sussidio il mese,
- a chi ha subito una revoca,
- a chi ha subito una sospensione dell’Rdc.
La sospensione si applica quando l’ISEE non viene aggiornato entro il 28 febbraio. Gli accrediti riprenderanno quando si rinnoverà il documento.
La revoca del Rdc avviene, invece, quando:
- Non è stata effettuata la DID (dichiarazione di immediata disponibilità la lavoro);
- Non è stato sottoscritto il Patto per il lavoro o quello per l’inclusione sociale;
- Non si è partecipato, senza giustificato motivo, alle iniziative di formazione e reinserimento lavorativo;
- Non si è aderito ai progetti utili alla collettività (in caso il comune di residenza li abbia istituiti);
- Non si è comunicata la variazione occupazionale;
- Il cittadino ha dichiarato informazioni false per ottenere più soldi;
- Non è stato aggiornato l’Isee in caso di variazione del nucleo familiare;
- Il cittadino è stato trovato a svolgere un’attività lavorativa non dichiarata;
- Non è stata accettata la prima offerta di lavoro congrua ricevuta dai centri per l’impiego.
Quanto durerà ancora il reddito di cittadinanza?
Il Reddito di cittadinanza durerà fino al 2024, quando sarà sostituito da nuove misure di welfare non ancora descritte dal governo Meloni. Fra le ipotesi al vaglio del governo, c’è la Mia: Misura per l’inclusione sociale attiva.
Cosa succede all’Rdc nel 2023?
Nel 2023 il contributo economico verrà erogato per:
- sette mesi alle persone definite occupabili,
- per dodici mesi ai beneficiari che fanno parte di una di queste categorie:
- hanno in famiglia almeno un minorenne;
- hanno in famiglia almeno una persona che ha compiuto 60 anni;
- hanno in famiglia almeno una persona con disabilità ai fini ISEE.
Quanto durava l’Rdc fino al 2022?
Fino al 2022 il cittadino poteva percepire il sussidio per diciotto mesi, periodo dopo il quale il contributo poteva essere rinnovato, a patto di soddisfare ancora tutti i requisiti necessari a ricevere l’Rdc.
Quante volte si può rinnovare il Reddito di cittadinanza?
Dal 2024, come detto, non si potrà più rinnovare il Reddito di cittadinanza perché è prevista l’abrogazione del sussidio e la sostituzione con nuove misure di welfare.
Come richiedere il reddito di cittadinanza?
La domanda per il Reddito di cittadinanza va presentata:
- online dal sito redditodicittadinanza.gov.it o dal portale dell’INPS, accedendo al servizio con Spid, Cns o Cie;
- presso i Centri di Assistenza Fiscale (Caf);
- presso gli uffici postali dopo il quinto giorno del mese.
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