Nell’articolo di oggi vedremo entro quando spendere il Reddito di cittadinanza del 15 giugno 2023 e cosa rischia chi non rispetta la scadenza (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
Il calendario dei Pagamenti del Rdc a giugno 2023
La regolare mensilità di Reddito di cittadinanza viene erogata in due finestre temporali diverse in base alla categoria di beneficiari. Nello specifico, ricevono il pagamento dal 27 del mese quanti sono già percettori di Rdc. I nuovi percettori, cioè quelli che ricevono la prima mensilità in assoluto del beneficio, vedono invece l’accredito a partire dal il 15 del mese.
Quanti poi hanno anche diritto all’Assegno Unico su Rdc, avranno l’accredito della prestazione sulla carta del Reddito di cittadinanza dopo la regolare ricarica mensile. In pratica dopo il 15 del mese per i nuovi percettori e dopo il 27 del mese per chi è già percettore di Rdc.
Riassumendo questo sarà il calendario dei pagamenti di giugno 2023:
- dal 15 giugno 2023, pagamento della regolare mensilità di Rdc per i nuovi percettori e di eventuali arretrati per chi è già percettore;
- dal il 16 giugno 2023, accredito dell’Assegno Unico per i nuovi percettori di Rdc;
- dal 27 giugno 2023, pagamento della regolare mensilità di Rdc per i vecchi percettori;
- dal 28 giugno 2023, accredito dell’Assegno Unico per i vecchi percettori di Rdc.
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Entro quando va speso il Reddito di cittadinanza di giugno 2023?
Dopo aver riepilogato quali sono le date di accredito del Rdc vediamo quanto tempo hanno i percettori per spendere i soldi presenti sulla carta del Reddito di cittadinanza.
La mensilità di Rdc può essere spesa entro la fine del mese solare successivo a quello a cui si riferisce il pagamento.
Per quanto riguarda la regolare mensilità di Reddito di cittadinanza di giugno 2023, questa può essere spesa entro il 31 luglio 2023. Questa scadenza si applica sia a quanti ricevono la prima mensilità intorno il 15 del mese, sia a quelli che ricevono il versamento a partire dal 27 del mese.
A prescindere dalla data di accredito infatti la mensilità di giugno 2023 dovrà essere spesa entro la fine di luglio 2023. Tuttavia questo vincolo non si applica a somme presenti sulla carta Rdc che riguardano eventuali arretrati o la quota dell’Assegno Unico.
Tabella delle scadenze per il 2023
La tabella qui sotto mostra quali sono le scadenze entro cui spendere gli importi del Rdc, relativi alla regolare ricarica mensile. Come già detto, queste scadenze non si applicano né agli arretrati né alla quota dell’Assegno Unico.
Mensilità di Rdc | Scadenza per spendere l’importo |
Maggio 2023 | 30 giugno 2023 |
Giugno 2023 | 31 luglio 2023 |
Luglio 2023 | 31 agosto 2023 |
Agosto 2023 | 30 settembre 2023 |
Settembre 2023 | 31 ottobre 2023 |
Ottobre 2023 | 30 novembre 2023 |
Novembre 2023 | 31 dicembre 2023 |
Dicembre 2023 | 31 gennaio 2024 |
Cosa succede se non si riesce ad usare l’importo?
Il decreto n. 4/2019 (art. 3, comma 15) stabilisce quali sono le tempistiche per spendere gli importi del Rdc e anche eventuali penalizzazioni se questo non accade. Se infatti l’importo non viene speso entro la fine del mese solare successivo a quello della ricarica sarà decurtato.
Nel caso della mensilità di giugno 2023 questa deve essere spesa entro il 31 luglio 2023. Se non si rispetta la scadenza, dopo aver ricevuto anche la mensilità di luglio 2023, l’INPS effettuerà una verifica.
In dettaglio, l’ultimo giorno del mese (31 luglio) l’Istituto controllerà il saldo della carta Rdc per verificare se la cifra presente supera l’importo della regolare mensilità. Se c’è dell’importo in eccesso, cioè una somma superiore alla regolare mensilità di Rdc, questo sarà sottratto dal saldo della carta.
Ad ogni modo l’importo sottratto non può comunque superare il 20% dell’ammontare della mensilità di Rdc che il beneficiario percepisce.
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Come si calcola da decurtazione mensile?
Facciamo un esempio pratico per capire come funziona la decurtazione mensile. Immaginiamo di aver avuto 500 euro di Rdc a giugno 2023 e di aver usato entro il 31 luglio solo 250 euro, quindi ci restano altri 250 euro.
Il 27 luglio l’INPS accrediterà altri 500 euro per la mensilità di luglio 2023, quindi a fine mese il saldo sulla nostra carta sarà di 750 euro.
Il 31 luglio 2023 l’INPS effettuerà una verifica sul saldo della carta per verificare eventuali somme in eccesso. Nel nostro esempio, sulla carta ci sono 750 euro e a noi spettano 500 euro di Rdc al mese, quindi ci sono 250 euro in eccesso che l’INPS sottrarrà dal nostro saldo.
Tuttavia, per legge, l’importo decurtato non può superare il 20% della regolare ricarica, perciò nel nostro caso l’INPS non può sottrarre più del 20% di 500 euro, cioè più di 100 euro.
Tirando le somme, poiché i 250 euro in eccesso sono più del 20% di 500 euro, l’INPS potrà sottrarre dal saldo della nostra carta Rdc solo 100 euro (il 20% di 500 euro).
Entro quando vanno spesi gli arretrati del Reddito di cittadinanza?
Quando sulla carta del Rdc vengono corrisposti eventuali arretrati del Reddito di cittadinanza non c’è l’obbligo di spendere la somma entro la fine del mese solare successivo all’accredito.
L’INPS però divide l’anno in due semestri e alla fine di ogni semestre effettua una verifica complessiva, cioè considera quanto sia l’importo in eccesso calcolato sulle sei mensilità.
In questo caso l’INPS sottrae dal saldo tutto l’importo in eccesso tranne una mensilità ed eventuali arretrati erogati nel corso del semestre stesso. Nella decurtazione semestrale sono invece inclusi eventuali arretrati corrisposti prima del semestre di riferimento.
Nello specifico il primo semestre dell’anno dovrebbe scadere il 30 giugno 2023, quindi i percettori di Rdc farebbero bene a verificare il saldo sulla carta Rdc e affrettarsi a spendere gli importi necessari prima della decurtazione.
In questa decurtazione verranno considerate anche tutte le somme relative agli arretrati e percepite prima di gennaio 2023. Non sono invece inclusi gli arretrati percepiti nel 2023.
Come si calcola da decurtazione semestrale?
Facciamo sempre un esempio pratico e immaginammo di aver ricevuto 500 euro di Rdc al mese per sei mesi, quindi un totale di 3.000 euro.
Scaduto il semestre l’INPS verifica il nostro saldo della carta Rdc e vede che ci sono ancora 1.500 euro di importi non spesi relativi al semestre. Tuttavia nell’arco del semestre abbiamo percepito 500 euro di arretrati.
In questo caso l’Istituto sottrae l’importo in eccesso meno la somma della regalare mensilità di Rdc e meno l’importo degli arretrati percepiti nel semestre.
Nel nostro caso quindi, la mensilità di Rdc è 500 euro e 500 euro è anche la somma che abbiamo percepito come arretrati, sommandole rappresentano i 1.000 euro che non possono essere sottratti dall’importo in eccesso.
Di conseguenza l’INPS decurterà la cifra rimanente, ovvero, tolti dai 1.500 euro in eccesso i 500 euro della mensilità più i 500 euro degli arretrati, all’istituto restano 500 euro da togliere.
FAQ su quando spendere il Reddito di cittadinanza
Quando spendere il Reddito di cittadinanza di giugno 2023?
Il Reddito di cittadinanza di giugno 2023 può essere speso fino alla fine di luglio 2023. Non importa se ricevi il tuo pagamento il 15 o il 27 del mese, devi spendere tutto entro il 31 luglio 2023. Ricorda, però, che queste regole non si applicano alle somme legate a eventuali arretrati o all’Assegno Unico.
Quali sono le scadenze per spendere il Reddito di cittadinanza nel 2023?
Ecco una breve tabella con le scadenze per spendere l’importo del Reddito di cittadinanza nel 2023.
- Maggio 2023: entro il 30 giugno 2023
- Giugno 2023: entro il 31 luglio 2023
- Luglio 2023: entro il 31 agosto 2023
- Agosto 2023: entro il 30 settembre 2023
- Settembre 2023: entro il 31 ottobre 2023
- Ottobre 2023: entro il 30 novembre 2023
- Novembre 2023: entro il 31 dicembre 2023
- Dicembre 2023: entro il 31 gennaio 2024
Cosa succede se non spendo il Reddito di cittadinanza entro la scadenza?
Se non spendi il tuo Reddito di cittadinanza entro la fine del mese successivo al pagamento, subirai una decurtazione. Ad esempio, se non spendi il Reddito di cittadinanza di giugno 2023 entro il 31 luglio 2023, l’INPS controllerà il saldo della tua carta e sottrarrà l’importo in eccesso. L’importo sottratto non può superare il 20% della tua mensilità di Reddito di cittadinanza.
Come si calcola la decurtazione del Reddito di cittadinanza?
Supponiamo che tu riceva 500 euro di Reddito di cittadinanza a giugno 2023 e spenda solo 250 euro entro il 31 luglio. Ti restano altri 250 euro. Quando l’INPS accredit altri 500 euro per luglio 2023, alla fine del mese avrai un saldo di 750 euro. L’INPS sottrarrà l’importo in eccesso, ma non può sottrarre più del 20% di 500 euro, cioè 100 euro. Quindi, alla fine, l’INPS ti sottrarrà solo 100 euro.
Quando devo spendere gli arretrati del Reddito di cittadinanza?
Gli arretrati del Reddito di cittadinanza non hanno una scadenza precisa. Tuttavia, l’INPS verifica il saldo della tua carta due volte all’anno, alla fine di ogni semestre. Se hai importi in eccesso, l’INPS sottrarrà l’importo in eccesso meno una mensilità e gli eventuali arretrati ricevuti nel corso del semestre stesso.
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