Reddito di cittadinanza 2023 per soli sei mesi? È questa l’ultima proposta avanzata al Governo Meloni per rendere ancora più drastici i tagli al sussidio per il prossimo anno (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Reddito di cittadinanza 2023 per soli sei mesi: la proposta di Noi Moderati
- Reddito di cittadinanza 2023 per soli sei mesi e via la parola “congrua” dopo offerta
- Reddito di cittadinanza 2023 per soli sei mesi: ecco cosa comporterebbe
- Reddito di cittadinanza 2023 per soli sei mesi: tagli alle famiglie già da questi mesi
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Reddito di cittadinanza 2023 per soli sei mesi: la proposta di Noi Moderati
A qualcuno, i tagli apportati dall’esecutivo Meloni alla misura pentastellata, che ricordiamo, verrà definitivamente abolita dal 1° gennaio 2024, non sono bastati, anzi, sono sembrati lievi.
Per questo motivo il leader del partito politico Noi Moderati, Maurizio Lupi, ha avanzato al Governo una nuova proposta: ridurre ulteriormente i mesi di fruizione del reddito di cittadinanza 2023 a soli sei mesi.
Attualmente, infatti, il Governo guidato dal Presidente Giorgia Meloni ha ridotto il periodo per beneficiare del reddito di cittadinanza da 18 a 8 mesi per chi risulta occupabile, dunque, per chi non ha figli minori a carico, non ha più di 60 anni, non assiste un familiare malato, disabile o non autosufficiente e non è impossibilitato a svolgere un’attività lavorativa.
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Con questa proposta gli occupabili potrebbero vedersi togliere il reddito di cittadinanza 2023 a giugno e non più ad agosto 2022.
Resta fermo, però, che coloro che non possono svolgere attività lavorative, hanno minori o disabili e non autosufficienti a carico e hanno più di 60 anni potranno continuare a percepire il reddito di cittadinanza fino a dicembre 2022.
Ma questa non è la sola proposta arrivata dal partito Noi Moderati, andiamo a scoprire qual è l’altra.
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Reddito di cittadinanza 2023 per soli sei mesi e via la parola “congrua” dopo offerta
La riduzione del reddito di cittadinanza da 8 a 6 mesi per i percettori occupabili non è la sola richiesta che il partito di Maurizio Lupi ha presentato all’esecutivo Meloni.
Infatti, nella parte concernente le offerte di lavoro, Noi Moderati ha proposto di rimuovere la parola “congrua” dopo offerta.
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Ad oggi, infatti, con le modifiche apportate dal Governo guidato Giorgia Meloni, il reddito di cittadinanza viene revocato nell’immediato a chi non accetta la prima offerta di lavoro congrua.
Ma spieghiamo meglio cosa vuol dire. Sul sito ufficiale del reddito di cittadinanza leggiamo: “Viene considerata la coerenza tra l’offerta di lavoro e le esperienze e competenze maturate; la distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico; la durata della fruizione del beneficio”.
Analizziamo nel dettaglio quel che concerne la distanza dall’abitazione del percettore e la sede del luogo di lavoro: in questo caso viene ritenuta congrua un’offerta entro gli 80 km di distanza, oppure raggiungibile in 100 minuti con mezzi pubblici.
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Insomma, se si dovesse togliere la parola “congrua” davanti a “offerta” un percettore di reddito di cittadinanza dovrà, pena la perdita della misura, accettare qualsiasi proposta, anche se non in linea con le esperienze maturate e lontana più di 80 km dalla propria abitazione.

Reddito di cittadinanza 2023 per soli sei mesi: ecco cosa comporterebbe
Ma perché è stata avanzata la proposta di reddito di cittadinanza 2023 per soli sei mesi e dell’eliminazione dell’aggettivo congrua? Cosa comporterebbero queste misure?
Per Maurizio Lupi e il suo partito Noi Moderati i tagli consentirebbero al Governo Meloni di risparmiare oltre 1.1 miliardi di euro.
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Ma i soldi risparmiati dal reddito di cittadinanza 2023 per soli sei mesi, dove andrebbero a finire? Alle imprese, come incentivi per chi assume percettori del reddito di cittadinanza. In questo modo, si chiuderebbe un cerchio.
Reddito di cittadinanza 2023 per soli sei mesi: tagli alle famiglie già da questi mesi
Ancora non sappiamo se verrà approvata o meno la proposta di Noi Moderati del reddito di cittadinanza 2023 per soli sei mesi, anche se ad oggi è certo che il Rdc sarà abolito a partire dal 1° gennaio 2024 e sarà rimpiazzato, probabilmente, da una nuova misura di sostegno.
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Resta il fatto che molte famiglie si sono viste sospendere la prestazione o respingere la domanda per ottenerla, come mai? Si tratta di una conseguenza dell’intensificazione dei controlli dell’Inps con le varie Amministrazioni Pubbliche per prevenire le erogazioni indebite a quelli che sono da sempre considerati come i “furbetti del Rdc”.
Ecco, infatti, quanto è stato comunicato dall’istituto con il report Osservatorio Reddito e Pensione di Cittadinanza relativo ai dati del mese di ottobre: “Tra gennaio e ottobre 2022 è stato revocato il beneficio a 51.370 nuclei e sono decaduti dal diritto 243.281 nuclei”.
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