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Reddito di cittadinanza 2023 con invalidità civile

Cosa prevede attualmente il Reddito di cittadinanza 2023 con invalidità civile e cosa cambierà nel 2024, con l’introduzione dell’Assegno di inclusione.

Romina Cardìa è una scrittrice esperta in diritti delle persone con disabilità.
Conoscila meglio

16' di lettura

Cosa cambierà per le persone invalide civile con l’arrivo dell’Assegno di inclusione? Cosa prevede attualmente il Reddito di cittadinanza 2023 con invalidità civile? Posso ancora richiederlo? (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Reddito di cittadinanza 2023 con invalidità civile

In attesa dell’entrata in vigore dell’Assegno di inclusione per persone disabili, puoi richiedere il Reddito di cittadinanza 2023 con invalidità civile.

Reddito di cittadinanza e pensione di invalidità civile sono cumulabili, quindi puoi tranquillamente presentare domanda per il Rdc.

Il Rdc, infatti, è una prestazione a sostegno del reddito, che va a integrare la prestazione percepita dal beneficiario fino ad arrivare alla soglia di reddito prevista (780 euro in caso di una persona sola).

Se il beneficiario è anche invalido civile con pensione di invalidità o inabilità, la prestazione non si perde, ma viene ridotto l’importo del Reddito di cittadinanza.

In sintesi: è possibile richiedere il Reddito di cittadinanza per persone invalide, ma in questo caso il Rdc subirà una riduzione pari all’importo della pensione di invalidità. In pratica, al sussidio bisogna sottrarre l’importo della pensione di invalidità civile.

Il decreto sul Rdc (decreto legge 28 gennaio 2019 n. 4) stabilisce, infatti, che ai fini della pensione e del Reddito di cittadinanza, il reddito familiare venga determinato al netto dei trattamenti assistenziali eventualmente inclusi nell’ISEE non più in godimento, includendo i trattamenti assistenziali in corso di godimento da parte dei componenti del nucleo familiare, fatta eccezione per le prestazioni non sottoposte alla prova dei mezzi, cioè erogate a prescindere dal reddito proprio o del nucleo familiare.

Ricordiamo a tal proposito che il RdC non fa reddito ai fini IRPEF, ma va comunque dichiarato in sede ISEE alla voce redditi esenti IRPEF, come ogni altra prestazione assistenziale.

Reddito di cittadinanza con l’Assegno di inclusione, la proroga del lavoro agile per i lavoratori fragili e i genitori con figli sotto i 14 anni, il taglio del cuneo fiscale e la revisione del Decreto Dignità. Ma non solo, vediamole tutte.

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Invalidità nell’ISEE

Per richiedere il Reddito di cittadinanza 2023 con invalidità civile devi essere disabile ai fini della dichiarazione ISEE.

È considerato disabile ai fini della dichiarazione ISEE chi soddisfa i requisiti indicati nell’Allegato 3 del DPCM 159/2013, che differenzia le persone con disabilità grave da quelle non autosufficienti, indicando le diverse categorie di appartenenza nella tabella che riportiamo di seguito:

CategorieDisabilità mediaDisabilità graveNon autosufficienza
Invalidi civili di età compresa tra 18 e 67     Invalidi civili minori di età                 Invalidi civili Over 67           Ciechi civiliInvalidi 67-99%

        Minori di età con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri della loro età (diritto all’indennità di frequenza)   Over 67 con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri della loro età, invalidi 67-99%   Art 4 Legge 138/2001
Inabili totali         Minori di età con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età  
      Over 67 con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri della loro età, inabili 100%   Ciechi civili parziali
Cittadini di età compresa tra 18 e 67 anni con diritto all’indennità di accompagnamento Minori di età con diritto all’indennità di accompagnamento             Cittadini Over 67 con diritto all’indennità di accompagnamento         Ciechi civili assoluti
Sordi civiliInvalidi Civili con cofosi esclusi dalla fornitura protesicaSordi pre-linguali 
INPSInvalidiInabiliInabili con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa
INAILInvalidi sul lavoro 50- 79% – Invalidi sul lavoro 35-59%Invalidi sul lavoro 80-100% – Invalidi sul lavoro -59%Invalidi sul lavoro con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa
INPS gestione ex INPDAPInabili alle mansioniInabili 
Trattamenti di privilegio ordinari e di guerraInvalidi con minorazioni globalmente ascritte alla terza ed alla seconda categoria Tab. A DPR 834/81Invalidi con minorazioni globalmente ascritte alla prima categoria Tab. A DPR 834/81Invalidi con diritto all’assegno di super invalidità
Handicap handicap in situazione di gravità 
Tabella con le categorie e i gradi di disabilità ai fini della dichiarazione ISEE

Reddito di cittadinanza e accompagnamento

Puoi presentare domanda per Reddito di cittadinanza 2023 con invalidità civile anche se percepisci indennità di accompagnamento.

In questo caso il sussidio non viene ridotto dall’importo dell’accompagno, trattandosi di un trattamento di assistenza non sottoposto alla prova dei mezzi.

Oltre all’accompagno e alla pensione di invalidità, altri sussidi destinati alle persone disabili compatibili con il Reddito di Cittadinanza, che non ne riducono l’importo, sono:

  • il pagamento di arretrati;
  • le riduzioni nella compartecipazione al costo dei servizi;
  • le esenzioni e agevolazioni per il pagamento di tributi;
  • i rimborsi di spese sostenute;
  • i buoni servizio e gli altri titoli che svolgono la funzione di sostituzione di servizi.

Scopri come dovrebbe funzionare l’Assegno di inclusione per disabili, la nuova misura che sostituirà il Rdc: a chi spetta, per quanto tempo, come fare domanda e come verrà erogato.

Requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno

Il beneficiario del Reddito di cittadinanza per persone invalide è il nucleo familiare, costituito da tutti i soggetti che compongono la famiglia anagrafica.

Il nucleo familiare è definito ai sensi della norma in materia di ISEE. Ai fini della definizione del nucleo familiare, valgono le seguenti disposizioni:

  • i coniugi permangono nel medesimo nucleo anche a seguito di separazione o divorzio, qualora continuino a risiedere nella stessa abitazione;
  • i componenti già facenti parte di un nucleo familiare come definito ai fini dell’ISEE, o del medesimo nucleo come definito ai fini anagrafici, continuano a farne parte ai fini dell’ISEE anche a seguito di variazioni anagrafiche, qualora continuino a risiedere nella medesima abitazione;
  • il figlio/a maggiorenne non convivente con i genitori, fa parte del nucleo familiare dei genitori esclusivamente quando:
  • è di età inferiore a 26 anni;
  • è nella condizione di essere a loro carico ai fini IRPEF;
  • non è coniugato e non ha figli/e.

Il componente familiare richiedente il beneficio deve cumulativamente:

  • essere in possesso della cittadinanza italiana o di Paesi dell’Unione Europea oppure, in alternativa, essere familiare di un cittadino italiano o dell’Unione Europea e titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • essere residente in Italia da almeno dieci anni, al momento della presentazione della domanda, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo.

Reddito di cittadinanza regionale. Oltre all’importante misura del Reddito di cittadinanza, che tra poco diventerà Assegno di inclusione, ci sono altre misure di sostegno alla famiglia, regionali. Scopri quali sono.

Requisiti patrimoniali

Per richiedere il Reddito di cittadinanza 2023 con invalidità civile devi anche possedere determinati requisiti reddituali e patrimoniali.

Nel dettaglio, il nucleo familiare deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • un valore dell’ISEE, di cui al D.P.C.M. n. 159/2013, inferiore a 9.360 euro;
  • un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a una soglia di 30.000 euro;
  • un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo. Le predette soglie sono ulteriormente incrementate di 5.000 euro per ogni componente con disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, cosi come definita ai fini ISEE, presente nel nucleo;
  • un valore del reddito familiare inferiore a 7.560 euro moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. La soglia è incrementata di 1.800 euro (9.360 euro totali) qualora il nucleo familiare risieda in abitazione in locazione, sempre moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.

Il parametro della scala di equivalenza è pari a 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di anni 18, e di 0,2 per ogni ulteriore componente di minore età, fino ad un massimo di 2,1. Nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini dell’ISEE, è incrementato fino ad un massimo di 2,2.

Per quanto riguarda i beni durevoli, nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avente piena disponibilità di:

  • autoveicoli, anche di seconda mano, immatricolati per la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta, ovvero di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc, nonché motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei due anni antecedenti. Sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per i quali è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità.

A partire dal 2024, il Reddito di cittadinanza verrà sostituito dall’Assegno di Inclusione, che prevede regole e requisiti differenti dalla misura alla povertà uscente (Rdc). In questo approfondimento vedremo nel dettaglio cosa è previsto per l’inserimento lavorativo nell’Assegno di Inclusione.

Reddito di cittadinanza e patto per il lavoro

I percettori di RdC hanno in generale l’obbligo di firma del Patto per il Lavoro. Ci sono tuttavia categorie protette che sono esonerate o escluse dal vincolo di ricerca di un’occupazione e allo svolgimento delle attività di politica attiva previste dal Patto per il Lavoro stipulato col centro per l’impiego. Tra queste:

  • disabili, come definiti dalla normativa sul collocamento mirato;
  • i disabili, come definiti ai fini ISEE;
  • caregiver che si prendono cura di un minore di età inferiore ai 3 anni (non compiuti) o di un disabile grave presente nel nucleo familiare.

Ti spieghiamo cosa vuol dire essere persona disabile, che differenza c’è con l’invalidità e con l’handicap e come capire il grado di disabilità.

Come si calcola il reddito

Per calcolare l’importo del Reddito di cittadinanza per persone invalide, dobbiamo innanzitutto precisare che il sussidio economico è composto da due parti:

la prima integra il reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro, moltiplicato per la scala di equivalenza;

la seconda è destinata solo a chi è in affitto, incrementa il beneficio di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino a un massimo di 3.360 euro.

Per famiglie proprietarie della casa di abitazione che pagano il mutuo, l’integrazione è pari al massimo alla rata del mutuo fino ad un massimo di 1.800 euro.

L’importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque superare i 9.360 euro annui (780 euro mensili), moltiplicati per la scala di equivalenza e ridotti per il valore del reddito familiare, come da tabella di seguito:

Composizione nucleo familiareScala di equivalenzaBeneficio massimo annuale
1 adulto16.000 euro
1 adulto e 1 minore 2 adulti1,2 1,47.200 euro 8.400 euro
2 adulti e 1 minore1,69.600 euro
2 adulti e 2 minori 2 adulti e 3 minori1,8 210.800 euro 12.000 euro
3 adulti e 2 minori 4 adulti2,1 2,112.600 euro 12.600 euro
4 adulti (o 3 adulti e 2 minori) tra cui una persona in condizione di disabilità grave o non autosufficiente2,213.200 euro

Sono da considerare disabili ai fini del collocamento mirato, esonerati dalla sottoscrizione del Patto per il Lavoro:

  • gli invalidi civili in età lavorativa, per i quali sia stata accertata dalle commissioni mediche una riduzione della capacità lavorativa superiore al 46%;
  • i ciechi civili affetti da cecità assoluta o con un residuo visivo non superiore a 1/10 in entrambi gli occhi, con eventuale correzione;
  • sordi, dalla nascita o divenuti tali prima dell’apprendimento della lingua parlata;
  • gli invalidi del lavoro con un’invalidità (accertata dall’INAIL) superiore al 33%;
  • gli invalidi per servizioinvalidi di guerra e invalidi civili di guerra, per i quali sia stata riconosciuta una delle otto minorazioni previste dalla normativa in materia di pensioni di guerra.

Sarà possibile richiedere Assegno di inclusione per persone disabili e Assegno Unico, ma le condizioni potrebbero essere un po’ diverse rispetto a chi percepisce solo AU. Differenti anche gli importi. Vediamo perché e quali sarebbero queste condizioni.

Reddito di cittadinanza 2023 con invalidità civile
Reddito di cittadinanza 2023 con invalidità civile

Come presentare domanda

La domanda per il reddito di cittadinanza per persone invalide può essere presentata dopo il quinto giorno di ciascun mese e trasmessa all’INPS tramite un Caf o un Patronato, oppure accedendo con le proprie credenziali al sito redditodicittadinanza.gov.it

La decorrenza del beneficio è fissata dal 1° giorno del mese successivo a quello della domanda.

Scopri le ultime notizie sul Reddito di cittadinanza 2024, l’Assegno di inclusione, gli over 60 e i beneficiari invalidi.

Quanto dura e quando si rinnova

Il Reddito di cittadinanza per invalidi può durare fino al 31 dicembre 2023. Dopo questa data, a partire dal 1° gennaio 2024, per continuare a beneficiare di un sussidio antipovertà, è necessario presentare domanda per la nuova misura in sostituzione: l’Assegno di inclusione per persone disabili.

Vediamo che vuol dire abrogazione del Reddito di cittadinanza nel 2024 e quali sono le conseguenze.

Cosa cambierà con l’Assegno di inclusione

In realtà sono poche le cose che cambieranno con l’Assegno di inclusione per persone disabili, in quanto questa categoria è tra quelle “tutelate” e beneficiarie della nuova misura antipovertà, insieme agli over 60 e alle famiglie con figli minori a carico.

Nella tabella che segue ti mostriamo le differenze tra Reddito di cittadinanza 2023 e Assegno di inclusione:

Assegno di InclusioneReddito di cittadinanza
Valore massimo dell’assegno
640 euro al mese (più la quota di affitto fino a massimo 280 euro)Fino a 780 euro al mese (più la quota di affitto fino a massimo 280 euro
Valore ISEE
Non superiore a 9.360 euroNon superiore a 9.360 euro
Valore del patrimonio immobiliare
Non superiore a 30.000 euroNon superiore a 30.000 euro
Valore del patrimonio mobiliare
Non superiore a 6.000 euro per chi abita da solo. Incrementato in base al numero dei componenti della famiglia fino a 10mila euro: 1000 euro per ogni figlio ulteriore al secondo; 5000 euro in caso di figli con disabilità media; 7.500 euro in caso di figli con disabilità grave.Non superiore a 6.000 euro per chi abita da solo. Incrementato in base al numero dei componenti della famiglia fino a 10mila euro: 1000 euro per ogni figlio ulteriore al secondo; 5000 euro in caso di figli con disabilità media; 7.500 euro in caso di figli con disabilità grave.
Valore del reddito familiare
Non superiore a 6.000 euro annui, soglia moltiplicata per il corrispondente parametro di equivalenzaInferiore a 6.000 euro annui
Tenore di vita dei membri della famiglia
Componenti: non intestatari di autoveicoli nei 36 mesi precedenti alla richiesta del Rdc (esclusi quelli con agevolazioni fiscali per persone con disabilità); non intestatari di navi e imbarcazioni di diporto; non sottoposti a misura cautelare e personaleComponenti: non intestatari di autoveicoli nei 6 mesi precedenti alla richiesta del Rdc; non intestatari di navi e imbarcazioni di diporto; non sottoposti a misura cautelare e personale
Tempi di erogazione
18 mesi, con possibilità di rinnovo per altri 12 mesi, previa sospensione di un mese12 mesi, con possibilità di rinnovo
Requisiti di residenza
Risiedere da almeno 5 anni in ItaliaRisiedere almeno da 10 anni in Italia
Tabella riassuntiva delle differenze fra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza

FAQ (domande e risposte)

Esiste un simulatore per il Reddito di cittadinanza?

Per verificare se hai diritto al Reddito di cittadinanza e calcolare l’importo che potresti ricevere, esiste un simulatore online fornito dal sito ufficiale dell’INPS. Il simulatore ti permette di inserire i tuoi dati personali e familiari, come reddito, patrimonio e composizione del nucleo familiare, per ottenere una stima approssimativa dell’importo che potresti ricevere. Utilizzando il simulatore, potrai avere un’idea più chiara di come il Reddito di cittadinanza potrebbe influire sul tuo reddito complessivo.

Come posso controllare il saldo del Reddito di cittadinanza?

Per controllare il saldo del Reddito di cittadinanza, puoi accedere al tuo conto online sul fascicolo previdenziale INPS. Dopo esserti autenticato con le tue credenziali, potrai visualizzare le informazioni relative al tuo Reddito di cittadinanza, incluso il saldo disponibile. Il conto online ti fornirà dettagli sulle transazioni effettuate, i pagamenti ricevuti e le scadenze dei versamenti futuri. Inoltre, puoi anche contattare il Contact Center dell’INPS per ottenere assistenza e informazioni sul tuo saldo o su qualsiasi altra questione relativa al Reddito di cittadinanza.

Cosa posso comprare con il Reddito di cittadinanza?

Puoi utilizzare i fondi per soddisfare le tue necessità di base, come acquistare cibo, vestiti, pagare l’affitto o le bollette, e coprire altre spese quotidiane. Tuttavia, è importante tenere presente che il Reddito di cittadinanza non è destinato a coprire spese di lusso o acquisti non essenziali. È importante gestire il denaro in modo responsabile e utilizzarlo per migliorare la tua situazione economica e quella della tua famiglia. Queste sono le spese vietate con il Reddito di cittadinanza.

Quanti soldi posso prelevare con il Reddito di cittadinanza?

Il limite di prelievo del Reddito di cittadinanza 2023 è di 100 euro al mese per i nuclei familiari composti da un solo componente. Se il nucleo è formato da più componenti, allora l’importo massimo prelevabile si ottiene moltiplicando i 100 euro per il parametro della scala di equivalenza del nucleo.

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