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Reddito di cittadinanza 27 giugno: entro quando va speso

Scopriamo entro quando spendere il Reddito di cittadinanza del 27 giugno.

10' di lettura

Nell’articolo di oggi ci occuperemo di scadenze e vedremo entro quando spendere il Reddito di cittadinanza del 27 giugno 2023 (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Entro quando spendere il Reddito di cittadinanza del 27 giugno

Per quanto riguarda la mensilità del Reddito di cittadinanza di giugno 2023, i beneficiari hanno tempo fino al 31 luglio 2023 per utilizzare gli importi.

Questa scadenza si applica sia a coloro che hanno ricevuto il primo pagamento intorno al 15 giugno 2023, perche hanno richiesto o rinnovato da poco il beneficio, sia a quelli che lo hanno ricevuto a partire dal 27 giugno 2023, essendo già percettori da tempo.

È infatti importante notare che, indipendentemente dalla data di accredito, la mensilità di giugno 2023 dovrà essere utilizzata entro la fine di luglio 2023. Pertanto, è fondamentale utilizzare le somme entro la scadenza stabilita per evitare eventuali penalizzazioni e decurtazioni del saldo disponibile.

Tuttavia, questa limitazione di tempo non si applica alle somme presenti sulla carta del Reddito di cittadinanza e relative a eventuali arretrati.

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Tabella delle scadenze degli importi del Reddito di Cittadinanza 2023

La tabella qui sotto mostra quando spendere il Reddito di cittadinanza nel 2023 per evitare di perdere l’importo. Il calendario arriva fino a dicembre perché dopo questa data il Rdc sarà cancellato definitivamente.

Mensilità di RdcScadenza per spendere l’importo
Maggio 202330 giugno 2023
Giugno 202331 luglio 2023
Luglio 202331 agosto 2023
Agosto 202330 settembre 2023
Settembre 202331 ottobre 2023
Ottobre 202330 novembre 2023
Novembre 202331 dicembre 2023
Dicembre 202331 gennaio 2024

Cosa accade se non si riesce a utilizzare l’importo del Reddito di cittadinanza entro la scadenza stabilita

Se non si riesce a utilizzare l’importo del Reddito di cittadinanza entro la scadenza stabilita, ci sono delle conseguenze definite dal decreto 4/2019 (art. 3, comma 15). Secondo le disposizioni, se la cifra non viene spesa entro la fine del mese solare successivo a quello della ricarica, si verifica una decurtazione.

Nel caso specifico della mensilità di giugno 2023, se non viene spesa entro il 31 luglio 2023, ad agosto la somma subirà una decurtazione.

L’INPS infatti, dopo aver effettuato la ricarica per la mensilità di luglio, l’ultimo giorno del mese (31 luglio) verificherà il saldo sulla carta del Reddito di cittadinanza. Poi eventuali somme non spese e relative al mese di giugno 2023 verranno sottratte dall’importo della ricarica di agosto.

Tuttavia, è importante notare che l’importo sottratto non potrà superare il 20% dell’ammontare della mensilità regolare del Reddito di cittadinanza che il beneficiario percepisce.

Entro quando spendere il Reddito di cittadinanza del 27 giugno-decreto
L’articolo 3, comma 15 del Decreto n. 4/2019.

Esempio di calcolo della decurtazione per Rdc non speso

Ecco un esempio pratico di come si calcola la decurtazione del Reddito di cittadinanza nel caso in cui l’importo non venga utilizzato entro la scadenza stabilita.

Supponiamo che il beneficiario del Rdc riceva a giugno 2023 una mensilità regolare di 500 euro. La mensilità di giugno 2023 deve essere spesa entro il 31 luglio 2023. Tuttavia, il beneficiario non riesce a utilizzare l’intero importo entro la scadenza.

L’INPS versa comunque la ricarica di luglio intorno al 27 del mese, cioè i 500 euro che il beneficiario deve spendere entro il 31 agosto 2023.

Il 31 luglio però l’INPS effettua una verifica sul saldo sulla carta del Rdc e si accorge che ci sono somme non spese, relative a giugno.

Nello specifico immaginiamo che il saldo sulla carta del Rdc in data 31 luglio 2023 sia di 800 euro, di cui 300 euro non spesi di giugno e 500 euro per la mensilità di luglio 2023. L’Istituto procede quindi ad applicare una decurtazione, ma relativa solo ai 300 euro di giugno 2023.

La decurtazione massima consentita è il 20% dell’ammontare della mensilità regolare, che nel nostro caso è 100 euro (20% di 500 euro). Quindi, l’importo sottratto dall’INPS sarà solo di 100 euro, poiché l’Istituto non può applicare una trattenuta pari a tutti i 300 euro non spesi.

Alla fine del processo, il beneficiario con la mensilità di agosto percepirà un importo di soli 400 euro (500 euro di accredito mensile – 100 euro di decurtazione per Rdc non speso).

Entro quando spendere il Reddito di cittadinanza prima della decurtazione semestrale

Quando sulla carta del Reddito di cittadinanza vengono corrisposti eventuali arretrati, non è obbligatorio spendere la somma entro la fine del mese solare successivo all’accredito. Tuttavia, l’INPS effettua una verifica semestrale per controllare gli importi non spesi.

L’Istituto divide infatti l’anno del Reddito di cittadinanza in due semestri e alla fine di ciascun semestre esegue una verifica complessiva, tenendo conto degli importi non spesi di tutte e sei le mensilità.

In questa verifica viene calcolata la differenza tra il saldo disponibile sulla carta, escludendo gli arretrati relativi al semestre, e l’importo di una mensilità di Rdc.

Se il saldo risulta superiore al beneficio mensile massimo percepito, la differenza viene sottratta integralmente dall’importo erogato nel mese successivo o, se non sufficiente, dalla disponibilità della carta fino al limite massimo.

Tuttavia, non avverrà alcuna decurtazione se l’importo da sottrarre è inferiore al 20% del beneficio minimo (8 euro).

È bene fare attenzione al fatto che il primo semestre dell’annualità di Rdc scade il 30 giugno 2023, quindi chi ha importi non spesi deve affrettarsi o rischia di perderli.

Scopri la pagina dedicata al Reddito di cittadinanza: pagamenti, diritti e bonus compatibili.

Esempio di calcolo della decurtazione semestrale per Rdc non speso

Supponiamo che un beneficiario del Reddito di cittadinanza riceva una mensilità regolare di 500 euro. Alla fine del primo semestre dell’anno, la carta Rdc presenta un saldo residuo di 1.000 euro, comprensivo di arretrati. Si tratta di arretrati che non si riferiscono al semestre di riferimento e quindi possono essere sottratti dall’INPS.

L’INPS esegue la verifica complessiva al termine del semestre e calcola l’importo non speso (1.000 euro) in relazione alla mensilità regolare percepita (500 euro). Nel nostro caso l’accredito mensile è di 500 euro, quindi ci sono altri 500 euro di importo non speso (= 1.000 euro – 500 euro).

Secondo quanto stabilito dal decreto (4/2019), l’INPS procede alla decurtazione di questi 500 euro in eccesso. Infatti una mensilità regolare viene esclusa dalla decurtazione, quindi l’INPS sottrae 500 euro e lascia al beneficiario gli altri 500 euro da spendere.

FAQ Reddito di cittadinanza

Entro quando devo spendere il Reddito di cittadinanza del 27 giugno 2023?

Per la mensilità di giugno 2023, hai tempo fino al 31 luglio 2023 per utilizzare il Reddito di cittadinanza. Questo vale sia per i nuovi beneficiari che per coloro che ricevono da tempo l’importo. La data di accredito non conta, l’importante è usare le somme entro il limite stabilito.

Cosa succede se non uso il Reddito di cittadinanza entro la scadenza?

Se non usi il Reddito di cittadinanza entro la scadenza, l’INPS farà una decurtazione. Ad esempio, se non usi l’importo di giugno 2023 entro il 31 luglio 2023, in agosto subirai una decurtazione. L’importo sottratto non potrà superare il 20% della mensilità del tuo Reddito di cittadinanza.

Come si calcola la decurtazione per il Reddito di cittadinanza non usato?

Supponiamo che tu riceva un Reddito di cittadinanza di 500 euro a giugno 2023. Se non usi l’intero importo entro il 31 luglio 2023, l’INPS sottrae il 20% del tuo importo mensile (100 euro) in agosto. Perciò, in agosto riceverai solo 400 euro.

Quando dovrei spendere il Reddito di cittadinanza per evitare la decurtazione semestrale?

L’INPS verifica semestralmente gli importi non usati. Se il saldo non speso è superiore al beneficio mensile massimo, l’INPS sottrae la differenza dall’importo del mese successivo. Il primo semestre del 2023 scade il 30 giugno, quindi è bene utilizzare le somme non spese prima di questa data.

Come si calcola la decurtazione semestrale per il Reddito di cittadinanza non usato?

Supponiamo che tu riceva un Reddito di cittadinanza di 500 euro al mese e alla fine del semestre hai un saldo residuo di 1.000 euro. L’INPS sottrae il saldo non speso che supera la tua mensilità (500 euro in questo caso). Pertanto, l’INPS sottrae 500 euro e ti lascia gli altri 500 euro da spendere.

Cosa posso comprare con il Reddito di cittadinanza?

Con la carta del Reddito di cittadinanza è vietato acquistare questi beni e servizi:

  • acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
  • armi;
  • materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
  • servizi finanziari e creditizi;
  • servizi di trasferimento di denaro;
  • servizi assicurativi;
  • articoli di gioielleria;
  • articoli di pellicceria;
  • acquisti presso gallerie d’arte e affini;
  • acquisti in club privati.

Si possono comprare cosmetici con il Reddito di cittadinanza?

È un prodotto che potremmo definire borderline perché non c’è nessuna normativa che vieti esplicitamente l’acquisto di cosmetici o profumi, nonostante non siano tra i beni necessari.

Tecnicamente infatti sono prodotti che non rientrano tra i beni di prima necessità e, in linea teorica, non si dovrebbe usare il Rdc per queste spese.

Tuttavia le profumerie non vendono solo profumi e cosmetici, ma moltissimi prodotti di prima necessità, quindi in questi negozi in genere la carta del Rdc viene accettata regolarmente su tutti gli acquisti anche cosmetici e profumi. La normativa del Reddito di cittadinanza sugli acquisti ammessi è infatti meno chiara di quanto si pensi e questo è uno dei casi dubbi.

Si può usare il Rdc per acquisti online?

No! La normativa del Rdc vieta qualsiasi tipo di acquisto online, anche per le spese ammesse. Ovvero, se un prodotto è acquistabile con il Reddito di cittadinanza, deve per forza essere comprato in un negozio fisico. Quindi con il Reddito di cittadinanza non si può comprare su Amazon!

Si possono effettuare bonifici con il Reddito di cittadinanza?

Si, ma solo un bonifico al mese ed esclusivamente per pagare le spese relative a mutuo o affitto dell’abitazione principale del nucleo familiare.

Con il Reddito di cittadinanza si può comprare un cellulare?

Si, cellulari, tablet, computer e piccoli elettrodomestici rientrano tra le spese possibili con la carta del Rdc.

Con il reddito di cittadinanza si possono comprare le sigarette?

Assolutamente NO! Alcolici e tabacco sono spese espressamente vietate.

Con il Reddito di cittadinanza si può pagare l’assicurazione?

No! I servizi finanziari e assicurativi fanno parte delle spese espressamente vietate, che il Reddito di cittadinanza non ammette.

Con il Reddito di cittadinanza si può fare benzina?

Si! Non c’è nessun esplicito divieto che impedisca di usare la carta del Rdc per pagare il benzinaio.

Con il Reddito di cittadinanza si può pagare il parrucchiere?

No! con il Reddito di cittadinanza non si può pagare il parrucchiere, poiché si tratta di un servizio che non rientra tra i beni di prima necessità.

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