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Reddito di cittadinanza oggi 27 luglio: spese vietate

Ecco quali sono le spese vietate con il Reddito di cittadinanza di luglio 2023.

7' di lettura

Nell’articolo di oggi ci concentreremo sulle spese vietate con il Reddito di cittadinanza di luglio 2023 (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Quali sono le spese vietate con il Reddito di cittadinanza di luglio 2023?

Il 27 luglio 2023 avranno inizio gli accrediti della ricarica mensile per i percettori di Reddito di cittadinanza, seguendo il calendario abituale.

Per molti beneficiari, soprattutto quelli che si trovano all’inizio del percorso, sorge il quesito riguardo alla gestione dell’importo.

L’importo mensile di Rdc può essere prelevato solo in parte e il limite di prelievo è stabilito in base al numero di componenti del nucleo familiare beneficiario.

Il resto dell’importo può essere usato solo per effettuare pagamenti diretti per gli acquisti utilizzando la carta del Rdc. Esamineremo, quindi, quali spese sono vietate e quali sono ammesse per il Reddito di cittadinanza di luglio 2023 e oltre.

Va precisato che queste restrizioni sul prelievo non si applicano alla quota dell’Assegno Unico su Rdc. In altre parole, nel caso in cui una famiglia riceva sull’apposita carta l’importo mensile dell’Assegno Unico, esclusivamente per gli importi relativi a questa prestazione non ci saranno limiti di prelievo.

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Elenco delle Spese vietate con il Reddito di cittadinanza

Per arrivare dritti al punto, ecco l’elenco delle spese vietate con la carta del Reddito di cittadinanza, come stabilito dal decreto del Ministero del Lavoro che detta le modalità di utilizzo della card:

  • giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità;
  • acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
  • armi;
  • materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
  • servizi finanziari e creditizi;
  • servizi di trasferimento di denaro;
  • servizi assicurativi;
  • articoli di gioielleria;
  • articoli di pellicceria;
  • acquisti presso gallerie d’arte e affini;
  • acquisti in club privati;
  • acquisti online o mediante servizi di direct-marketing.

Quali negozi non accettano la carta del Reddito di cittadinanza?

Nell’utilizzo della carta del Reddito di cittadinanza, è importante osservare le restrizioni che riguardano l’acquisto di determinati prodotti e servizi, come specificato precedentemente.

Inoltre, bisogna anche tenere conto che in alcuni esercizi commerciali è vietato l’uso della carta Rdc, indipendentemente dal tipo di acquisto effettuato.

Sono infatti stati individuati specifici codici di categoria di commercianti (MCC) da disabilitare, mediante un’apposita modifica del contratto per la gestione del servizio integrato della carta del Rdc.

In sintesi, se un negozio è specializzato principalmente nella vendita di prodotti che rientrano nella lista dei beni vietati dal Reddito di cittadinanza, l’utilizzo della carta Rdc sarà vietato in quel negozio, anche nel caso in cui si stesse effettuando l’acquisto di prodotti normalmente consentiti.

Qual è l’importo massimo che si può prelevare con la carta Rdc?

Come accennato precedentemente, la carta del Rdc impone delle restrizioni riguardo l’importo massimo di contanti prelevabili mensilmente.

Secondo le normative vigenti, per i nuclei familiari composti da una sola persona, il limite massimo di prelievo è di 100 euro al mese. Nel caso in cui il nucleo familiare sia composto da più persone, il limite di prelievo viene calcolato moltiplicando i 100 euro per il parametro della scala di equivalenza.

Questo parametro rappresenta un valore numerico che tiene conto della composizione del nucleo familiare. Esso è determinato assegnando 1 punto al richiedente del Reddito di cittadinanza all’interno del nucleo e, successivamente, aggiungendo:

  • +0,4 per ogni membro adulto oltre il primo;
  • +0,2 per ogni membro minorenne.
In foto, lo screen della nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sulle spese vietate con il Rdc.

Qual è il limite di prelievo della quota dell’Assegno Unico su Rdc?

Nel caso in cui una famiglia riceva sia il Reddito di cittadinanza che l’Assegno Unico, in virtù della presenza di figli a carico, entrambe le prestazioni vengono accreditate mensilmente sulla carta del Rdc.

È essenziale notare che le limitazioni di prelievo riguardano esclusivamente l’importo relativo alla mensilità del Reddito di cittadinanza e non si applicano alla quota dell’Assegno unico.

In altre parole, la somma corrispondente all’Assegno Unico depositata sulla carta del Rdc può essere prelevata integralmente dal beneficiario senza alcuna restrizione.

Esempio di calcolo del limite di prelievo del Rdc

Consideriamo un esempio pratico per spiegare come viene calcolato il limite di prelievo sulla carta del Reddito di cittadinanza per una famiglia con più di un componente. Supponiamo di avere una famiglia composta da due adulti e tre bambini, tutti minori.

Per calcolare il parametro della scala di equivalenza, assegniamo 1 punto al genitore che ha fatto richiesta del Reddito di cittadinanza e aggiungiamo + 0,4 per l’altro genitore e + 0,2 per ciascuno dei tre bambini. In questo caso, il parametro della scala di equivalenza sarà pari a 2 (1 + 0,4 + 0,2 + 0,2 + 0,2).

Per determinare il limite di prelievo mensile sulla carta del Rdc, moltiplichiamo il valore di 100 euro per il parametro della scala di equivalenza, ovvero 2. Di conseguenza, la famiglia potrà prelevare fino a 200 euro al mese in contanti utilizzando la carta del Reddito di cittadinanza.

Tuttavia, poiché la famiglia ha tre bambini ed è beneficiaria dell’Assegno Unico, supponiamo che riceva l’importo base senza ulteriori maggiorazioni, pari a 189 euro per ciascun figlio, per un totale di 567 euro al mese.

La quota dell’Assegno Unico sarà accreditata mensilmente sulla carta del Rdc e su questo importo non è applicato alcun limite di prelievo.

In conclusione, la famiglia potrà prelevare ogni mese con la carta del Reddito di cittadinanza un totale di 767 euro, di cui 200 euro relativi alla mensilità del Rdc e 567 euro per la quota dell’Assegno Unico.

FAQ: Domande frequenti sugli acquisti con la carta Rdc

Si possono comprare cosmetici con il Reddito di cittadinanza?

È un prodotto che potremmo definire borderline perché non c’è nessuna normativa che vieti esplicitamente l’acquisto di cosmetici o profumi, nonostante non siano tra i beni necessari.

Tecnicamente infatti sono prodotti che non rientrano tra i beni di prima necessità e, in linea teorica, non si dovrebbe usare il Rdc per queste spese.

Tuttavia le profumerie non vendono solo profumi e cosmetici, ma moltissimi prodotti di prima necessità, quindi in questi negozi in genere la carta del Rdc viene accettata regolarmente su tutti gli acquisti anche cosmetici e profumi. La normativa del Reddito di cittadinanza sugli acquisti ammessi è infatti meno chiara di quanto si pensi e questo è uno dei casi dubbi.

Con il Reddito di cittadinanza si può comprare un cellulare?

Si, cellulari, tablet, computer e piccoli elettrodomestici rientrano tra le spese possibili con la carta del Rdc.

Si possono comprare le sigarette con il Reddito di cittadinanza?

Assolutamente no! Alcolici e tabacco sono spese espressamente vietate.

Con il Reddito di cittadinanza si può fare benzina?

Si! Non c’è nessun esplicito divieto che impedisca di usare la carta del Rdc per pagare il benzinaio.

Con il Reddito di cittadinanza si può pagare il parrucchiere?

No! con il Reddito di cittadinanza non si può pagare il parrucchiere, poiché si tratta di un servizio che non rientra tra i beni di prima necessità.

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