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Reddito di cittadinanza luglio prossima settimana, poi?

Quando arriva il Reddito di cittadinanza di luglio 2023? Scopriamolo insieme.

8' di lettura

Nell’articolo di oggi vedremo quali sono le date di pagamento del Reddito di cittadinanza di luglio 2023 e chi rischia di perdere il beneficio (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Quando viene pagato il Reddito di cittadinanza di luglio 2023?

Il Reddito di cittadinanza di luglio sarà pagato a partire dal giorno 27 luglio 2023. Il calendario dei pagamenti del Reddito di cittadinanza prevede però diverse date di accredito delle mensilità, in base alla situazione dei percettori.

Coloro che sono già beneficiari con una mensilità regolare riceveranno l’accredito a partire dal 27 di ogni mese. Tuttavia, per i nuovi percettori, che aspettano di ricevere la loro prima mensilità, o per coloro che attendono la mensilità successiva al rinnovo, l’accredito avverrà a partire dal giorno 15 di ogni mese.

Per quanto riguarda l’Assegno Unico per chi ha figli a carico, i percettori di Reddito di cittadinanza che hanno diritto a questa prestazione riceveranno l’accredito dopo la regolare mensilità del Rdc. Di solito, l’accredito dell’Assegno Unico avviene quindi dal il 16 o dal 28 di ogni mese.

Le date di pagamento del Reddito di cittadinanza di luglio 2023

Ecco il calendario completo dei pagamenti del Reddito di cittadinanza di luglio 2023:

  • dal 15 luglio 2023, l’accredito per quanti attendono la prima mensilità in assoluto o la prima dopo il rinnovo;
  • dal 16 luglio 2023, l’accredito dell’Assegno Unico su Rdc per chi aspetta gli arretrati o la prima mensilità;
  • dal 27 luglio 2023, la regolare mensilità di luglio per quanti sono già percettori;
  • dal 28 luglio 2023, l’accredito dell’Assegno Unico su Rdc per chi è già percettore.

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Chi perderà il Reddito di cittadinanza dopo luglio 2023?

La legge di bilancio 2023 ha introdotto alcune modifiche riguardanti la scadenza del Reddito di cittadinanza.

Secondo le nuove disposizioni, i nuclei familiari che percepiscono il Rdc e non hanno sottoscritto il Patto di inclusione sociale, ma sono completamente composti da membri tra i 18 e i 59 anni senza disabilità, avranno diritto a ricevere il Rdc per un periodo di 7 mesi.

Se il mese di luglio 2023 rappresenta la settima mensilità di Rdc per questi beneficiari sarà anche l’ultima, poiché il beneficio terminerà ad agosto.

Diversamente, i nuclei familiari che hanno firmato il Patto di inclusione sociale o che includono almeno un membro minorenne, disabile o ultrasessantenne, continueranno a beneficiare del Rdc per un periodo più lungo, precisamente fino a dicembre, ovvero per un totale di 12 mesi.

Chi avrà un mese di sospensione del Rdc dopo luglio 2023?

C’è poi un altro gruppo di percettori che dopo luglio non vedrà la revoca del Rdc, ma solo la sospensione di un mese del beneficio. Si tratta di quei percettori per cui quella di luglio 2023 rappresenta la diciottesima mensilità di Rdc ricevuta di seguito.

Nonostante le nuove scadenze introdotte, infatti, la circolare INPS 61/2023 ha chiarito che la regola precedente resta valida: non è possibile ricevere il Reddito di cittadinanza per più di 18 mesi consecutivi.

Dopo questo periodo, è obbligatorio un mese di sospensione del Rdc prima di poter richiedere il rinnovo.

Di conseguenza, coloro che raggiungono la diciottesima mensilità nel corso del 2023 potranno chiedere il rinnovo solo se, durante quest’anno, non hanno neanche raggiunto il limite di 7 o 12 mensilità di Rdc. Questo limite dipende, come accennato in precedenza, dalla composizione del nucleo familiare.

Reddito-di-cittadinanza-di-luglio-2023-INPS
La circolare 61/2023 dell’INPS.

Cosa accadrà dopo la scadenza del Reddito di cittadinanza?

Supporto per la formazione e il lavoro

I percettori di Reddito di cittadinanza, che hanno diritto al beneficio per 7 mesi nel 2023, saranno i nuclei composti unicamente da membri che possono essere considerati occupabili ai fini lavorativi.

In pratica, quei nuclei formati da soli componenti tra 18 e 59 anni e senza alcuna disabilità. Questi, se hanno ricevuto il Rdc in modo continuo da gennaio a luglio 2023, ad agosto perderanno definitivamente il beneficio, senza poter chiedere il rinnovo.

Dal 1° settembre 2023, questi nuclei avranno però la possibilità di richiedere una prestazione alternativa denominata “Supporto per la formazione e il lavoro,” la cui completa descrizione è disponibile nel nostro articolo dedicato alla misura.

Assegno di inclusione (Ai)

I nuclei familiari che hanno diritto al Rdc per un periodo di 12 mesi, grazie alla presenza di almeno un membro non occupabile ai fini lavorativi, continueranno a ricevere l’accredito fino a dicembre 2023.

Tuttavia, dal 1° gennaio 2023, il Reddito di cittadinanza verrà sostituito per questi i percettori con un’altra misura che è l’Assegno di inclusione, come previsto dal Decreto Lavoro.

Questa nuova prestazione sarà concessa solo ai nuclei familiari in cui è presente almeno un membro disabile, ultrasettantenne, minorenne o preso in carico dai servizi sociali a causa di una condizione di grave disagio. In pratica si tratta degli stessi beneficiari che nel 2023 hanno diritto al Rdc per 12 mesi.

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a consultare il nostro articolo dedicato al regolamento dell’Assegno di inclusione.

Tabella riassuntiva delle misure che sostituiranno il Rdc

Ecco una tabella riassuntiva che permette di confrontare caratteristiche e requisiti dell’Assegno di inclusione e del Supporto per la formazione e il lavoro.

 Assegno di inclusioneSupporto per la formazione e il lavoro
Beneficiarii nuclei con all’interno almeno un componente minorenne, disabile, over 60 o preso in carico dai servizi socialii nuclei composti da soli maggiorenni tra 18 e 59 anni e non affetti da disabilità
Requisito ISEE9.360 euro all’anno6.000 euro all’anno
Importocalcolato sul reddito e sulla composizione del nucleo familiare350 euro per richiedente
Data di attivazione1° gennaio 20241° settembre 2023
Durata18 mesi con possibilità di rinnovo per altri 12 mesimassimo 12 mesi
Differenze tra Assegno di inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro

Come contattare l’INPS se il Reddito di cittadinanza di luglio 2023 non arriva?

Se, per qualche motivo, il Reddito di cittadinanza di luglio 2023 tarda ad arrivare è possibile contattare l’INPS per ottenere chiarimenti sulla situazione.

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale può essere raggiunto telefonicamente utilizzando il numero verde 800 164 oppure chiamando il numero di rete fissa 06 164 164.

In alternativa, è possibile inviare una segnalazione online tramite il portale INPS Risponde. È importante sapere che il servizio consente di richiedere chiarimenti anche senza autenticarsi con SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Tuttavia, è consigliabile autenticarsi al sito prima di inviare la segnalazione. Questo permetterà all’INPS di avere già i dati del richiedente e, fornendo la risposta, di valutare la situazione specifica.

FAQ (Domande e Risposte) sul Reddito di cittadinanza

Come posso verificare se ho diritto al Reddito di cittadinanza?

Per verificare se si ha diritto al Reddito di cittadinanza, è necessario controllare i requisiti stabiliti dal governo e descritti sul sito ufficiale. In particolare, è necessario verificare se l’ISEE familiare rientra nei limiti stabiliti, così come il reddito ed i patrimoni.

Cosa devo fare per richiedere il Reddito di cittadinanza?

Per richiedere il Reddito di cittadinanza è necessario compilare l’apposita domanda online sul sito dell’INPS o del Rdc. È importante fornire tutta la documentazione richiesta e compilare correttamente il modulo per evitare ritardi nella valutazione.

Posso verificare il saldo della carta Rdc sul sito dell’INPS?

No, sul sito dell’INPS non è possibile controllare il saldo del Redito di cittadinanza, ma solo lo storico dei pagamenti e lo stato della domanda.

Cosa succede se il mio pagamento del Reddito di cittadinanza subisce ritardi?

Se il pagamento del Reddito di cittadinanza subisce ritardi, è consigliabile contattare l’INPS per avere informazioni dettagliate sulla situazione specifica. Potrebbero esserci motivi tecnici o amministrativi che hanno causato il ritardo.

Quali sono i requisiti per mantenere il Reddito di cittadinanza?

Per mantenere il Reddito di cittadinanza è necessario rispettare alcuni requisiti. Questi includono la partecipazione a percorsi di inclusione sociale e lavorativa, la ricerca attiva di lavoro e la comunicazione tempestiva di eventuali cambiamenti nella situazione familiare o economica.

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