Nell’articolo di oggi parleremo di Reddito di cittadinanza e chiamata dal Comune, per vedere quali percettori sono tenuti a partecipare ai Progetti Utili alla Collettività (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Reddito di cittadinanza e chiamata dal Comune: come funziona
Le amministrazioni comunali che hanno attivato i Progetti Utili alla Collettività hanno il diritto di convocare i beneficiari del Reddito di cittadinanza (Rdc). Chi riceve la chiamata dal Comune ha l’obbligo di partecipare a queste attività e, in caso contrario, perde il diritto al Reddito di cittadinanza.
Nello specifico, possono ricevere la chiamata dal Comune tutti i beneficiari di Rdc che hanno firmato il Patto per il lavoro presso il Centro per l’impiego. I percettori di Rdc dovrebbero infatti ricevere la convocazione dal Centro per l’impiego per la sottoscrizione del Patto entro 30 giorni dalla presentazione della richiesta.
Se il beneficiario è idoneo, ma non è ancora mai stato convocato presso il Centro per l’impiego, la convocazione può arrivare anche direttamente dal Comune. In ogni caso, la persona sarà avvisata attraverso canali come e-mail o SMS. Nel messaggio verrà anche specificato il giorno e l’orario dell’appuntamento.

Quali percettori di Reddito di cittadinanza possono ricevere la chiamata dal Comune?
Per ricevere il Reddito di cittadinanza è necessario adempiere a specifiche condizioni e doveri. Ad esempio, se il beneficiario è idoneo, deve firmare la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID) e partecipare ai programmi di reinserimento nel mondo del lavoro. Di queste attività fanno parte anche i Progetti Utili alla Collettività attivati da molti Comuni italiani.
In particolare, tutti i membri adulti del nucleo familiare percettore di Rdc sono tenuti a recarsi presso i Centri per l’impiego, a meno che non abbiano un lavoro stabile o non siano iscritti a un corso di studi regolare.
In base al Decreto Legge 4/2019 (articolo 4, comma 15-quater) queste responsabilità si applicano anche ai lavoratori con bassi redditi, inclusi i dipendenti che guadagnano meno di 8.000 euro e i lavoratori autonomi con un reddito inferiore a 4.800 euro. Tuttavia, i lavoratori in questa categoria, possono essere esonerati in occasione della convocazione da parte dei Centri per l’impiego.
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Quali beneficiari di Rdc devono firmare il Patto per il lavoro?
Dopo aver richiesto e ottenuto il Reddito di cittadinanza, il beneficiario, se idoneo, sarà convocato presso il Centro per l’impiego entro 30 giorni. Qui, il richiedente dovrà firmare il Patto per il lavoro se almeno uno dei membri della famiglia si trova in queste condizioni:
- assenza di occupazione da non più di due anni;
- beneficiario della NASpI ovvero di altro ammortizzatore sociale per la disoccupazione involontaria o che ne abbia terminato la fruizione da non più di un anno;
- avente sottoscritto negli ultimi due anni un Patto di servizio in corso di validità presso i Centri per l’impiego;
- a condizione che non abbiano sottoscritto un progetto personalizzato per il REI.
Quali sono i percettori di Rdc non idonei per la chiamata del Comune
In nuclei non idonei alla convocazione presso i Centri per l’impiego sono tenuti a sottoscrivere il Patto di inclusione sociale. Questi beneficiari non possono ricevere la chiamata dal Comune per partecipare ai Progetti Utili alla Collettività.
Dopo la firma del Patto di inclusione, infatti, i servizi sociali territoriali effettuano una valutazione approfondita dell’unità familiare. Un processo che mira a coinvolgere il nucleo in un percorso di inclusione che sia sociale e lavorativo.
Questa valutazione multidimensionale coinvolge non solo i servizi sociali ma anche altre autorità locali competenti. Consiste in un’analisi preliminare e in un approfondimento che mettono in luce le necessità e i punti di forza della famiglia.
L’obiettivo è collaborare con la famiglia stessa per definire gli interventi e gli accordi necessari per uscire dalla situazione di povertà. Tali accordi verranno ufficializzati attraverso la firma del Patto per l’inclusione Sociale.
Le categorie escluse dalla partecipazione ai Progetti Utili alla Collettività
Sono esclusi dalla convocazione presso il Centro per l’impiego e dalla partecipazione ai percorsi formativi i beneficiari della Pensione di cittadinanza, i beneficiari di Reddito di cittadinanza, che sono pensionati o che hanno compiuto 65 anni o più, e i membri del nucleo familiare che sono disabili.
Tuttavia, i componenti disabili del nucleo familiare possono comunque scegliere di partecipare volontariamente a un programma personalizzato di supporto all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale.
Inoltre, possono essere esenti dalle convocazioni dei Centri per l’impiego anche i componenti con carichi di cura, cioè che si occupano di minori di tre anni o di familiari con gravi disabilità o che non sono autosufficienti, così come coloro che stanno seguendo programmi di formazione o che hanno un’occupazione con redditi limitati.
Chiunque si trova in queste categorie, poiché non idoneo a partecipare alle attività formative previste dal Rdc, non è idoneo neanche a ricevere la chiamate del Comune per partecipare ai Progetti Utili alla Collettività.
FAQ: Domande frequenti sugli acquisti con la carta Rdc
Si possono comprare cosmetici con il Reddito di cittadinanza?
È un prodotto che potremmo definire borderline perché non c’è nessuna normativa che vieti esplicitamente l’acquisto di cosmetici o profumi, nonostante non siano tra i beni necessari.
Tecnicamente infatti sono prodotti che non rientrano tra i beni di prima necessità e, in linea teorica, non si dovrebbe usare il Rdc per queste spese.
Tuttavia le profumerie non vendono solo profumi e cosmetici, ma moltissimi prodotti di prima necessità, quindi in questi negozi in genere la carta del Rdc viene accettata regolarmente su tutti gli acquisti anche cosmetici e profumi. La normativa del Reddito di cittadinanza sugli acquisti ammessi è infatti meno chiara di quanto si pensi e questo è uno dei casi dubbi.
Con il Reddito di cittadinanza si può comprare un cellulare?
Si, cellulari, tablet, computer e piccoli elettrodomestici rientrano tra le spese possibili con la carta del Rdc.
Si possono comprare alcolici con il Reddito di cittadinanza?
Assolutamente no! Alcolici e tabacco sono spese espressamente vietate.
Con il Reddito di cittadinanza si può fare benzina?
Si! Non c’è nessun esplicito divieto che impedisca di usare la carta del Rdc per pagare il benzinaio.
Con il Reddito di cittadinanza si può pagare il parrucchiere?
No! con il Reddito di cittadinanza non si può pagare il parrucchiere, poiché si tratta di un servizio che non rientra tra i beni di prima necessità.
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