Reddito di Cittadinanza con partita Iva – Vediamo insieme come funziona e che cosa deve dichiarare il beneficiario che vuole utilizzare il regime fiscale agevolato (entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Nei prossimi paragrafi analizzeremo nel dettaglio anche come si comunica all’Inps il reddito di lavoro autonomo per chi è sotto regime forfettario e non solo.
Reddito di Cittadinanza con partita Iva: è possibile?
Non esiste nessun divieto per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza ad aprire una partita Iva e a lavorare in modo autonomo.
Il Reddito di Cittadinanza è un sussidio che nasce anche per dare un aiuto economico a chi ha già un lavoro, ma che però ottiene entrate non sufficienti a una vita dignitosa.
Quindi il Reddito di Cittadinanza con partita Iva esiste ed è concesso per legge. L’importante è rispettare sempre i requisiti di reddito, patrimonio e non solo per beneficiare del sussidio.
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Reddito di Cittadinanza con partita Iva: comunicazione all’Inps
Reddito di Cittadinanza con lavoro autonomo, come funziona per la comunicazione all’Inps? I dati da trasmettere all’istituto previdenziale sono diversi.
Al momento dell’apertura di una partita Iva, come beneficiario dell’RdC devi compilare un modello RdC – Com esteso (SR181) inserendo informazioni su:
- Svolgimento di attività di lavoro subordinato, autonomo o d’impresa avviate dopo la presentazione della domanda di reddito di cittadinanza;
- Particolari variazioni del nucleo familiare avvenute dopo la presentazione della domanda;
- Qualsiasi variazione del patrimonio immobiliare o di beni durevoli.
Il modulo va inviato entro 30 giorni dall’avvenuta apertura della partita Iva altrimenti si rischia la perdita del beneficio.
Per il lavoro autonomo o d’impresa la comunicazione del reddito percepito nel trimestre va rinnovata entro il 15 del mese successivo a ogni trimestre di attività.
Reddito di Cittadinanza con partita Iva a regime forfettario
Le regole, in questo caso, sono del tutto diverse.
Bisogna compilare il modulo Redditi persone fisiche- quadro LM seguendo queste semplici regole:
- Decurtare i ricavi in base al coefficiente di redditività valido per la categoria;
- Sottrarre eventuali contributi previdenziali pagati nell’anno o perdite pregresse.
Così si ottiene il reddito da sottoporre a tassazione.

Ma quali sono i reali dati reddituali da comunicare all’Inps? L’istituto purtroppo non si è ancora espresso su quali documenti inoltrare nel dettaglio all’ente.
La soluzione più corretta consiste nel dichiarare tutti i ricavi percepiti nel periodo considerato, al netto del coefficiente di redditività e dei contributi previdenziali obbligatori versati nello stesso periodo.
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