Reddito di cittadinanza e invalidi civili: ecco le nuove istruzioni dell’INPS sul rinnovo del Rdc se la disabilità sopraggiunge dopo la sospensione (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Quando scade il Reddito di cittadinanza?
A partire da luglio 2023 l’INPS ha iniziato a sospendere il pagamento del Reddito di cittadinanza. La sospensione riguarda tutti i nuclei familiari che non soddisfano i requisiti per continuare a ricevere il beneficio fino alla fine dell’anno e, nel corso del 2023, hanno diritto solo a sette mensilità di Rdc.
La causa della sospensione è spiegata con la dicitura “domanda sospesa per completata fruizione delle sette mensilità nel 2023“.
Per continuare a ricevere il Reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023 senza interruzioni, i nuclei familiari devono infatti includere almeno uno dei seguenti componenti:
- persone con disabilità, come definite nel regolamento del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 2013, n. 159.
- minorenni;
- persone con almeno sessant’anni di età;
- percettori che risultano presi in carico dai servizi sociali come non idonei all’occupazione, comunicato all’INPS tramite la piattaforma GePI entro il 31 ottobre 2023.
Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.
Reddito di cittadinanza e invalidi civili: quando è possibile il rinnovo?
Il messaggio INPS n. 3510 del 06 ottobre 2023 chiarisce le casistiche in cui il Rdc può essere rinnovato, se sospeso per il raggiungimento della settima mensilità. Ovvero, cosa fare se il requisito necessario per continuare a ricevere il Reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023 si verifica dopo la sospensione.
Ad esempio, se dopo che il Rdc è stato sospeso si verifica la nascita di un figlio oppure sopraggiunge una disabilità che rende il nucleo nuovamente idoneo a ricevere la prestazione.
Aggiornamenti automatici dei requisiti
Nel caso in cui si verifichi la nascita di un figlio o sopravvenga una nuova disabilità riconosciuta, mentre il nucleo sta ricevendo il Reddito di cittadinanza, non è necessario inviare una nuova domanda.
Il beneficiario del Rdc deve solo presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e aggiornare l’ISEE, entro il settimo mese di fruizione del Reddito di cittadinanza o durante il mese successivo.
In questa situazione non è necessario presentare una nuova domanda perché, dopo aver aggiornato l’ISEE, il sistema informatico dell’INPS rileverà automaticamente la nuova condizione garantendo il pagamento continuo e senza interruzioni.
Diversamente, per quanto riguarda il requisito anagrafico necessario per continuare a ricevere il Reddito di cittadinanza, se questo si verifica prima o durante il settimo mese di fruizione (ad esempio, compimento dei 60 anni di un componente del nucleo), non c’è bisogno neanche di aggiornare l’ISEE.
In questo caso, l’INPS è in grado di rilevare automaticamente la modifica e il pagamento continuerà senza interruzioni.
Nuova domanda in caso di requisito maturato successivamente
Se il requisito che dà diritto al Rdc si verifica dopo il primo mese di sospensione sarà necessario presentare una nuova domanda per il Reddito di cittadinanza. Ad esempio, il pagamento è stato sospeso a luglio 2023 e sopraggiunge una disabilità a settembre 2023.
In sintesi, in questo caso per continuare a ricevere il Rdc non va solo aggiornato l’ISEE, così da indicare la condizione di disabilità, ma va anche presentata una nuova domanda di Reddito di cittadinanza.
Questa nuova domanda non sarà influenzata dalla sospensione precedente e il pagamento riprenderà dal mese successivo alla presentazione della domanda, con tanto di arretrati.
Correzioni per errori nella DSU
Nel caso in cui compilando la DSU il beneficiario abbia semplicemente dimenticato di indicare la disabilità per il calcolo dell’ISEE, la cosa va segnalata all’INPS. Poi l’Istituto di previdenza verificherà se negli archivi è presente il verbale di invalidità.
Se la verifica è positiva, l’INPS darà indicazioni al beneficiario se presentare o meno una DSU corretta, che avrà validità a partire dalla data in cui è stata riconosciuta la disabilità.

Come contattare l’INPS in caso di problemi con il Reddito di cittadinanza
Se non siete certi di quale sia la vostra condizione e quindi non sapete se potete rinnovare o meno il Reddito di cittadinanza nel 2023, la via più breve per risolvere il problema è mettersi in contatto con l’INPS. Vediamo come!
Come contattare l’INPS online
Per ottenere assistenza e chiarimenti online dall’INPS, riguardo a ritardi, sospensioni o revoche del Reddito di cittadinanza, potete utilizzare il portale “INPS Risponde“.
Per iniziare, basta visitare il sito web di INPS Risponde. Successivamente, potete scegliere tra due opzioni: autenticarvi al sito tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o scrivere un messaggio senza autenticazione. È sempre consigliabile effettuare l’accesso, poiché in questo modo l’INPS avrà disponibili i vostri dati personali per fornire una risposta più precisa.
Per effettuare l’accesso, cliccate su “Accedi” situato in alto a destra e seguite il processo di autenticazione. In seguito, inviate un messaggio all’INPS per descrivere il problema e riceverete le spiegazioni necessarie.
Come contattare l’INPS telefonicamente
Un’alternativa per comunicare con l’INPS è quella di telefonare al Contact Center utilizzando il numero verde gratuito 803 164, se state chiamando da una linea fissa.
Se invece state chiamando da un cellulare, potete comporre il numero 06 164 164. Tuttavia, il costo della chiamata da cellulare sarà soggetto alla tariffa applicata dal vostro operatore telefonico.
FAQ: Domande frequenti sul Reddito di cittadinanza
Si possono comprare cosmetici con il Reddito di cittadinanza?
È un prodotto che potremmo definire borderline perché non c’è nessuna normativa che vieti esplicitamente l’acquisto di cosmetici o profumi, nonostante non siano tra i beni necessari.
Tecnicamente infatti sono prodotti che non rientrano tra i beni di prima necessità e, in linea teorica, non si dovrebbe usare il Rdc per queste spese.
Tuttavia le profumerie non vendono solo profumi e cosmetici, ma moltissimi prodotti di prima necessità, quindi in questi negozi in genere la carta del Rdc viene accettata regolarmente su tutti gli acquisti anche cosmetici e profumi. La normativa del Reddito di cittadinanza sugli acquisti ammessi è infatti meno chiara di quanto si pensi e questo è uno dei casi dubbi.
Con il Reddito di cittadinanza si può comprare un cellulare?
Si, cellulari, tablet, computer e piccoli elettrodomestici rientrano tra le spese possibili con la carta del Rdc.
Si possono comprare alcolici con il Reddito di cittadinanza?
Assolutamente no! Alcolici e tabacco sono spese espressamente vietate.
Con il Reddito di cittadinanza si può fare benzina?
Si! Non c’è nessun esplicito divieto che impedisca di usare la carta del Rdc per pagare il benzinaio.
Con il Reddito di cittadinanza si può pagare il parrucchiere?
No! con il Reddito di cittadinanza non si può pagare il parrucchiere, poiché si tratta di un servizio che non rientra tra i beni di prima necessità.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul Reddito di cittadinanza: