Si fa sempre più concreto il progetto di riforma del Reddito di Cittadinanza. Una delle idee a cui sta lavorando il ministro Orlando è quello di obbligare i percettori ad accettare lavori stagionali (entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Così facendo si sopperirebbe alla mancanza di personale, che quest’anno conta circa 200.000 persone in meno tra settore turistico e agricolo.
Inoltre, ci sarà una rimodulazione degli importi specialmente per i percettori single, avvantaggiati rispetto alle famiglie. Pare si stiano anche limando alcuni indici in base al costo della vita.
In questo articolo vedremo quanta è concreta l’idea di lavoro stagionale obbligatorio per i percettori di reddito di cittadinanza e quali altre proposte deve vagliare il Ministero.
- Reddito di cittadinanza e obbligo di lavoro stagionale
- Variazione degli importi
- Che succede adesso?
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Reddito di cittadinanza e obbligo di lavoro stagionale
L’obbligo di lavoro stagionale per i percettori di Reddito di Cittadinanza è un’idea della Lega, che spinge da giorni sul punto.
Si vorrebbe obbligare i beneficiari ad accettare lavori della durata di almeno due mesi. Attualmente l’obbligo non esiste, invece si può rifiutare un lavoro che dura meno di tre mesi senza rischiare di perdere il bonus.
Precisiamo che l’idea, seppur appoggiata da buona parte della destra, è comunque allo stato embrionale e deve affrontare il vaglio del ministero del Lavoro, presieduto da Andrea Orlando.
Orlando ha per le mani anche altre proposte, che potrebbero prevalere, come quella della formazione obbligatoria o riqualificazione professionale per i percettori occupabili di Reddito di Cittadinanza.
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Reddito di cittadinanza, nuovi importi
Ci sarà probabilmente una rimodulazione degli importi poiché si è notata la disparità di trattamento tra le quote di Reddito di Cittadinanza concesse ai single e quelle destinate alle famiglie.
Inoltre, pare ci sia un lavoro di limatura del moltiplicatore per famiglie numerose, che dovrebbe premiare quelle con più figli.
Infine, forse la modifica che andrebbe a incidere di più, si sta studiando il costo della vita regione per regione. In base a quello potrebbe esserci un aumento o una diminuzione, ciclica, dell’importo concesso.
Reddito di cittadinanza, che succede adesso?
Come cambierà il Reddito di Cittadinanza non è ancora dato saperlo, ma si sa che cambierà e questa è una certezza.
La sicurezza deriva dai soldi in arrivo dal Recovery Fund. Si tratta di 5 miliardi di euro da spendere per le politiche attive.
Il ministro, in un meeting a Rimini, ha dichiarato:
«Siamo tenuti a coinvolgere 3 milioni di persone entro il 2025, a guardare a platee specifiche, come over 50 e donne. È una grande sfida che possiamo vincere».

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