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Esclusi Reddito di cittadinanza luglio 2023 e futuro

Ecco chi sono gli esclusi dal Reddito di cittadinanza di luglio 2023.

10' di lettura

Nell’articolo di oggi vedremo quali percettori sono esclusi dal Reddito di cittadinanza di luglio 2023 e perché (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Il calendario dei pagamenti del Reddito di cittadinanza di luglio 2023

Il calendario dei pagamenti del Reddito di cittadinanza prevede che la mensilità sia accreditata a partire dal 27 di ogni mese, a quelli che sono già percettori e ricevono il versamento regolare.

I nuovi percettori, che aspettano la prima mensilità in assoluto o la prima dopo il rinnovo, ricevono invece l’accredito a partire dal giorno 15 di ogni mese.

Inoltre, i percettori di Rdc che hanno diritto all’Assegno Unico perché hanno figli a carico ricevono l’accredito per questa prestazione dopo la regolare mensilità di Reddito di cittadinanza. In pratica dopo il 15 o dopo il 17 di ogni mese.

Nello specifico di luglio 2023 questo è il calendario previsto dei pagamenti:

  • dal 15 luglio 2023, l’accredito del Rdc di luglio per quanti attendono la prima mensilità in assoluto o la prima dopo il rinnovo;
  • dal 16 luglio 2023, l’accredito dell’Assegno Unico su Rdc per i nuovi percettori;
  • dal 27 luglio 2023, la regolare mensilità di Rdc di luglio per quanti sono già percettori;
  • dal 28 luglio 2023, l’accredito dell’Assegno Unico su Rdc per chi è già percettore.

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Chi non riceverà il pagamento del Reddito di cittadinanza di luglio 2023?

Il pagamento regolare del Reddito di cittadinanza di luglio è previsto a partire dal giorno 27 del mese, tuttavia ci sono alcuni beneficiari che non riceveranno la mensilità. Nello specifico, gli esclusi dal Reddito di cittadinanza di luglio 2023 sono:

  • quelli che hanno terminato il sussidio e ha ricevuto la diciottesima mensilità a giugno 2023;
  • quelli che hanno subito la revoca o la sospensione del beneficio.

Perché il Reddito di cittadinanza viene sospeso?

Il Reddito di cittadinanza può essere sospeso per svariati motivi, spesso perché manca una parte della documentazione aggiornata.

Il motivo più comune della sospensione del pagamento si deve proprio alla mancanza dell’ISEE aggiornato nei tempi prestabiliti. La sospensione però non è un procedimento definitivo, cioè integrando la documentazione mancante i pagamenti vengono riattivati.

Perché il Reddito di cittadinanza viene revocato?

Anche la revoca del Reddito di cittadinanza può avvenire per una serie di motivazioni, in dettaglio se il beneficiario:

  • non effettua la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;
  • non sottoscrive il Patto per il lavoro ovvero il Patto per l’inclusione sociale;
  • non partecipa, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o ad altra iniziativa di politica attiva o di attivazione;
  • non aderisce ai progetti utili alla collettività, nel caso in cui il comune di residenza li abbia istituiti;
  • non accetta le offerte di lavoro definite congrue;
  • non comunica l’eventuale variazione della condizione occupazionale oppure effettua comunicazioni mendaci producendo un beneficio economico del Reddito di cittadinanza maggiore;
  • non presenta una DSU aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare;
  • venga trovato, nel corso delle attività ispettive svolte dalle competenti autorità, intento a svolgere attività di lavoro dipendente, ovvero attività di lavoro autonomo o di impresa, senza averlo comunicato.

Come controllare se il Reddito di cittadinanza è stato sospeso o revocato?

Il Reddito di cittadinanza viene pagato intorno al 15 luglio 2023 ai nuovi percettori e a partire dal 27 luglio 2023 a quanti sono percettori da tempo.

Tuttavia sono date indicative e l’INPS ha comunque la facoltà di erogare l’accredito entro il mese solare di riferimento. Inoltre, in caso il Rdc sia stato sospeso o revocato, la persona interessara dovrebbe comunque ricevere una comunicazione dall’INPS che lo avvisa della decisione.

Ad ogni modo, è possibile verificare se il Rdc è stato sospeso o revocato controllando online lo stato della domanda. Per farlo la via più breve è collegarsi al sito dell’INPS, alla pagina del Rdc, quindi cliccare su Utilizza il servizio, poi dove si legge “Reddito o pensione di cittadinanza – Domanda (Cittadini)” si deve cliccare di nuovo su Utilizza il servizio.

In seguito sarà necessario autenticarsi con SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Una volta effettuato l’accesso all’area personale è possibile verificare se il Rdc è stato revocato o sospeso.

Chi perderà definitivamente il Reddito di cittadinanza dopo luglio 2023?

In genere se il Rdc non arriva le cause più frequenti sono da ricercarsi nel mancato rinnovo o nella revoca/sospensione del beneficio. Se questo è vero in linea di principio ad agosto 2023 c’è un’eccezione e cioè un gruppo di beneficiari che non avrà il versamento, perché per loro il Reddito di cittadinanza 2023 è terminato.

La legge di bilancio 2023 ha infatti stabilito che quest’anno i nuclei che percepiscono il Rdc, se non hanno firmato il Patto di inclusione sociale e sono interamente composti da membri tra i 18 e i 59 anni senza disabilità, possono riceve il beneficio per soli 7 mesi.

Per questi beneficiari, se quella di luglio 2023 è la settima mensilità di Rdc, sarà anche l’ultima e ad agosto 2023 la prestazione terminerà, senza possibilità di rinnovo.

Invece, i nuclei che hanno firmato il Patto di inclusione sociale o hanno all’interno almeno un membro minorenne, disabile o ultrasessantenne possono avere il Rdc per 12 mesi quindi fino a dicembre 2023.

In ogni caso a partire dal 1° gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza sarà abrogato, cioè sparirà dalla faccia della terrà per far spazio a misure alternative. Le famiglie con persone che hanno più di 60 anni, sono disabili ai fini ISEE o hanno meno di 18 anni (minori) potranno richiedere l’Assegno di inclusione.

Cosa accadrà dopo la fine del Reddito di cittadinanza?

Vediamo le ultime novità sul Reddito di cittadinanza. I percettori per cui quella di luglio 2023 sarà l’ultima mensilità di Rdc, cioè i nuclei composi da soli membri occupabili ai fini lavorativi, dal 1° settembre 2023 potranno richiedere una prestazione alternativa.

Trovate una descrizione completa della nuova misura nel nostro articolo dedicato al Supporto per la formazione e il lavoro, che è appunto il nome di una delle prestazioni che sostituirà il Rdc.

I nuclei che invece hanno diritto al Rdc per 12 mesi, poiché c’è almeno un membro non occupabile ai fini lavorativi, avranno il versamento fino a dicembre 2023. Tuttavia dal 1° gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza sparirà per tutti e per questi percettori ci sarà un’altra misura e cioè l’Assegno di inclusione.

All’Assegno di inclusione avranno diritto solo i nuclei in cui è presente almeno un membro disabile, ultrasettantenne, minorenne o preso in carico dai servizi sociali per una condizione di grave disagio.

Anche in questo caso trovate più informazioni nel nostro articolo di approfondimento sull’Assegno di inclusione.

Come contattare l’INPS se il Reddito di cittadinanza di luglio 2023 non arriva?

Se il Rdc non risulta sospeso o revocato, ma la mensilità di luglio non è stata accreditata, è possibile contattare l’INPS per chiedere chiarimenti. L’Istituto può essere contattato telefonicamente chiamando il numero verde 800 164 o il numero di rete fissa 06 164 164.

In alternativa è possibile inviare una segnalazione online tramite il portale INPS Risponde. Il servizio permette di chiedere chiarimenti all’INPS anche senza autenticarsi con SPID, CIE o CNS al sito.

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Uno screen del portale INPS Risponde.

Ad ogni modo vi consigliamo comunque di autenticarvi al sito INPS risponde e poi inviare la segnalazione. In questo modo infatti, l’INPS avrà già i vostri dati e nel darvi una risposta potrà valutare la vostra situazione specifica.

In ogni caso se non si è ricevuta nessuna comunicazione in merito alla revoca o alla sospensione del Rdc, prima di pensare al peggio, è comunque bene aspettare che passi luglio. Come abbiamo detto infatti il calendario dei pagamenti è indicativo e l’INPS ha tutto il mese solare di tempo per accreditare la mensilità di Rdc di luglio 2023.

FAQ Reddito di cittadinanza

Quali sono le novità del Reddito di Cittadinanza per il 2023?

Nel 2023 il Reddito di Cittadinanza ha subito alcune modifiche, possono infatti percepirlo per 12 mesi solo i nuclei con membri “non occupabili”, cioè disabili, minorenni, over 60 o che hanno sottoscritto il Patto di inclusione. Per tutti gli altri il beneficio dura 7 mesi.

Posso accedere al mio Reddito di Cittadinanza online?

Sì, è possibile accedere al Reddito di Cittadinanza tramite il portale online dell’INPS, l’app PostePay, il sito Poste Italiane e quello del Rdc. Online è possibile consultare il saldo e verificare lo stato della domanda.

Posso consultare il saldo della carta Rdc sul sito dell’INPS?

Sul sito dell’INPS non è possibile in nessun modo consultare il saldo della carta del Reddito di cittadinanza, ma è possibile verificare lo stato della domanda e lo storico dei pagamenti.

Come posso verificare se ho diritto al Reddito di Cittadinanza?

Per verificare se si ha diritto al Reddito di Cittadinanza, è necessario controllare i requisiti stabiliti dal governo e descritti sul sito ufficiale. In particolare, è necessario verificare se l’ISEE familiare rientra nei limiti stabiliti, così come il reddito ed i patrimoni.

Cosa devo fare per richiedere il Reddito di Cittadinanza?

Per richiedere il Reddito di Cittadinanza è necessario compilare l’apposita domanda online sul sito dell’INPS o del Rdc. È importante fornire tutta la documentazione richiesta e compilare correttamente il modulo per evitare ritardi nella valutazione.

Quando avviene il pagamento del Reddito di Cittadinanza?

Il pagamento del Reddito di Cittadinanza avviene mensilmente. Solitamente, i pagamenti vengono effettuati dal 27 del mese. Solo i nuovi percettori e chi rinnova il beneficio riceve la prima mensilità intorno al 15 del mese.

Cosa succede se il mio pagamento del Reddito di Cittadinanza subisce ritardi?

Se il pagamento del Reddito di Cittadinanza subisce ritardi, è consigliabile contattare l’INPS per avere informazioni dettagliate sulla situazione specifica. Potrebbero esserci motivi tecnici o amministrativi che hanno causato il ritardo.

Quali sono i requisiti per mantenere il Reddito di Cittadinanza?

Per mantenere il Reddito di Cittadinanza è necessario rispettare alcuni requisiti. Questi includono la partecipazione a percorsi di inclusione sociale e lavorativa, la ricerca attiva di lavoro e la comunicazione tempestiva di eventuali cambiamenti nella tua situazione familiare o economica.

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