Nell’articolo di oggi vedremo cosa fare in caso di Reddito di cittadinanza di luglio 2023 non pagato e come sbloccare gli accrediti (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Quando viene pagato il Rdc di luglio 2023?
I pagamenti del Reddito di cittadinanza vengono effettuati mensilmente, ma con scadenze diverse per i nuovi percettori e per coloro che lo ricevono già da un po’.
I nuovi percettori, ovvero quelli che aspettano la prima ricarica in assoluto o la prima dopo il rinnovo, solitamente ricevono l’accredito intorno al 15 del mese. Questo mese l’elaborazione dei pagamenti del Rdc è stata anticipata al 14 luglio 2023, poiché il 15 luglio era sabato.
Per i percettori che attendono la regolare rata di Rdc, cioè quelli per cui luglio non è la prima ricarica, gli accrediti sono partiti il 27 luglio 2023.
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Reddito di cittadinanza di luglio 2023 non pagato: quali sono i motivi?
Nonostante il calendario dei pagamenti del Rdc sia più o meno regolare, come sempre, c’è chi lamenta ritardi nel pagamento e le cause principali solitamente sono due:
- L’INPS o le Poste Italiane possono subire dei rallentamenti nel processo di elaborazione del pagamento, ma solitamente fanno il possibile per erogare i fondi entro la fine del mese solare in corso.
- Un altro motivo potrebbe essere che il Rdc è stato sospeso o revocato.
Vediamo perciò come verificare quale sia la causa del Rdc di luglio 2023 non pagato e come contattare l’INPS per avere chiarimenti.
Come sapere perché il Reddito di cittadinanza di luglio 2023 non arriva?
Nel caso in cui la mensilità di Reddito di cittadinanza di luglio sia in ritardo, è utile effettuare alcune verifiche prima di contattare l’INPS per ottenere chiarimenti sulla situazione.
Ovvero, verificare sul fascicolo previdenziale, se la ricarica non sia solo in ritardo, e controllare lo stato della domanda del Rdc, per vedere se è stata sospesa o revocata.
Come controllare le disposizioni di pagamento del Rdc
Innanzitutto, è consigliabile controllare se nel fascicolo previdenziale sono presenti le disposizioni di pagamento per il Rdc di luglio 2023. Spesso, il ritardo è dovuto a rallentamenti dell’INPS o delle Poste nel processo di elaborazione dei pagamenti.
Inoltre, l’INPS ha la facoltà di elaborare gli accrediti entro il termine del mese solare di riferimento, quindi fino al 31 luglio 2023.
Le disposizioni di pagamento di una specifica prestazione vengono caricate sul fascicolo previdenziale qualche tempo prima dell’effettivo accredito. Quindi, se l’accredito della mensilità di luglio del Rdc è in programma per i prossimi giorni, dovrebbe essere visibile la sua disposizione di pagamento nel fascicolo.
La procedura per accedere al fascicolo previdenziale del cittadino
Per verificare le disposizioni di pagamento del Rdc, è sufficiente accedere al sito dell’INPS e dirigersi nella pagina del fascicolo previdenziale.
Da lì, si deve cliccare su “Utilizza lo strumento” e autenticarsi tramite SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Successivamente, è possibile selezionare “Prestazioni” nel menu a sinistra e poi “Pagamenti” per visualizzare le prestazioni ricevute dall’INPS, raggruppate per anno.
Cliccando sulla prestazione del Reddito di cittadinanza, si possono controllare le disposizioni di pagamento mese per mese e verificare la presenza di quella relativa a luglio 2023.
Come controllare se il Rdc è stato sospeso o revocato
Solitamente, quando l’INPS sospende o revoca il Reddito di cittadinanza, invia una comunicazione preventiva agli interessati. Tuttavia, nel caso in cui non abbiate ricevuto alcuna notifica, ma temiate che il beneficio sia stato bloccato, potete effettuare un controllo accedendo al sito dell’INPS.
In alternativa, potete controllare lo stato della vostra domanda utilizzando l’applicazione per dispositivi mobili Rdc App o il sito del Reddito di cittadinanza.
La procedura per verificare lo stato della domanda del Rdc sul sito dell’INPS
Per verificare lo stato della domanda del Reddito di cittadinanza, basta collegarsi alla pagina dedicata al Rdc sul sito dell’INPS e cliccare due volte su “Utilizza il servizio“.
Successivamente, sarà necessario autenticarsi utilizzando SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Una volta autenticati, basta selezionare “Domanda” e poi “Esito” per verificare se lo stato del Rdc risulta sospeso o revocato.
Come contattare l’INPS se il Rdc di luglio non arriva
Per ottenere chiarimenti dall’INPS riguardo a eventuali ritardi, sospensioni o revoche del Reddito di cittadinanza, sono disponibili diversi modi per contattare l’Istituto.
Come contattare l’INPS online
Uno dei metodi per contattare l’INPS consiste nell’inviare una segnalazione online tramite il servizio INPS Risponde.
Per procedere, è sufficiente collegarsi al sito di INPS Risponde. A questo punto, si può scegliere se inviare una segnalazione autenticandosi al sito tramite SPID, CIE o CNS, oppure scrivendo un messaggio senza autenticazione.
Tuttavia, è consigliabile effettuare l’accesso, poiché in tal modo l’INPS sarà a conoscenza della vostra situazione, avendo accesso ai vostri dati personali, e potrà fornirvi una risposta più accurata.
Per accedere, basta cliccare su “Accedi” in alto a destra e successivamente autenticatersi. Una volta completata l’autenticazione, sarà necessario scrivere un messaggio all’INPS per illustrare il problema e ottenere i necessari chiarimenti.
Come contattare l’INPS telefonicamente
Un’opzione alternativa per contattare l’INPS è quella di telefonare al Contact Center utilizzando il numero verde 803 164, che è gratuito se chiamato da una rete fissa.
In alternativa, si può comporre il numero 06 164 164 se si telefona da un cellulare, tenendo presente che il costo della chiamata dipenderà dalla tariffa applicata dal gestore telefonico.
Chi perderà il Reddito di cittadinanza dopo luglio 2023?
Riguardo la revoca del Reddito di cittadinanza, è importante chiarire che per molti percettori la mensilità di luglio 2023 rappresenta l’ultima volta in cui riceveranno il beneficio.
Questo perché la legge di bilancio 2023 e successivamente il Decreto Lavoro hanno stabilito una durata ridotta del beneficio per alcuni percettori, limitandolo a soli 7 mesi nel corso del 2023.
In particolare, questa riduzione si applica a tutti i nuclei familiari in cui i componenti sono considerati “occupabili“, ovvero quelli in cui nessuno dei membri è minorenne, disabile o ha già compiuto 60 anni.
Nello specifico perderanno il Rdc ad agosto 2023, i nuclei in queste condizioni e per cui quella di luglio 2023 rappresenta la settima mensilità erogata quest’anno. Ovvero, i nuclei “occupabili” che hanno ricevuto il Rdc da gennaio a luglio 2023 senza interruzioni o sospensioni di qualunque tipo.
Al contrario, i nuclei familiari percettori del Reddito di cittadinanza che includono almeno un membro minorenne, over 60 o disabile o che hanno firmato il Patto di inclusione possono continuare a ricevere il beneficio per 12 mesi. Pertanto, per loro, l’ultima mensilità di Rdc sarà quella di dicembre 2023.
A partire dal 2024, il Reddito di cittadinanza verrà cancellato per tutti e per entrambe le categorie di percettori sono state pensate delle misure alternative. Trovate un approfondimento completo nel nostro articolo dedicato alle misure che sostituiranno il Rdc.
FAQ: Domande frequenti sul Reddito di cittadinanza
Si possono comprare cosmetici con il Reddito di cittadinanza?
È un prodotto che potremmo definire borderline perché non c’è nessuna normativa che vieti esplicitamente l’acquisto di cosmetici o profumi, nonostante non siano tra i beni necessari.
Tecnicamente infatti sono prodotti che non rientrano tra i beni di prima necessità e, in linea teorica, non si dovrebbe usare il Rdc per queste spese.
Tuttavia le profumerie non vendono solo profumi e cosmetici, ma moltissimi prodotti di prima necessità, quindi in questi negozi in genere la carta del Rdc viene accettata regolarmente su tutti gli acquisti anche cosmetici e profumi. La normativa del Reddito di cittadinanza sugli acquisti ammessi è infatti meno chiara di quanto si pensi e questo è uno dei casi dubbi.
Con il Reddito di cittadinanza si può comprare un cellulare?
Si, cellulari, tablet, computer e piccoli elettrodomestici rientrano tra le spese possibili con la carta del Rdc.
Si possono comprare le sigarette con il Reddito di cittadinanza?
Assolutamente no! Alcolici e tabacco sono spese espressamente vietate.
Con il Reddito di cittadinanza si può fare benzina?
Si! Non c’è nessun esplicito divieto che impedisca di usare la carta del Rdc per pagare il benzinaio.
Con il Reddito di cittadinanza si può pagare il parrucchiere?
No! con il Reddito di cittadinanza non si può pagare il parrucchiere, poiché si tratta di un servizio che non rientra tra i beni di prima necessità.
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