Alcuni destinatari del Rdc ci hanno chiesto a cosa si deve il Reddito di cittadinanza di maggio 2023 non pagato. In questo approfondimento rispondiamo ai dubbi dei cittadini e spieghiamo come comportarsi (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Il 26 maggio 2023 sono partite le prime ricariche del Reddito di cittadinanza del mese destinate a chi è in regola con i pagamenti e non ha il Rdc sospeso prima del rinnovo.
Secondo la legge che disciplina il contributo anti-povertà, le ricariche vengono effettuate in due momenti precisi del mese, e cioè a metà e alla fine.
Per quanto riguarda il pagamento di maggio, alcuni utenti non hanno ancora visto la disposizione di pagamento e ci hanno chiesto a cosa sia dovuto il Reddito di cittadinanza di maggio 2023 non pagato.
Nei prossimi paragrafi, vediamo nel dettaglio come funzionano le tempistiche, perché il Rdc non arriva e cosa fare in caso di mancato accredito.
Indice
- Reddito di cittadinanza di maggio 2023 non pagato: perché non arriva?
- Reddito di cittadinanza di maggio 2023 non pagato: chi non lo riceverà
- Reddito di cittadinanza di maggio 2023 non pagato: come contattare l’INPS
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Reddito di cittadinanza di maggio 2023 non pagato: perché non arriva?
Negli ultimi giorni alcuni utenti ci hanno segnalato di non aver ricevuto ancora il Reddito di cittadinanza di maggio e questo ha fatto diffondere un clima di preoccupazione perché temono che ci sia qualche problema.
Tuttavia, ci teniamo a tranquillizzare i lettori che non per forza si sono verificati problemi con i pagamenti del Rdc. Visto che il mese di maggio non è ancora finito, può darsi che la ricarica arriverà nei prossimi giorni.
Ricordiamo, infatti, che Poste Italiane, che si occupa di erogare gli importi del Rdc, ha tempo fino alla fine del mese per pagare tutti i beneficiari del sussidio per famiglie. Di conseguenza i pagamenti dovrebbero arrivare tutti entro il prossimo mercoledì 31 maggio 2023..
Chi non vede ancora la disposizione di accredito deve solo avere un po’ di pazienza e attendere qualche giorno. Invece, andare a chiedere spiegazioni presso una sede provinciale dell’INPS non aiuterà a velocizzare la pratica.
Inoltre, chiariamo anche che le ricariche dal 26 al 31 maggio riguardano i percettori che attendono i pagamenti compresi tra la seconda e l’ultima mensilità e che non hanno il Reddito di cittadinanza sospeso per qualche ragione.
Nel prossimo paragrafo, comunque, mostriamo i possibili motivi per cui qualcuno non riceverà il Reddito di cittadinanza a maggio 2023.
L’INPS in questo articolo ha motivato i ritardi nel pagamento del Rdc di maggio 2023 per molti beneficiari.
Scopri la pagina dedicata al Reddito di cittadinanza: pagamenti, diritti e bonus compatibili.
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Reddito di cittadinanza di maggio 2023 non pagato: chi non lo riceverà
Come anticipato, Poste Italiane ha tempo fino al 31 maggio per erogare tutti gli importi del Reddito di cittadinanza a i beneficiari. Quindi, chi ancora non ha ricevuto il pagamento dovrebbe pazientare ancora qualche giorno.
Tuttavia, tra i destinatari del Reddito di cittadinanza c’è chi non vedrà la somma spettante sulla Carta Rdc perché non ha diritto al Rdc a maggio 2023. Per esempio, non riceveranno il contributo per famiglie i nuclei familiari che a maggio hanno il mese di sospensione prima di rinnovare il sussidio a giugno.
Allo stesso modo, il Reddito di cittadinanza non arriverà neanche a chi ha fatto domanda per la prima volta il mese scorso o ha avuto il mese di sospensione ad aprile per rinnovare il Rdc a maggio. In questo caso, infatti, la ricarica arriva dal 15 del mese.
Inoltre, non ha diritto al sussidio chi ha subito una sospensione da parte dell’INPS, per esempio per mancato aggiornamento dell’ISEE. Per ripristinare le ricariche, comprese quelle arretrate, basta aggiornare i documenti.
Infine, non ha diritto al Reddito di cittadinanza chi ce lo ha revocato. La revoca del Rdc scatta quando il nucleo percettore:
- Non ha effettuato la DID (dichiarazione di immediata disponibilità la lavoro);
- Non ha sottoscritto il Patto per il lavoro o quello per l’inclusione sociale;
- Non ha partecipato, senza giustificato motivo, alle iniziative di formazione e reinserimento lavorativo;
- Non ha aderito ai progetti utili alla collettività (in caso il comune di residenza li abbia istituiti);
- Non ha comunicato la variazione occupazionale;
- Ha Dichiarato informazioni false per prendere più soldi;
- Non ha aggiornato l’Isee in caso di variazione del nucleo familiare;
- È stato trovato a svolgere un’attività lavorativa non dichiarata;
- Non ha accettato la prima offerta di lavoro congrua ricevuta dai centri per l’impiego.
- Non ha effettuato la DID (dichiarazione di immediata disponibilità la lavoro);
- Non ha sottoscritto il Patto per il lavoro o quello per l’inclusione sociale;
- Non ha partecipato, senza giustificato motivo, alle iniziative di formazione e reinserimento lavorativo;
- Non ha aderito ai progetti utili alla collettività (in caso il comune di residenza li abbia istituiti);
- Non ha comunicato la variazione occupazionale;
- Ha Dichiarato informazioni false per prendere più soldi;
- Non ha aggiornato l’Isee in caso di variazione del nucleo familiare;
- È stato trovato a svolgere un’attività lavorativa non dichiarata;
- Non ha accettato la prima offerta di lavoro congrua ricevuta dai centri per l’impiego.
Leggi quali sono le somme previste con l’Rdc, i limiti di prelievo in contanti e le spese vietate con i contributi economici, i motivi che causano la sospensione del reddito di cittadinanza e i reati che fanno perdere l’Rdc.

Reddito di cittadinanza di maggio 2023 non pagato: come contattare l’INPS
Dopo aver visto come funzionano i pagamenti del Rdc e perché ad alcuni risulta il Reddito di cittadinanza di maggio 2023 non pagato, ricordiamo brevemente cosa fare quando il mancato pagamento non è giustificato.
Quindi, se non rientri nelle categorie di persone elencate nel paragrafo precedente e il 1° giugno ancora non risultano i soldi erogati sulla Carta Rdc, allora l’ideale è contattare proprio l’Istituto di Previdenza Sociale per chiedere informazioni. Per segnalare un problema all’INPS è possibile seguire una di queste moodalità:
- Contact Center Multicanale al numero 803 164 gratuitamente da rete fissa oppure al numero 06 164 164 a pagamento da rete mobile;
- utilizzare il servizio VoIP Parla con noi per chiamare l’INPS da internet;
- affidarsi al servizio Inps Risponde dal sito dell’Istituto;
- scrivere una email a uno degli inditizzi PEC dell’INPS in base alla zona di riferimento;
- contattare l’INPS tramite le pagine ufficiali sui social, per esempio “Inps per la famiglia“;
- andare direttamente in una delle sedi territoriali dell’INPS.
Tra queste opzioni, la più consigliata è andare di persona presso una sede territoriale dell’INPS, se si ha la possibilità.
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