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Reddito di cittadinanza regionale: quali aiuti esistono

Scopri quali sono le misure regionali alternative al Reddito di cittadinanza, di sostegno alla famiglia e al reddito.

Immacolata Duni è un'avvocato e copywriter, specializzata in welfare.
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5' di lettura

Misure regionali alternative al Reddito di cittadinanza. Oltre all’importante misura del Reddito di cittadinanza, che tra poco diventerà Assegno di inclusione, ci sono altre misure di sostegno alla famiglia, regionali. Scopri quali sono. (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Misure regionali alternative al Reddito di cittadinanza: quali sono

Il 31 dicembre 2023 è la data di scadenza del Reddito di Cittadinanza, che sarà sostituito dall’Assegno di inclusione, che avrà comunque un importo inferiore rispetto all’Rdc.

Per questo alcune regioni hanno deciso di legiferare alcune misure di sostegno alle famiglie, indipendentemente dalle misure governative.

Le Regioni che hanno deciso di fare questo sono:

  • la Regione Toscana;
  • la Regione Campania;
  • la Regione Puglia;
  • la Regione Emilia Romagna;
  • il Comune di Roma.

Questi enti territoriali hanno preso questa decisione per aiutare le famiglie in difficoltà economica a far fronte alla fine del Reddito di cittadinanza.

La Regione Toscana ha deciso di introdurre misure per evitare che vengano escluse circa 3.800 persone a partire da luglio e 26.000 persone entro il 2024.

Anche la Regione Puglia, così come le regioni Campania ed Emilia Romagna, ha presentato una proposta alternativa al Reddito di Cittadinanza per le famiglie che lo perderanno a partire da fine anno.

Anche il Comune di Roma ha approvato tre bandi, per un totale di 240.000 euro, per aiutare le famiglie che non percepiranno più l’Rdc.

Sono stati stipulati tre contratti diretti con alcune cooperative, per portare avanti tre progetti: “OrientaMente”, “Ti aiuto io” e “Costruire percorsi”.

Le modalità di come saranno messi in pratica questi progetti ancora non si conoscono, ma l’obbiettivo sarà utilizzare questi aiuti per le famiglie romane che perderanno il Reddito di cittadinanza.

La decisione non è vista di buon occhio da tutti i cittadini, che criticano la scelta di utilizzare fondi in questo modo.

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Misure regionali alternative al Reddito di cittadinanza: un Rdc solo per la Campania

In Campania una petizione popolare sta richiedendo al presidente De Luca di legiferare su una misura integrativa Regionale (MIR) che sostituisca il Reddito di cittadinanza.

Nella Regione Campania il numero di beneficiari di Rdc è elevato e molti di loro lo perderanno con l’avvento dell’Assegno di inclusione.

Ecco perché la Regione Campania sta pensando ad una misura di sussidio che possa aiutare queste famiglie. Si chiamerà MIR e partirà dal primo ottobre 2023.

Scopri la pagina dedicata al Reddito di cittadinanza: pagamenti, diritti e bonus compatibili.

Misure regionali alternative al Reddito di cittadinanza
Misure regionali alternative al Reddito di cittadinanza. In foto una mano che conta delle banconote.

Misure regionali alternative al Reddito di cittadinanza: Assegno di inclusione

Dopo aver visto le misure regionali alternative al Reddito di cittadinanza, parliamo dell’Assegno di inclusione. Dal primo gennaio 2024, il Reddito di cittadinanza sarà sostituito dall’Assegno d’inclusione.

Questa nuova misura di lotta alla povertà, avrà un importo di 500 euro, alle quali si aggiungeranno le 280 euro del Bonus affitto, per chi, appunto, si ritrova a pagare un canone di locazione nell’abitazione di residenza.

Il totale sarà 780 euro.

requisiti reddituali per ottenere l’Assegno di inclusione sono i seguenti:

  1. ISEE inferiore a 9.360 euro
  2. Patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione non superiore ai 30.000 euro
  3. Patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro. La soglia è aumentata di duemila euro per ogni persona nel nucleo familiare fino a 10.000 euro e cresce di altri 1.000 per ogni figlio successivo al secondo e di altri 5.000 euro per ogni persona disabile della famiglia.
  4. Reddito familiare inferiore a 6.000 euro moltiplicato per i valori della scala di equivalenza che trovi in questo elenco:
  • Pari a 1 per il primo componente del nucleo
  • Aumentato di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di 18 anni
  • Aumentato di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino a un massimo di 2,1.

Nessun componente del nucleo familiare deve risultare intestatario o avere a disposizione un autoveicolo immatricolato la prima volta nei sei mesi precedenti alla richiesta del reddito di cittadinanza.

Nessun componente della famiglia deve avere autoveicoli con cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli con cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei due anni precedenti alla richiesta del reddito, esclusi i veicoli per persone disabili.

Nessun componente della famiglia deve essere intestatario o avere disponibilità di barche.

L’Assegno di inclusione dal 2024 sarà destinato alle famiglie con all’interno almeno una persona con disabilità, un minorenne o un over 60 e che soddisfano specifici requisiti.

Il richiedente deve essere un cittadino dell’Unione Europea o avere un permesso di soggiorno permanente.

Inoltre, al momento della richiesta, deve dimostrare di essere residente in Italia da almeno cinque anni, con gli ultimi due anni in modo ininterrotto.

L’assegno di inclusione potrà essere percepito per un periodo massimo di 18 mesi continuativi, con la possibilità di un rinnovo per ulteriori 12 mesi.

Abbiamo visto le misure regionali alternative al Reddito di cittadinanza.

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