Vediamo le date di pagamento del Reddito di cittadinanza di novembre 2023 e chi non lo riceverà (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in Italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Date Reddito di cittadinanza novembre 2023: quando arriva
Il pagamento del Reddito di cittadinanza di novembre 2023 arriverà dal 15 novembre 2023 per chi lo riceverà la prima volta o deve essere pagato dopo il rinnovo a settembre 2023 e dal 27 ottobre 2023 per gli altri beneficiari.
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Date Assegno Unico su Rdc novembre 2023
L’Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza sarà pagato fra il 28 e il 30 novembre 2023 per chi aspetta la mensilità di ottobre e fra il 28 e il 31 dicembre 2023 per chi aspetta la mensilità di novembre 2023.
Bonus 150 euro su Rdc novembre 2023
Il Bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza può essere pagato fra il 28 e il 30 novembre 2023 a chi non ha mai ricevuto i 150 euro e percepiva il Rdc a novembre 2022.
Reddito di cittadinanza novembre 2023: esclusi dal pagamento
Ecco gli esclusi dal Reddito di cittadinanza di novembre 2023:
- occupabili che hanno ricevuto sette rate di Rdc nel 2023 e che non sono stati presi in carico dai servizi sociali;
- chi ha terminato la diciottesima rata di Rdc a ottobre 2023;
- chi ha subito unarevoca o una sospensione del Rdc per una di queste ragioni:
- Non ha firmato la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID),
- Non ha sottoscritto il Patto per il lavoro o quello per l’inclusione sociale,
- Non ha preso parte alle iniziative di formazione e reinserimento lavorativo,
- Non ha partecipato ai progetti utili alla collettività,
- Non ha comunicato la variazione occupazionale,
- Ha fornito informazioni false rispetto ai requisiti necessari a ottenere il Rdc,
- Non ha aggiornato l’ISEE con variazioni del nucleo familiare,
- È stato scoperto a svolgere un’attività lavorativa non dichiarata,
- Non ha accettato la prima offerta di lavoro congrua.
Entro quando spendere il Reddito di cittadinanza di novembre 2023
Il Reddito di cittadinanza di novembre 2023 va speso entro il 31 dicembre 2023. L’INPS taglia il 20% del Rdc non speso ogni mese e azzera la somma ogni sei mesi.
Perché il Reddito di cittadinanza di novembre 2023 non è stato pagato?
Il pagamento del Reddito di cittadinanza di novembre 2023 non arriverà ai beneficiari che hanno subito una revoca o una sospensione del sussidio.
Cosa fare se il Reddito di cittadinanza non viene pagato
Vediamo cosa fare se non hai ricevuto il pagamento del Reddito di cittadinanza di novembre 2023.
Come controllare le disposizioni di pagamento sul fascicolo previdenziale
Prima di contattare l’INPS consulta il fascicolo previdenziale del cittadino e vedi se ci sono disposizioni di pagamento per il Reddito di cittadinanza di novembre 2023.
Per farlo collegati al sito dell’INPS, accedi alla pagina del fascicolo previdenziale e clicca su “Utilizza lo strumento“. Effettua l’autenticazione con SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Dal menu a sinistra seleziona la voce “Prestazioni” e poi “Pagamenti” per controllare le prestazioni ricevute dall’INPS. Vengono raggruppate per anno.
Clicca sul Reddito di cittadinanza per verificare le disposizioni di pagamento mese per mese e accertare la presenza di una ricarica relativa a novembre 2023.

Come controllare se il Rdc è stato sospeso o revocato
Quando l’INPS sospende o revoca il Reddito di cittadinanza, invia una comunicazione agli interessati. Puoi verificare la situazione dal sito dell’ente.
Visita la pagina del Reddito di cittadinanza sul sito dell’INPS e clicca due volte su “Utilizza il servizio“. Autenticati con SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Seleziona le voci “Domanda” e poi “Esito” per controllare lo stato del Reddito di cittadinanza: se risulta sospeso o revocato.
Puoi analizzare lo stato della domanda con l’applicazione “Rdc App”, disponibile solo per dispositivi Android. Dopo aver scaricato l’app, accedi per verificare se il Reddito di cittadinanza risulta sospeso e visualizzare le motivazioni della sospensione.

Come contattare l’INPS in caso di Reddito di cittadinanza non pagato
Per richiedere chiarimenti dall’INPS su ritardi, sospensioni o revoche del Reddito di cittadinanza, contatta l’istituto online o telefonicamente.
Come contattare l’INPS online
Per contattare l’INPS online usa il servizio INPS Risponde e scegli se inviare la segnalazione autenticandoti con SPID, CIE o CNS. In alternativa spedisci un messaggio senza autenticazione.
Autenticarsi permette all’INPS di accedere ai tuoi dati personali dell’utente per darti risposte più utili e dettagliate. Clicca su “Accedi“, in alto a destra sulla pagina, e procedi all’autenticazione.
Invia un messaggio all’INPS per descrivere il tuo problema e richiedere assistenza. Attraverso il canale, puoi fornire dettagli specifici sulla situazione e ottenere una risposta personalizzata dall’INPS.
Come contattare l’INPS telefonicamente
Puoi contattare l’INPS telefonicamente con il Contact Center. Componi il numero verde gratuito 803 164 da rete fissa oppure lo 06 164 164 da cellulare con tariffa prevista dal tuo operatore telefonico.
Reddito di cittadinanza sospeso: per chi?
Il pagamento del Reddito di cittadinanza viene sospeso per le famiglie occupabili non prese in carico dai servizi sociali.
Reddito di cittadinanza sospeso: cosa fare?
Chi ha terminato il Rdc e non può rinnovarlo può richiedere il Supporto per la formazione e il lavoro se soddisfa i requisiti richiesti per il sussidio. Dal 2024 verrà introdotto l’Assegno di inclusione.
Reddito di cittadinanza: quando lo tolgono
Il Reddito di cittadinanza sarà tolto dal 2024 e verrà sostituito dall’Assegno di inclusione. Nel 2023 non sarà più pagato alle famiglie occupabili che hanno terminato sette rate del Rdc. Gli occupabili sono quei nuclei familiari che NON HANNO al loro interno:
- una persona con almeno 60 anni di età,
- una persona con disabilità ai fini ISEE,
- un minore (che ha meno di 18 anni),
- beneficiari del Rdc presi in carico dai servizi sociali prima della scadenza delle sette rate nel 2023.
Le famiglie non occupabili riceveranno il Rdc fino a dicembre 2023 o fino a novembre 2023 se termineranno le diciotto rate del Reddito di cittadinanza a novembre 2023.
Nuclei “non occupabili” ai fini del Rdc (12 mesi di sussidio nel 2023) | Nuclei “occupabili” ai fini del Rdc (7 mesi di sussidio nel 2023) |
famiglie un minorenne all’interno (meno di 18 anni) | nuclei composti esclusivamente da persone tra 18 e 59 anni e senza minorenni o persone con disabilità ai fini ISEE a carico. Queste famiglie non sono state neppure prese in carico dai servizi sociali. |
famiglie con almeno una persona disabile ai fini ISEE | |
famiglie con una persona che ha almeno 60 anni di età | |
famiglie prese in carico dai servizi sociali prima che scadessero i sette mesi di Rdc nel 2023. Soglia di fruizione del sussidio fissata per i nuclei familiari occupabili. |
Reddito di cittadinanza 2023 over 60
Le persone con più di 60 anni percepiranno il Reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023 o, fino a novembre 2023, se terminano le diciotto rate del Rdc a novembre 2023.
Novità sul Reddito di cittadinanza
L’abrogazione del Reddito di cittadinanza è prevista per il 2024. Da settembre 2023 sarà introdotto il Supporto per la formazione e il lavoro e da gennaio 2024 l’Assegno di inclusione.
Assegno di inclusione 2024 requisiti
L’Assegno di inclusione può essere richiesto dalle persone che soddisfano questi requisiti:
- avere in famiglia almeno una persona:
- che ha almeno 60 anni di età;
- un figlio minorenne (che ha meno di 18 anni);
- una persona con disabilità ai fini ISEE.
- essere cittadino dell’Unione o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale, di cui al Decreto Legislativo 19 novembre 2007, n. 251;
- essere residente in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo, al momento della presentazione della domanda;
- avere un reddito ISEE, in corso di validità, non superiore a 9.360 euro;
- avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicati per la scala di equivalenza. Tale soglia è aumentata a 7.560 euro per nuclei familiari con tutti componenti over 67 o con un componente di più di 67 anni e altri con disabilità grave;
- avere un valore del patrimonio immobiliare non superiore a 30 mila euro, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini IMU non superiore a 150.000 euro;
- avere un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro. I massimali sono incrementati in base al numero di componenti del nucleo familiare, alla loro età e alla condizione di disabilità;
- non essere intestatario o possedere autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista un’agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
- non possedere navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere;
- non essere sottoposto a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, nonché essere sottoposto a condanne definitive, intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta.
Supporto per la formazione e il lavoro domanda e requisiti
Il Supporto per la formazione e il lavoro è destinato a chi ne farà domanda all’INPS dal 1° settembre 2023 e soddisferà questi requisiti:
- Valore dell’ISEE in corso di validità non superiore a 6.000 euro;
- Valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza come definita ai fini ISEE;
- Valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
- l’abitazione principale, se di proprietà, deve avere un valore ai fini IMU non superiore a 150.000 euro;
- un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro.
- nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
- nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere.
- nessun componente del nucleo familiare deve essere stato sottoposto a misura cautelare personale, a misura di prevenzione o avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta.
Per ricevere il sussidio si deve sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato e frequentare un percorso formativo. Durante le attività formative che vogliono favorire l’inserimento lavorativo, verranno erogati 350 euro al mese come “indennità” per tutta a durata del percorso di formazione per un massimo di 12 mesi.

FAQ sul Reddito di cittadinanza
Reddito di cittadinanza 2023 studenti: quali novità?
Gli studenti percepiranno il Rdc per un massimo di 7 mensilità nel 2023, se rientrano in un nucleo familiare occupabile.
Reddito di cittadinanza spese ammesse 2023: coso posso comprare?
Il Reddito di cittadinanza permette di acquistare beni di prima necessità, pagare bollette e servizi che non rientrano fra le spese vietate con l’Rdc: i divieti si applicano ad alcolici, tabacco, gioco d’azzardo, articoli di pellicceria e gioielleria, armi, materiale pornografico, servizi assicurativi e di trasferimento di denaro, noleggio, acquisto o leasing di navi e imbarcazioni da di porto nonché servizi portuali.
Reddito di cittadinanza requisiti ISEE: quale soglia non superare?
Il tetto ISEE delle famiglie beneficiarie del Reddito di cittadinanza è di 9360 euro all’anno.
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