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Home / Bonus e Incentivi » Contributi per famiglie » Reddito di cittadinanza / Reddito di cittadinanza ottobre 2023 non pagato: cosa fare

Reddito di cittadinanza ottobre 2023 non pagato: cosa fare

Ecco quali sono i motivi del Reddito di cittadinanza di ottobre 2023 non pagato, se puoi chiedere ancora l’erogazione del sussidio e cosa fare in questo caso.

di Romina Cardia

Ottobre 2023

Cosa posso fare se il Reddito di cittadinanza di ottobre 2023 non viene pagato? (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Reddito di cittadinanza di ottobre 2023 non pagato: il calendario dei pagamenti di ottobre

Il Reddito di cittadinanza prevede pagamenti mensili con scadenze diverse per chi lo riceve per la prima volta e per chi lo riceve da tempo. Ecco un riassunto delle date di pagamento di ottobre 2023:

Ricordiamo che il Bonus 150 euro sul Rdc, per chi ancora non lo ha ricevuto, potrebbe essere accreditato fra il 28 e il 31 ottobre 2023. L’INPS non ha fornito date specifiche per questi pagamenti.

E se non ti è stato o non ti sarà pagato, cosa devi fare? Quali sono i motivi del mancato pagamento? Vediamolo.

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Reddito di cittadinanza ottobre 2023 non pagato: cosa fare

Se ti trovi nella situazione in cui il Reddito di Cittadinanza di ottobre 2023 non pagato, è importante agire prontamente per risolvere la situazione (sempre che tu lo possa fare).

In questo articolo, ti guideremo attraverso i passi da seguire per ottenere chiarimenti e recuperare il tuo sussidio, se ne hai ancora diritto. Inoltre, ti illustreremo le possibili ragioni dietro al mancato pagamento.

Vediamo chi può richiedere il Reddito di cittadinanza a ottobre 2023 e chi invece non ha più diritto al beneficio.

Contattare l’INPS per chiarimenti

La prima mossa da compiere è contattare l’INPS per ottenere spiegazioni sulla situazione e le ragioni del mancato pagamento.

Questo passo è essenziale per comprendere come procedere e se sia possibile recuperare il Reddito di Cittadinanza.

Come Contattare l’INPS Online

Per contattare l’INPS online, puoi utilizzare il servizio INPS Risponde. Accedi al servizio online INPS Risponde e scegli se inviare una segnalazione autenticandoti con SPID, CIE o CNS, oppure inviare un messaggio senza autenticazione.

Ti consigliamo di autenticarti per consentire all’INPS di accedere ai tuoi dati personali. Successivamente, invia un messaggio spiegando il problema e richiedendo assistenza.

Questo canale ti permette di fornire dettagli specifici sulla tua situazione e ottenere una risposta personalizzata dall’INPS.

Ecco come entrare nel sito INPS con la CNS e usare i servizi. Scopri come fare e come attivare e a cosa serve la CNS.

Contattare l’INPS telefonicamente

In alternativa, puoi contattare l’INPS telefonicamente chiamando il Contact Center.

Utilizza il numero verde 803 164 per le chiamate da rete fissa (gratuito) o il numero 06 164 164 per le chiamate da cellulare (con tariffa applicata dal tuo operatore telefonico).

Servizi INPS per sordi e ciechi: l’iniziativa dell’Istituto per raggiungere anche le persone che hanno deficit visivo e uditivo, ecco di cosa si tratta.

Verifica le disposizioni di pagamento sul fascicolo previdenziale

Prima di contattare l’INPS, però, puoi verificare se sono state effettuate disposizioni di pagamento per il Reddito di Cittadinanza di ottobre 2023 consultando il tuo fascicolo previdenziale. Le disposizioni di accredito vengono caricate qualche tempo prima del pagamento effettivo. Ecco come procedere:

Screen del Fascicolo previdenziale INPS

Bonus 350 euro: l’incentivo previsto dal governo in sostituzione del Reddito di Cittadinanza per il Supporto per la formazione e il lavoro ha avuto una buona partenza: in poche ore hanno aderito 8.000 persone. I posti disponibili nei corsi sono circa 600.000 e nella piattaforma Siisl sono già 60.000 le offerte di lavoro disponibili. Vediamo come funziona.

Reddito di cittadinanza di ottobre 2023 non pagato e sospeso: chi è coinvolto?

Il Reddito di Cittadinanza è stato sospeso per le famiglie occupabili che non sono state prese in carico dai servizi sociali. Hai tempo fino al 31 ottobre 2023 per essere preso in carico.

Vediamo come funziona l’Assegno di inclusione per occupabili, con esempi e simulazioni di calcolo degli importi.

Reddito di cittadinanza sospeso di ottobre 2023 non pagato e sospeso: cosa fare?

Se hai terminato il Reddito di Cittadinanza e non puoi rinnovarlo, potresti avere l’opportunità di richiedere il Supporto per la Formazione e il Lavoro, a condizione che soddisfi i requisiti richiesti per il sussidio. A partire dal 2024, poi, verrà introdotto l’Assegno di Inclusione.

Cerchiamo di capire dove andrà richiesto l’Assegno di inclusione per persone disabili una volta che il Reddito di cittadinanza uscirà fuori di scena.

Come verificare la sospensione o la revoca del Reddito di cittadinanza

Solitamente, quando l’INPS sospende o revoca il Reddito di Cittadinanza, invia una comunicazione preventiva agli interessati.

Tuttavia, se non hai ricevuto alcuna notifica ma temi che il beneficio sia stato bloccato, puoi effettuare dei controlli sul sito dell’INPS:

In attesa dell’entrata in vigore del nuovo Assegno di Inclusione nel 2024, vediamo cosa prevede il Reddito di cittadinanza per persone invalide: a chi spetta e come richiederlo.

Persone escluse dal pagamento del Reddito di cittadinanza di ottobre 2023

Ecco chi è escluso dal pagamento del Reddito di Cittadinanza di ottobre 2023:

Reddito di cittadinanza di ottobre 2023 non pagato
Reddito di cittadinanza di ottobre 2023 non pagato. Nella foto: il calendario di ottobre 2023

Fine del Reddito di cittadinanza: quando e chi è coinvolto

Il Reddito di Cittadinanza sarà sostituito dall’Assegno di Inclusione a partire dal 2024. Nel 2023, il sussidio sarà tolto alle famiglie occupabili che hanno completato sette rate del Rdc.

Le famiglie non occupabili continueranno a percepire il Rdc fino a dicembre 2023 o fino a novembre 2023 se completano diciotto rate del Reddito di Cittadinanza a novembre 2023.

Ecco di seguito chi sono gli occupabili e i non occupabili:

Nuclei “non occupabili” ai fini del Rdc (12 mesi di sussidio nel 2023)Nuclei “occupabili” ai fini del Rdc (7 mesi di sussidio nel 2023)
Famiglie con un minorenne all’interno (meno di 18 anni)Nuclei composti esclusivamente da persone tra 18 e 59 anni e senza minorenni o persone con disabilità ai fini ISEE a carico. Queste famiglie non sono state neppure prese in carico dai servizi sociali.
Famiglie con almeno una persona disabile ai fini ISEE famiglie con una persona che ha almeno 60 anni di età 
Famiglie prese in carico dai servizi sociali prima che scadessero i sette mesi di Rdc nel 2023. Soglia di fruizione del sussidio fissata per i nuclei familiari occupabili. 
Differenza fra nuclei familiari occupabili e non occupabili ai fini del Rdc

Novità sul Reddito di cittadinanza

L’abrogazione del Reddito di Cittadinanza è prevista per il 2024, con l’introduzione dell’Assegno di Inclusione a partire da quel momento.

Già da settembre 2023, è stato introdotto il Supporto per la Formazione e il Lavoro, mentre da gennaio 2024 entrerà in vigore l’Assegno di Inclusione.

Vediamo passo dopo passo come compilare la domanda per il Supporto per la formazione e il lavoro.

Requisiti per l’Assegno di Inclusione 2024

L’Assegno di Inclusione può essere richiesto da chi soddisfa i seguenti requisiti:

Avere in famiglia almeno una persona che rientra in una delle seguenti categorie:

Inoltre, è necessario:

Assegno di inclusione e lavoro: come funziona la nuova misura post Reddito di Cittadinanza e chi potrà richiederla.

Supporto per la formazione e il lavoro: domanda e requisiti

Il Supporto per la Formazione e il Lavoro è destinato a chi intende presentare domanda all’INPS a partire dal 1° settembre 2023 e soddisfa i seguenti requisiti:

Per ottenere il sussidio, dovrai sottoscrivere un Patto di Servizio Personalizzato e partecipare a un percorso formativo. Durante questo percorso, riceverai un’indennità mensile di 350 euro per un massimo di 12 mesi, finalizzata a sostenerti nell’inserimento lavorativo.

FAQ sul Reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza spese ammesse 2023: coso posso comprare?

Con il Reddito di cittadinanza è possibile comprare beni di prima necessità, pagare bollette e servizi che non rientrano fra le spese vietate con l’Rdc: come alcolici, tabacco, gioco d’azzardo, articoli di pellicceria e gioielleria, armi, materiale pornografico, servizi assicurativi e di trasferimento di denaro, noleggio, acquisto o leasing di navi e imbarcazioni da di porto nonché servizi portuali.

Gli importi del Reddito di cittadinanza 2023 sono cambiati rispetto agli anni precedenti?

No, gli importi sono identici a quelli degli anni passati e si calcolano partendo dalla scala di equivalenza.

Reddito di cittadinanza requisiti ISEE: quale soglia non superare?

Il tetto ISEE delle famiglie beneficiarie del Reddito di cittadinanza è fissato a 9.360 euro all’anno.

Reddito di cittadinanza requisiti per i single: cosa cambia?

Leggi come funziona il Rdc per i single.

Reddito di cittadinanza 2023 studenti: quali novità?

Gli studenti percepiranno il Rdc per un massimo di 7 mensilità nel 2023, se rientrano in un nucleo familiare occupabile.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul Reddito di cittadinanza:

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