Nell’articolo di oggi vedremo entro quando spendere il Reddito di cittadinanza del 27 ottobre 2023 e cosa rischia chi non rispetta la scadenza (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Quando arriva il pagamento del Reddito di cittadinanza di ottobre?
Il Reddito di cittadinanza prevede due diverse scadenze di pagamento mensile a seconda della categoria di beneficiari.
I nuclei familiari che già ricevono il Reddito di cittadinanza vedranno accreditata la loro mensilità dal 27 ottobre 2023. Quanti invece aspettavano la prima mensilità del beneficio hanno già ricevuto l’accredito a partire dal 15 del mese.
Per chi ha diritto all’Assegno Unico, l’accredito della prestazione sulla carta del Reddito di cittadinanza avviene successivamente alla regolare ricarica mensile del Rdc stesso, quindi dal 28 ottobre 2023.
Il calendario dei Pagamenti del Rdc a ottobre 2023
Ecco il calendario completo dei pagamenti del Reddito di cittadinanza a ottobre 2023, inclusa la quota dell’Assegno Unico:
- dal 15 ottobre 2023, pagamento della regolare mensilità di Rdc per i nuovi percettori;
- dal 16 ottobre 2023, accredito dell’Assegno Unico per i nuovi percettori di Rdc che aspettano gli arretrati;
- dal 27 ottobre 2023, pagamento della regolare mensilità di Rdc per i vecchi percettori;
- dal 28 ottobre 2023, accredito dell’Assegno Unico per i vecchi percettori di Rdc.
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Entro quando spendere il Reddito di cittadinanza del 27 ottobre 2023
Dopo aver illustrato quali sono le date di accredito, è importante ora considerare il periodo di tempo disponibile per i percettori del Reddito di cittadinanza per utilizzare i fondi presenti sulla carta Rdc.
Per quanto riguarda la mensilità regolare di Reddito di cittadinanza di ottobre 2023, i beneficiari hanno la possibilità di spendere il credito entro il 30 novembre 2023. Questa scadenza si applica sia a coloro che ricevono la prima mensilità intorno al 15 del mese, sia a quelli che sono percettori da tempo e ricevono il pagamento intorno al 27 del mese.
Indipendentemente dalla data di accredito, infatti, la mensilità di ottobre 2023 deve essere utilizzata entro la fine di novembre 2023. È importante notare, però, che questo vincolo temporale non riguarda i fondi presenti sulla carta Rdc relativi a eventuali arretrati o alla quota dell’Assegno Unico.
Tabella delle scadenze degli importi del Rdc nel 2023
Di seguito è riportata una tabella che indica i termini entro i quali è possibile utilizzare i fondi del Reddito di cittadinanza relativi alla ricarica mensile. Ricordiamo che queste scadenze non si applicano né agli arretrati né alla quota dell’Assegno Unico.
Mensilità di Rdc | Scadenza per spendere l’importo |
settembre 2023 | 31 ottobre 2023 |
ottobre 2023 | 30 novembre 2023 |
novembre 2023 | 31 dicembre 2023 |
dicembre 2023 | 31 gennaio 2024 |
Cosa succede se non si riesce ad usare l’importo del Rdc entro la scadenza?
Il decreto (DL 4/2019, art. 3, comma 15) stabilisce le tempistiche e le possibili penalizzazioni per l’utilizzo dei fondi del Reddito di cittadinanza.
In particolare, se l’importo non viene speso entro la fine del mese solare successivo a quello della ricarica, ci saranno delle decurtazioni.
Nel caso della mensilità di ottobre 2023, questa deve essere spesa entro il 30 novembre 2023. Dopo il pagamento della mensilità di novembre 2023, l’INPS condurrà una verifica alla fine del mese per calcolare l’importo in eccesso rispetto alla mensilità regolare del Reddito di cittadinanza.
L’importo in eccesso, cioè superiore ad una mensilità di Rdc, verrà sottratto dalla prossima ricarica. Tuttavia, è importante notare che l’importo sottratto non può superare il 20% dell’ammontare della mensilità regolare di Rdc che il beneficiario riceve.

Esempio di calcolo della decurtazione mensile del Rdc
Per comprendere meglio il processo di decurtazione, consideriamo un esempio concreto. Supponiamo di aver ricevuto 500 euro di Reddito di cittadinanza a ottobre 2023 e di averne spesi solo 250 entro il 30 novembre, lasciando un saldo di 250 euro. Il 27 novembre, l’INPS accrediterà ulteriori 500 euro per la mensilità di novembre 2023. Quindi a fine novembre il saldo sulla carta Rdc sarà di 750 euro.
Il 30 novembre, l’INPS condurrà una verifica sul saldo della carta per identificare eventuali somme in eccesso. Nel nostro esempio, la ricarica del Rdc è di 500 euro al mese, quindi ci sono 250 euro in eccesso.
Tuttavia, in base alla legge, l’importo decurtato non può superare il 20% della regolare ricarica, che nel nostro caso è di 500 euro. In altre parole, l’INPS può sottrarre solo il 20% di 500 euro, che è pari a 100 euro.
Pertanto, nel nostro esempio, poiché i 250 euro in eccesso superano il 20% di 500 euro, l’INPS potrà sottrarre solo 100 euro dalla ricarica di dicembre 2023.
Entro quando vanno spesi gli arretrati del Reddito di cittadinanza?
Quando si ricevono gli arretrati del Reddito di cittadinanza sulla carta, non è obbligatorio spendere l’importo entro la fine del mese solare successivo all’accredito.
Tuttavia, l’INPS divide l’anno in due semestri e, alla fine di ciascun semestre, effettua una nuova verifica completa, prendendo in considerazione l’importo in eccesso calcolato sulle 6 mensilità.
In pratica, l’INPS sottrae l’intero importo in eccesso dal saldo, compreso quello relativo agli arretrati, ad eccezione di una mensilità.
Nello specifico, il secondo semestre dell’anno si conclude il 31 dicembre 2023, data per altro dopo la quale il Reddito di cittadinanza sarà cancellato e al suo posto avremo l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro.
Esempio di calcolo della decurtazione semestrale del Rdc
Per fare un esempio pratico, immaginiamo di aver ricevuto 500 euro di Rdc al mese per sei mesi, quindi un totale di 3.000 euro. Al termine del semestre, l’INPS esegue una verifica del saldo sulla carta Rdc e rileva che ci sono ancora 1.500 euro di importi non spesi relativi al semestre. In questa situazione, l’Istituto sottrae l’importo in eccesso riducendolo del valore di una mensilità regolare di Rdc.
Nel nostro esempio, poiché l’importo mensile di Rdc è di 500 euro, questa cifra viene sottratta dall’importo in eccesso. Di conseguenza, l’INPS può decurtare solo i rimanenti 1.000 euro, dopo aver tolto i 500 euro dall’importo in eccesso originario di 1.500 euro.
FAQ: domande frequenti sul Reddito di cittadinanza
Quali sono i requisiti per mantenere il Reddito di cittadinanza?
Per mantenere il Reddito di cittadinanza è necessario rispettare alcuni requisiti. Questi includono la partecipazione a percorsi di inclusione sociale e lavorativa, la ricerca attiva di lavoro e la comunicazione tempestiva di eventuali cambiamenti nella situazione familiare o economica.
Reddito di cittadinanza requisiti per i single: cosa cambia?
I single dovranno rispettare gli stessi requisiti applicati agli altri nuclei familiari per ricevere l’Rdc. Leggi come funziona l’Rdc per i single.
Reddito di cittadinanza requisiti ISEE: quale soglia non superare?
Il tetto ISEE delle famiglie beneficiarie del Reddito di cittadinanza è fissato a 9.360 euro all’anno.
Reddito di cittadinanza spese ammesse 2023: quali sono?
Con i soldi del Reddito di cittadinanza si possono comprare beni di prima necessità, pagare bollette e servizi che non rientrano fra le spese vietate con l’Rdc: per esempio alcolici, tabacco, gioco d’azzardo, articoli di pellicceria e gioielleria, armi, materiale pornografico, servizi assicurativi e di trasferimento di denaro, noleggio, acquisto o leasing di navi e imbarcazioni da di porto nonché servizi portuali.
Posso verificare il saldo della carta Rdc sul sito dell’INPS?
No, sul sito dell’INPS non è possibile controllare il saldo del Redito di cittadinanza, ma solo lo storico dei pagamenti e lo stato della domanda.
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