Reddito di cittadinanza (Rdc): il rinnovo per chi ha terminato i diciotto mesi di beneficio può essere richiesto a ottobre. L’Inps, intanto, ha confermato (lo vedrete nel video allegato nel paragrafo dedicato all’argomento) di aver fatto partire i pagamenti di settembre. Ora tocca a Posta Italiane completare i versamenti.
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Indice:- Domanda di ottobre
- Pagamento di settembre
- Requisiti
- Per cosa si può spendere
- Per cosa non si può spendere
- I controlli
- Bonus e guide utili
Domanda reddito di cittadinanza a ottobre
Chi visualizza le propria domanda come “terminata”, dopo il pagamento di settembre (ha esaurito cioè i diciotto mesi di beneficio), può presentare la nuova domanda per l’Rdc nel mese di ottobre. Non bisognerà, quindi, aspettare novembre e sono prive di fondamento le notizie che fanno riferimento a un ritardo, nel pagamento di settembre, causato dalla volontà dell’ente di far slittare la nuova richiesta.

Pagamento di settembre
Ieri, 28 settembre 2020, l’Inps, come annunciato, ha comunicato di aver completato le procedure relative al pagamento della mensilità di settembre. Un ritardo dovuto alla necessità di dover correggere degli errori di calcolo compiuti dallo stesso ente di previdenza sociale.
I tagli dei soldi dovevano interessare solo chi non aveva speso tutte le somme delle precedenti mensilità. Sono stati invece applicati anche ad altri utenti e poi l’Inps ha dovuto rimediare con i rimborsi.
Requisiti
Per ricevere l’Rdc bisogna inviare la domanda online su questo sito (usando credenziali come lo Spid) o utilizzando intermediari come Caf e Patronati. E si devono rispettare questi requisiti:
- ISEE inferiore a 9.360 euro
- Patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione non superiore ai 30.000 euro
- Patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro. La soglia è aumentata di duemila euro per ogni persona nel nucleo familiare fino a 10.000 euro e cresce di altri 1.000 per ogni figlio successivo al secondo e di altri 5.000 euro per ogni persona disabile della famiglia.
- Reddito familiare inferiore a 6.000 euro moltiplicato per i valori della scala di equivalenza che trovi in questo elenco:
- Pari a 1 per il primo componente del nucleo
- Aumentato di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di 18 anni
- Aumentato di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino a un massimo di 2,1.
Per cosa si può spendere
L’Rdc è nato per sostenere spese indispensabili per i nuclei familiari con basso Isee e in stato di indigenza. Nello specifico con i soldi del beneficio si possono comprare:
- Bollette, rata del mutuo o l’affitto della casa. (Per bolletta di luce e gas bisogna rivolgersi a Poste Italiane) (A proposito di bollette, da questo luglio salirà il costo della luce)
- La benzina o altro carburante.
- I libri
- Giocattoli per bambini.
- Mobili (non quelli di design).
- Gli smartphone, i tablet e altri device ma non di fascia alta.
- Le visite mediche.
- Elettrodomestici non di grandi dimensioni
- I farmaci e para-farmaci.
- Il vino e la birra.
- Occhiali da vista o oggetti indispensabili per la cura di malattie
- I soggiorni vacanze.
- Il materiale per la scuola.
- I biglietti per il cinema.
- Gli abbonamenti ai mezzi pubblici.
- I prodotti per l’igiene personale.
- Corsi di formazione presso enti pubblici e privati
- I pagamenti dei conti in bar e ristoranti.
Per cosa non si può spendere
Ci sono anche una serie di acquisti “proibiti”. Il reddito di cittadinanza non può essere speso per:
- giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità;
- materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
- acquisto, noleggio o leasing di navi o imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
- armi;
- servizi finanziari;
- servizi di trasferimento di denaro;
- servizi assicurativi;
- articoli di gioielleria;
- articoli di pellicceria;
- acquisti presso gallerie d’arte o affini;
- acquisti in club privati.
I controlli
I controlli, che in questo mese hanno creato tanti problemi, prevedono tagli fino al 20% per chi non spende tutti i soldi che derivano dal reddito di cittadinanza. Le verifiche vengono eseguite ogni mese. Poi, ogni semestre (ogni sei mesi), verranno azzerati i soldi in eccesso legati agli ultimi sei contributi ricevuti, eccetto le somme relative all’ultima mensilità.
Bonus e guide utili
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