Nell’articolo di oggi scopriremo chi può richiedere il Reddito di cittadinanza a settembre 2023 (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Quando termina il Reddito di cittadinanza?
Il Reddito di cittadinanza si trova in prossimità della sua fase conclusiva e una recente circolare (n. 61), emanata dall’INPS il 12 luglio 2023, fornisce dettagli in merito alle scadenze previste per la misura. Di conseguenza, risulta importante capire chi avrà ancora la possibilità di richiederlo a partire dal mese di settembre.
La legge di bilancio 2023 ha stabilito che le famiglie che includono almeno un membro disabile, un individuo ultra sessantenne o un minorenne avranno accesso al Reddito di cittadinanza per un periodo di 12 mesi. Pertanto, per questa specifica categoria di beneficiari, l’ultimo pagamento del Reddito di cittadinanza sarà effettuato nel mese di dicembre 2023.
Inoltre, il Decreto Lavoro (articolo 13, comma 5) ha ampliato il gruppo di persone idonee a ricevere il Reddito di cittadinanza fino a dicembre. In base a quanto stabilito dalla legislazione vigente, anche coloro che, prima di completare i 7 mesi, hanno ricevuto assistenza da parte dei servizi sociali dopo aver firmato il Patto di inclusione sociale, avranno diritto a beneficiare del Reddito di cittadinanza per l’intero anno.
Per quanto concerne tutti gli altri cittadini che non rientrano nelle categorie sopra menzionate, il Reddito di cittadinanza avrà una durata limitata a soli 7 mesi nel corso del 2023. Questa regola si applica ai nuclei familiari che sono composti esclusivamente da individui con età compresa tra i 18 e i 59 anni e che non presentano alcuna forma di disabilità.
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Chi può richiedere il Reddito di cittadinanza a settembre 2023?
Nel corso del 2023, è possibile presentare la richiesta di Reddito di cittadinanza nel mese di settembre per tutti i nuclei familiari aventi diritto. Tuttavia, è fondamentale tenere presente che l’ultima mensilità di questo beneficio verrà erogata esclusivamente nel mese di dicembre 2023.
Nello specifico, coloro che non hanno mai richiesto il Reddito di cittadinanza in passato possono presentare la domanda, indipendentemente dal fatto che abbiano diritto a beneficiare di questa misura per 7 o 12 mesi nel 2023. Va sottolineato, comunque, che chi effettua la richiesta nel mese di settembre 2023 riceverà l’ultima mensilità nel mese di dicembre 2023.
Richiedere o rinnovare il Reddito di cittadinanza nel mese di settembre non consentirà comunque di ottenere la prestazione per l’intera durata prevista, ovvero per tutti i 7 o 12 mesi a cui si avrebbe diritto nel corso del 2023.
Come già sottolineato, infatti, il Reddito di cittadinanza finirà con l’inizio del 2024 e al suo posto saranno introdotte due nuove misure alternative: il Supporto per la formazione e il lavoro e l’Assegno di inclusione.

Il Supporto per la formazione e il lavoro per chi non ha più diritto al Rdc
Il Supporto per la formazione e il lavoro è una misura rivolta ai nuclei familiari che nel corso del 2023 hanno diritto al Reddito di cittadinanza per soli 7 mesi e che non saranno idonei a richiedere l’Assegno di inclusione (Ai) nel 2024.
Ovvero, è la prestazione che possono ottenere, a partire dal 1° settembre 2023, i nuclei che nel 2023 non possono richiedere o rinnovare il Rdc. Le istruzioni per la domanda sono state pubblicate sul sito del Ministero del Lavoro.
Tuttavia, è importante sottolineare che il Supporto per la formazione e il lavoro non rappresenta un contributo erogato all’intero nucleo familiare, ma piuttosto al singolo richiedente.
Di conseguenza, se più membri dello stesso nucleo familiare ne fanno richiesta e soddisfano i requisiti, ciascuno di essi potrà beneficiarne individualmente. La prestazione consiste in un importo mensile di 350 euro per un massimo di 12 mesi, a patto che l’individuo partecipi a delle attività mirate al suo reinserimento nel mondo del lavoro.
I requisiti per richiedere il Supporto per la formazione e il lavoro
Per poter accedere al Supporto per la formazione e il lavoro, è indispensabile soddisfare i seguenti requisiti:
- avere un’età compresa tra 18 e 59 anni.
- avere un ISEE familiare di 6.000 euro;
- avere un reddito familiare massimo di 6.000 euro, moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza ai fini ISEE del nucleo;
- il nucleo del richiedente deve rispettare gli stessi requisiti relativi ai patrimoni validi per l’Assegno di inclusione (Ai);
- il nucleo familiare del richiedente NON deve essere idoneo a ricevere l’Assegno di inclusione.
Chi può rinnovare il Reddito di cittadinanza a settembre 2023?
Per quanto concerne coloro che già stanno beneficiando del Reddito di cittadinanza e intendono rinnovarlo a settembre 2023, ciò è consentito solo in situazioni specifiche. Ovvero, la normativa del Rdc prevede che, dopo 18 accrediti di seguito, vi sia un mese di sospensione della prestazione dopo il quale è possibile chiedere il rinnovo.
Tuttavia, il rinnovo del Reddito di cittadinanza nel mese di settembre 2023 è possibile solo per quei nuclei familiari che hanno diritto a 12 pagamenti nel corso dell’anno. Per essere ancora più precisi, possono richiedere il rinnovo a settembre 2023 tutti i nuclei dove almeno un componente è over 60, disabile o minorenne o che hanno sottoscritto il Patto di inclusione sociale.
Poiché settembre 2023 è la nona mensilità dell’anno, tutti i nuclei che hanno diritto al Rdc per 7 mesi nel 2023 devono aver già raggiunto le 18 mensilità di seguito. Quindi, pur avendo subito un mese di sospensione nel 2023, devono anche aver già ricevuto la settima mensilità e a settembre 2023 non possono più chiedere il rinnovo.
Esempio dei nuclei che possono rinnovare il Rdc a settembre 2023
Immaginiamo una situazione in cui un nucleo familiare ha diritto al Reddito di cittadinanza per di 12 mesi nel 2023. Supponiamo che a dicembre 2022 abbia anche ricevuto la decima mensilità consecutiva del Rdc.
Poiché, indipendentemente dalle nuove scadenze, il regolamento del Reddito di cittadinanza stabilisce che non sia possibile ricevere il beneficio per più di 18 mesi consecutivi, questa famiglia riceverà ulteriori 8 mensilità nel corso del 2023 (gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio e agosto).
Tuttavia, a settembre, non riceverà alcun pagamento poiché ha raggiunto il limite massimo di 18 mensilità consecutive, rendendo settembre 2023 il mese di sospensione obbligatoria.
Ad ottobre 2023, dopo il mese obbligatorio di sospensione tra un rinnovo e l’altro, questa stessa famiglia avrà la possibilità di chiedere il rinnovo del Reddito di cittadinanza. Tuttavia, riceverà il Rdc solo fino a dicembre 2023, poiché in ogni caso questa sarà l’ultimo mese di vita della prestazione che poi sarà cancellata.
FAQ: domande frequenti sul Reddito di cittadinanza
Quali sono i requisiti per mantenere il Reddito di cittadinanza?
Per mantenere il Reddito di cittadinanza è necessario rispettare alcuni requisiti. Questi includono la partecipazione a percorsi di inclusione sociale e lavorativa, la ricerca attiva di lavoro e la comunicazione tempestiva di eventuali cambiamenti nella situazione familiare o economica.
Reddito di cittadinanza requisiti per i single: cosa cambia?
I single dovranno rispettare gli stessi requisiti applicati agli altri nuclei familiari per ricevere l’Rdc. Leggi come funziona l’Rdc per i single.
Reddito di cittadinanza requisiti ISEE: quale soglia non superare?
Il tetto ISEE delle famiglie beneficiarie del Reddito di cittadinanza è fissato a 9.360 euro all’anno.
Reddito di cittadinanza spese ammesse 2023: quali sono?
Con i soldi del Reddito di cittadinanza si possono comprare beni di prima necessità, pagare bollette e servizi che non rientrano fra le spese vietate con l’Rdc: per esempio alcolici, tabacco, gioco d’azzardo, articoli di pellicceria e gioielleria, armi, materiale pornografico, servizi assicurativi e di trasferimento di denaro, noleggio, acquisto o leasing di navi e imbarcazioni da di porto nonché servizi portuali.
Posso verificare il saldo della carta Rdc sul sito dell’INPS?
No, sul sito dell’INPS non è possibile controllare il saldo del Redito di cittadinanza, ma solo lo storico dei pagamenti e lo stato della domanda.
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