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Reddito di cittadinanza sospeso ad agosto: tutti i motivi

Reddito di cittadinanza sospeso ad agosto 2023: vediamo a chi, perché e cosa bisogna fare.

Romina Cardìa è una scrittrice esperta in diritti delle persone con disabilità.
Conoscila meglio

8' di lettura

Perché mi è stato comunicato il Reddito di cittadinanza sospeso ad agosto 2023? Cosa devo fare? (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Reddito di cittadinanza sospeso ad agosto 2023

“Il suo reddito di cittadinanza è sospeso,”

È questo il messaggio SMS ricevuto da migliaia di beneficiari, che ha comunicato la notizia del Reddito di cittadinanza sospeso ad agosto 2023 da parte dell’INPS, così come previsto dal decreto lavoro, convertito in legge poco più di un mese fa.

Circa 169mila persone, tra i 18 e i 59 anni, hanno quindi saputo di non aver più diritto alla ricarica RdC in quanto sono “occupabili”.

Ma cosa succede ora? Cosa cambia per gli occupabili e chi, invece, continuerà ancora a ricevere il sussidio fino al mese di dicembre 2023 per poi passare all’Assegno di inclusione?

Unica speranza per migliaia di famiglie in povertà rimane quindi l’essere prese in carico dai servizi sociali comunali. Altri, invece, potranno ancora beneficiare del Rdc, e altri infine potranno beneficiare a breve del Supporto Formazione Lavoro. Andiamo a vedere quali sono le previsioni e cosa bisogna fare.

A chi viene sospeso ad agosto

Ad agosto 2023 diranno o hanno detto addio al Reddito di cittadinanza coloro che:

  • a luglio hanno vista accreditata la settima mensilità del Rdc 2023;

Saluteranno la misura anti povertà che lascerà definitivamente la scena a partire dal 1° gennaio 2024 anche le persone che non hanno firmato un patto di inclusione con i servizi sociali del Comune di residenza.

Nell’ambito di un’organica riforma delle misure di sostegno alla povertà e di integrazione sociale, non dimentichiamo tra l’altro che da 1° gennaio 2023 al 31 dicembre di quest’anno, la misura del reddito di cittadinanza è assegnata nel limite massimo di sette mensilità.

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Le novità del Decreto Lavoro: Supporto per la formazione e il lavoro

Per i beneficiari indicati, quindi, l’ultima mensilità di RdC è stata quella di luglio, in linea con quanto indicato dal decreto Lavoro varato ad inizio dello scorso maggio. 

Il decreto ha infatti indicato nuovi strumenti per i soggetti occupabili, di età compresa tra i 18 e i 59 anni di età.

Da agosto 2023, i soggetti menzionati sopra restano senza sostegno, in attesa di iscriversi al nuovo portale web del Governo, a partire dal primo settembre 2023.

Da questa data sarà istituito il citato Supporto per la formazione e il lavoro, una misura personale e utilizzabile dai singoli membri dei nuclei familiari, di età inclusa tra 18 e 59 anni, con un valore dell’ISEE familiare non maggiore di euro 6mila all’anno, i quali non hanno i requisiti per ottenere l’Assegno di inclusione.

Tale contributo mensile sarà versato a patto di partecipare a percorsi di formazione, orientamento e qualificazione lavorativa.

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Reddito di cittadinanza sospeso ad agosto 2023
Reddito di cittadinanza sospeso ad agosto 2023. Nella foto: una donna scoraggiata

Per chi il Rdc fino a dicembre 2023

Una ridotta percentuale degli attuali beneficiari del Reddito di cittadinanza continuerà invece a incassare il contributo fino a fine anno – intascando dunque di fatto altre cinque mensilità.

Come abbiamo detto, destinatari fino al termine del 2023 saranno dunque i nuclei familiari con minorenni, disabili, persone di almeno 60 anni di età, con un ISEE fino a 9.360 euro all’anno.

Dopo l’archiviazione definitiva del Reddito di cittadinanza, a partire dal 2024 vi sarà spazio per i nuclei già percettori del RdC per il conseguimento dell’Assegno di inclusione, secondo regole del tutto nuove.

L’Assegno di inclusione sarà in particolare attribuito a partire dal primo gennaio 2024 come misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, fondata sul possesso di requisiti di:

residenza, cittadinanza e soggiorno;

  • sull’adesione a un percorso di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.

Sulla base di quanto detto, non stupisce dunque che l’Assegno di inclusione sarà destinato in particolare ai nuclei familiari che abbiano almeno un membro in condizioni di disabilità, minore età, età di almeno 60 anni oppure in stato di svantaggio e inserimento in un iter di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla Pubblica Amministrazione.

FAQ (domande e risposte)

Posso continuare a fare domanda per il Reddito di Cittadinanza nel 2023?

Il decreto non pone divieto di presentazione di nuove domande di Reddito di cittadinanza e di domande di rinnovo di Reddito di cittadinanza, fermo restando il limite di sette mesi complessivi di fruizione in corso d’anno per i nuclei in cui non sono presenti minori, persone con disabilità e persone di età pari o superiore ai 60 anni, e che non sono stati presi in carico dai servizi sociali.

Cosa intendete per “presi in carico” dai servizi sociali ai fini del mantenimento della misura?

L’interpretazione corretta di “presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro” ai fini del mantenimento della misura fino a dicembre 2023, fa riferimento alla finalizzazione dell’Analisi Preliminare con esito diverso da “A”, cioè escludendo coloro sono indirizzati ai Centri per l’impiego (CPI). Si ricorda che per famiglie con minori, persone con disabilità o persone di età pari o superiore ai 60 anni nel 2023 la durata del Reddito di Cittadinanza è comunque di 12 mesi, anche se non è avvenuta la presa in carico.

Cosa succede se l’analisi preliminare dei nuclei non attivabili al lavoro non viene finalizzata entro sette mensilità di fruizione del beneficio Rdc?

Decorse sette mensilità di fruizione del Rdc, in assenza della comunicazione a INPS tramite la piattaforma GePI dell’avvenuta presa in carico, l’erogazione del beneficio è sospesa e può essere riattivata, ricomprendendo le mensilità sospese, solo in esito all’avvenuta comunicazione a INPS dell’avvenuta presa in carico del nucleo, fermo restando il termine del 31 ottobre 2023.

Coloro che sono stati presi in carico dai servizi sociali entro il settimo mese di fruizione del beneficio, con comunicazione comunque entro 31 ottobre 2023, continueranno a ricevere il Reddito di Cittadinanza? Fino a quando?

Sì, le famiglie prese in carico (anche se prive di componenti minori, persone con disabilità e persone di età pari o superiore ai 60 anni) riceveranno il Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023 e nel 2024 potranno richiedere il supporto per la formazione e il lavoro (SFL) per massimo 12 mesi non rinnovabili, se con ISEE non superiore a 6.000 euro.

Cosa succede a coloro che non sono stati presi in carico dai servizi sociali entro il settimo mese di fruizione del beneficio (o comunque entro il mese di ottobre 2023) e che hanno un ISEE non superiori a 6.000 euro?

I singoli componenti di età compresa tra 18 e 59 anni, a partire dal 1° settembre 2023 possono richiedere il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) e ricevono una indennità nel caso di partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate. Nelle misure del Supporto per la formazione e il lavoro rientrano il servizio civile universale e i progetti utili alla collettività. Nel 2024 ricevono il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) per massimo 12 mesi non rinnovabili.

Per accedere al beneficio non devono avere i requisiti per richiedere l’Assegno di inclusione (AUI) o, se appartenenti a nucleo beneficiari ADI, devono risultare esclusi dalla scala di equivalenza usata per calcolare il beneficio spettante e dagli obblighi di attivazione dell’ADI. Devono inoltre soddisfare requisiti economici e patrimoniali tra cui ISEE che non supera 6000 euro e reddito familiare che non supera 6000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza ISEE.

Cosa succede a coloro che non sono stati presi in carico dai servizi sociali entro il settimo mese di fruizione del beneficio o comunque entro il mese di ottobre 2023, e che hanno un ISEE superiore a 6.000 euro?

Non ricevono più il Reddito di Cittadinanza dopo il 7° mese di fruizione e non accedono al Supporto per la formazione e il lavoro.

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