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Reddito di cittadinanza sospeso: chi lo perderà

Reddito di cittadinanza sospeso da novembre per molti percettori, vediamo di chi si tratta e perché.

di Alda Moleti

Ottobre 2023

Molti percettori vedranno il Reddito di cittadinanza sospeso a partire da novembre 2023, vediamo di chi si tratta (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Reddito di cittadinanza sospeso a novembre 2023: per chi?

Molti beneficiari del Reddito di cittadinanza riceveranno presto un SMS dall’INPS che li avvisa della sospensione del Rdc. Si tratta dei nuclei familiari per i quali ottobre rappresenta la settima mensilità del 2023 e formati esclusivamente da persone tra i 18 e i 59 anni, senza disabilità.

La legge di bilancio 2023 e il Decreto Lavoro hanno infatti stabilito che i nuclei in queste condizioni avranno diritto al Reddito di cittadinanza per un massimo di 7 mesi nell’arco del 2023.

Di conseguenza, le famiglie composte da soli componenti occupabili ai fini lavorativi e che a ottobre hanno ottenuto la loro settima ricarica, a partire da novembre perderanno il Rdc per sempre e dalla sospensione si passerà alla revoca.

Tuttavia, è importante notare che ci sono alcune famiglie che non perderanno definitivamente il beneficio e per cui si tratta solo di una sospensione temporanea. Ovvero i nuclei composti unicamente da persone in età lavorativa, ma che sottoscrivono il Patto di inclusione sociale entro il 30 novembre 2023.

Per loro, le nuove disposizioni prevedono il diritto al Reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023, quindi in caso di sospensione per settima mensilità raggiunta possono chiedere il rinnovo.

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A chi spetta il Reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023?

La legge n. 197 del 29 dicembre 2022, conosciuta come legge di bilancio 2023, ha introdotto nuove regole per il Reddito di cittadinanza di quest’anno. Secondo queste disposizioni, il Rdc può essere fruito per più di 7 mensilità solo dai nuclei familiari che includono almeno un componente disabile, minorenne o over 60, oppure da coloro che vengono assistiti dai servizi sociali dopo la firma del Patto di inclusione entro il 30 novembre 2023.

Qualora queste condizioni non siano soddisfatte, l’erogazione del beneficio viene sospesa dopo la settima ricarica. Tuttavia, è possibile riattivare il Reddito di cittadinanza, con il pagamento degli arretrati, se il nucleo familiare sottoscrive il Patto di inclusione sociale dopo la sospensione.

In verità, in un primo momento la scadenza ultima per la sottoscrizione del Patto di inclusione era fissata dal Decreto Lavoro al 31 ottobre 2023. Tuttavia, poiché il 31 ottobre si avvicina e c’è il rischio che non tutte le valutazioni dei servizi sociali siano completate, la data è stata posticipata al 30 novembre 2023.

Il decreto n. 145 del 2023, associato alla Legge di bilancio 2024 (non ancora emanata), ha cambiato la infatti scadenza per comunicare la presa in carico da parte dei servizi sociali che è stata estesa fino al 30 novembre 2023.

Quando scade il Reddito di cittadinanza?

Alla luce di quanto detto, è importante evidenziare che la scadenza definitiva per beneficiare del Reddito di cittadinanza rimane il 31 dicembre 2023, prima del passaggio all’Assegno di inclusione.

In sintesi, nonostante le modifiche apportate al Reddito di cittadinanza, la data limite per fruire di questo sostegno rimane immutata e il Reddito di cittadinanza sarà eliminato nel 2024.

Chi può rinnovare il Reddito di cittadinanza a novembre 2023?

Per quanto riguarda chi è già beneficiario del Rdc e desidera sapere se sarà possibile rinnovare la richiesta a novembre 2023, la situazione, come abbiamo detto, sarà determinata da circostanze specifiche.

In particolare, il rinnovo del Reddito di cittadinanza a novembre 2023 è consentito solo per quei nuclei familiari che hanno diritto al Rdc fino a dicembre e non hanno ancora percepito il massimo di 12 rate nel corso dell’anno.

Inoltre, se il Rdc viene sospeso per il raggiungimento di sette mensilità e dopo la sospensione il nucleo firma il Patto di inclusione sociale (entro il 30 novembre), può chiedere il rinnovo del beneficio fino a dicembre con tanto di arretrati.

Come verificare se il Reddito di cittadinanza è stato sospeso?

I beneficiari di Rdc che raggiungono la settima mensilità a ottobre saranno avvisati della sospensione del beneficio con un SMS dell’INPS. In ogni caso, è possibile verificare in prima persona se il Reddito di cittadinanza è stato sospeso o revocato collegandosi al sito dell’INPS.

Nello specifico, basta recarsi sulla pagina dedicata al Reddito di cittadinanza e seguire la procedura indicata di seguito:

Reddito-di-cittadinanza-sospeso-INPS
La pagina del Rdc sul sito dell’INPS.

Come contattare l’INPS se il Rdc è stato sospeso

Per ottenere chiarimenti dall’INPS in merito a ritardi, sospensioni o revoche del Reddito di cittadinanza, è possibile contattare l’Istituto di previdenza attraverso vari canali.

Contattare l’INPS online

Un modo per contattare l’INPS online è tramite l’invio di una segnalazione utilizzando il servizio INPS Risponde.

Per farlo, è sufficiente visitare il sito web di INPS Risponde e scegliere se effettuare una segnalazione autenticandosi mediante SPID, CIE o CNS, oppure inviare un messaggio senza autenticazione. Si consiglia sempre di autenticarsi, poiché questa opzione permette all’INPS di avere una visione più completa della vostra situazione grazie all’accesso ai vostri dati personali.

Per accedere, basta cliccare su “Accedi” situato nell’angolo in alto a destra della pagina e seguire la procedura di autenticazione. Una volta completata, potrete inviare un messaggio all’INPS per esporre il problema e richiedere assistenza.

Contattare l’INPS telefonicamente

In alternativa, potete contattare l’INPS tramite telefono, attraverso il servizio Contact Center.

Per farlo è sufficiente chiamare gratuitamente il numero verde 803 164 da una linea fissa o utilizzare il numero 06 164 164 se si chiama da un telefono cellulare. Tuttavia, si raccomanda di tenere presente che, nel caso delle chiamate da cellulare, potrebbe essere applicata la tariffa stabilita dal proprio operatore telefonico.

FAQ: domande frequenti sul Reddito di cittadinanza

Quali sono i requisiti per mantenere il Reddito di cittadinanza?

Per mantenere il Reddito di cittadinanza è necessario rispettare alcuni requisiti. Questi includono la partecipazione a percorsi di inclusione sociale e lavorativa, la ricerca attiva di lavoro e la comunicazione tempestiva di eventuali cambiamenti nella situazione familiare o economica.

Reddito di cittadinanza requisiti per i single: cosa cambia?

I single dovranno rispettare gli stessi requisiti applicati agli altri nuclei familiari per ricevere l’Rdc. Leggi come funziona l’Rdc per i single.

Reddito di cittadinanza requisiti ISEE: quale soglia non superare?

Il tetto ISEE delle famiglie beneficiarie del Reddito di cittadinanza è fissato a 9.360 euro all’anno.

Reddito di cittadinanza spese ammesse 2023: quali sono?

Con i soldi del Reddito di cittadinanza si possono comprare beni di prima necessità, pagare bollette e servizi che non rientrano fra le spese vietate con l’Rdc: per esempio alcolici, tabacco, gioco d’azzardo, articoli di pellicceria e gioielleria, armi, materiale pornografico, servizi assicurativi e di trasferimento di denaro, noleggio, acquisto o leasing di navi e imbarcazioni da di porto nonché servizi portuali.

Posso verificare il saldo della carta Rdc sul sito dell’INPS?

No, sul sito dell’INPS non è possibile controllare il saldo del Redito di cittadinanza, ma solo lo storico dei pagamenti e lo stato della domanda.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul Reddito di cittadinanza:

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