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Home / Bonus e Incentivi » Contributi per famiglie » Reddito di cittadinanza / Reddito di cittadinanza e variazione del nucleo familiare

Reddito di cittadinanza e variazione del nucleo familiare

Reddito di cittadinanza e variazione del nucleo familiare: ecco cosa fare per comunicarlo all’INPS.

di Alda Moleti

Novembre 2023

Nell’articolo di oggi parleremo di Reddito di cittadinanza e variazione del nucleo familiare, per sapere cosa va comunicato all’INPS e in che modo (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Cosa fare se c’è una variazione nel nucleo familiare mentre si riceve il Rdc?

Il Reddito di cittadinanza è un importante strumento di sostegno economico fornito dallo Stato italiano alle famiglie che si trovano in condizioni di bisogno. Tuttavia, la situazione familiare può cambiare nel corso del tempo e questi cambiamenti vanno prontamente comunicati all’INPS.

In questo articolo, vi spiegheremo cosa devono fare i percettori di Reddito di cittadinanza in caso di variazione del nucleo familiare ai fini ISEE.

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In foto, il sito ufficiale del Rdc.

Quali sono le variazioni del nucleo familiare da comunicare e come?

In base all’articolo 3, comma 12, del decreto-legge n. 4/2019, se il vostro nucleo familiare subisce una variazione rispetto a quanto dichiarato ai fini del calcolo dell’ISEE, è obbligatorio presentare una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata entro due mesi dalla variazione.

La mancata presentazione della DSU aggiornata entro il termine stabilito può comportare la decadenza dal beneficio del Reddito di cittadinanza. Dopo aver aggiornato la DSU, sarà anche necessario presentare una nuova domanda per il Rdc.

Tuttavia, vi sono eccezioni: se la variazione è dovuta a una nascita o a un decesso di un componente del nucleo familiare, sarà sufficiente presentare solo la nuova DSU. In questo caso, non è necessario rifare la domanda di Reddito di cittadinanza o di Pensione di cittadinanza.

Inoltre, è fondamentale comunicare qualsiasi variazione aggiuntiva del nucleo familiare. Ad esempio se si verificano situazione quali membri in stato detentivo o ricoverati in istituti di cura a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica.

In seguito, va anche notificata la cessazione dello stato detentivo o del ricovero. Tutte queste comunicazioni devono essere effettuate entro trenta giorni dall’evento e utilizzando il modello Rdc-Com Esteso.

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Come presentare la nuova domanda di Rdc

Se la variazione riguarda motivi diversi dalla nascita o dal decesso di un componente del nucleo familiare, è sempre necessario presentare una nuova domanda di Reddito di cittadinanza o di Pensione di cittadinanza.

Questa domanda può essere inoltrata senza dover rispettare un intervallo temporale minimo. La durata residua del beneficio sarà applicata al nuovo nucleo modificato o a ciascun nucleo formatosi a seguito della variazione.

La modalità di presentazione della domanda è la classica e va effettuata online sul sito dell’INPS o sul sito ufficiale del Rdc. Trovate una spiegazione dettagliata nel nostro articolo dedicato a come richiedere il Reddito di cittadinanza.

Quali sono le altre variazioni da comunicare con il Reddito cittadinanza?

Le variazioni patrimoniali

Ai sensi dell’articolo 3, comma 11, del decreto, è obbligatorio comunicare all’INPS ogni variazione patrimoniale relativa ai beni immobili o mobili che comporti la perdita dei requisiti patrimoniali per essere beneficiario del Reddito di cittadinanza.

Questa comunicazione deve essere effettuata utilizzando il modello Rdc-Com Esteso entro quindici giorni dall’evento. Il modello può anche essere presentato presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF).

Le variazioni dell’attività lavorativa

Durante l’erogazione del Reddito di cittadinanza i componenti del nucleo familiare possono svolgere un’attività lavorativa. Tuttavia, è necessario comunicare i redditi derivanti da queste attività all’INPS entro trenta giorni dall’inizio dell’attività stessa.

Solo i redditi derivanti da alcune attività, come lavori socialmente utili, tirocini, servizio civile e contratti di prestazione occasionale, non devono essere comunicati.

L’attività di lavoro dipendente

Nel caso in cui si verifichi una variazione della condizione occupazionale, come l’avvio di un’attività di lavoro dipendente da parte di uno o più membri del nucleo familiare che riceve il Rdc, questa deve essere comunicata all’INPS tramite il modello “Rdc-Com Esteso.

La normativa prevede anche che, se l’attività lavorativa dipendente prosegue nel nuovo anno solare, sia necessario compilare un nuovo modello “Rdc-Com Esteso” entro il mese di gennaio dell’anno successivo.

Tuttavia quest’ultima regola a novembre 2023 non è applicabile, poiché dal 1 gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza sarà cancellato e al suo posto avremo delle misure alternative, ovvero l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro.

L’attività di impresa o di lavoro autonomo

Nel caso di avvio di un’attività d’impresa o di lavoro autonomo da parte di uno o più membri del nucleo familiare durante l’erogazione del Reddito di cittadinanza, è obbligatorio comunicare questa variazione all’INPS tramite il CAF. La comunicazione deve avvenire entro trenta giorni dall’inizio dell’attività, utilizzando il modello “Rdc-Com Esteso.

In questo caso, il reddito è individuato secondo il principio di cassa, che tiene conto delle differenze tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese sostenute nell’esercizio dell’attività.

La comunicazione del reddito deve essere effettuata entro il quindicesimo giorno successivo al termine di ciascun trimestre dell’anno solare, prendendo come riferimento il trimestre precedente (gennaio – marzo, aprile – giugno, luglio – settembre, ottobre – dicembre).

Questo processo continua fino a quando il maggior reddito non è correntemente valorizzato nella dichiarazione ISEE per l’intera annualità. Anche se l’attività è stata comunicata contestualmente alla presentazione della domanda tramite il modello Rdc-Com Ridotto, è necessario seguire le stesse procedure.

In caso di avvio di un’attività d’impresa o di lavoro autonomo, l’articolo 3, comma 9, del decreto prevede che il beneficio economico del Reddito di cittadinanza non subisca variazioni per le due mensilità successive a quella della variazione della condizione occupazionale.

FAQ: domande frequenti sul Reddito di cittadinanza

Quali sono i requisiti per mantenere il Reddito di cittadinanza?

Per mantenere il Reddito di cittadinanza è necessario rispettare alcuni requisiti. Questi includono la partecipazione a percorsi di inclusione sociale e lavorativa, la ricerca attiva di lavoro e la comunicazione tempestiva di eventuali cambiamenti nella situazione familiare o economica.

Reddito di cittadinanza requisiti per i single: cosa cambia?

I single dovranno rispettare gli stessi requisiti applicati agli altri nuclei familiari per ricevere l’Rdc. Leggi come funziona l’Rdc per i single.

Reddito di cittadinanza requisiti ISEE: quale soglia non superare?

Il tetto ISEE delle famiglie beneficiarie del Reddito di cittadinanza è fissato a 9.360 euro all’anno.

Reddito di cittadinanza spese ammesse 2023: quali sono?

Con i soldi del Reddito di cittadinanza si possono comprare beni di prima necessità, pagare bollette e servizi che non rientrano fra le spese vietate con l’Rdc: per esempio alcolici, tabacco, gioco d’azzardo, articoli di pellicceria e gioielleria, armi, materiale pornografico, servizi assicurativi e di trasferimento di denaro, noleggio, acquisto o leasing di navi e imbarcazioni da di porto nonché servizi portuali.

Posso verificare il saldo della carta Rdc sul sito dell’INPS?

No, sul sito dell’INPS non è possibile controllare il saldo del Redito di cittadinanza, ma solo lo storico dei pagamenti e lo stato della domanda.

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