Reddito di emergenza da restituire: chi deve ridare i soldi

Reddito di emergenza da restituire all'Inps, ma solo in questi due casi: ecco chi dovrà ridare indietro i soldi all'Istituto e in che modo.

5' di lettura

Reddito di emergenza da restituire? Arriva una brutta notizia per alcuni cittadini, che saranno costretti a riaccreditare quanto percepito all’Inps (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Reddito di emergenza da restituire, per chi?

Sono oltre 1.2 milioni i cittadini che, durante il periodo della pandemia da Coronavirus, hanno ricevuto dall’Inps il reddito di emergenza. Qualcuno però sarà costretto a restituirlo.

Il reddito di emergenza era una misura emergenziale che, insieme all’altra prestazione di contrasto alla povertà reddito di cittadinanza, avrebbe dovuto sostenere le famiglie maggiormente in crisi, colpite in particolare dalle chiusure forzate imposte dal propagarsi del Covid-19.

E così è stato, fino all’ultima ricarica del reddito di emergenza, erogata tra il mese di novembre e quello di dicembre 2021, per poi non essere più riconfermata nel 2022, grazie ai vaccini, ma anche grazie al progressivo calo dei contagi di Covid-19, che hanno spinto l’ex esecutivo Draghi a ufficializzare la fine dello stato di emergenza, lo scorso 31 marzo.

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Ma chi deve restituire il reddito di emergenza all’Inps? L’istituto previdenziale ha iniziato a richiedere indietro le somme corrisposte ai cittadini che non ne avevano diritto. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa intendiamo.

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Reddito di emergenza da restituire all’Inps, ma solo in questo caso

Prima di procedere ricordando chi sono i cittadini che hanno il reddito di emergenza da restituire, tranquillizziamo i lettori dicendo che l’Inps sta chiedendo indietro le somme corrisposte soltanto a chi non aveva diritto di riceverle, ma le ha percepite ugualmente.

Dopo aver proceduto ai controlli, l’istituto di previdenza sociale richiederà indietro il reddito di emergenza a chi non aveva i requisiti idonei per ottenerlo. Di cosa stiamo parlando? A chi era destinato il reddito di emergenza?

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Vediamo subito insieme quali erano i requisiti necessari alla percezione del sostegno emergenziale. Nello specifico, il REm spettava a tutti quei nuclei familiari che rispettavano i seguenti requisiti:

  • reddito familiare nel mese di aprile 2021 (o nel mese inferiore ad una soglia pari all’ammontare di cui all’articolo 82, comma 5, del decreto-legge n. 34 del 2020), dunque un reddito inferiore a una somma pari all’ammontare dello stesso reddito di emergenza;
  • residenza in Italia;
  • patrimonio mobiliare non superiore a 10 mila euro riferito all’anno antecedente a quello della richiesta, incrementato di 5 mila euro a seconda dei componenti del nucleo, fino ad un massimo di 20 mila euro;
  • ISEE non superiore a 15.000 euro

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Il cittadino che si accorgerà di non aver rispettato tutti questi requisiti avrà il reddito di emergenza da restituire all’Inps. Ma non solo, perché è anche possibile che il cittadino abbia percepito il REm con delle incompatibilità della misura.

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Reddito di emergenza da restituire a causa delle incompatibilità

È possibile che il reddito di emergenza da restituire non solo per una incompatibilità del soggetto o del nucleo con i requisiti necessari alla misura, ma anche per un’incompatibilità con altre misure percepite.

Stiamo parlando di:

  • reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza
  • bonus covid-19 stagionali (da 1600 e da 2400 euro)  
  • trattamenti pensionistici (fatta eccezione dell’assegno ordinario di invalidità)

Gli ex percettori di reddito di emergenza che non rispettavano i requisiti o che hanno percepito in contemporanea al REm una di queste misure appena citate, saranno costretti a restituire le quote di reddito di emergenza percepite in maniera indebita.

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Andiamo a scoprire cosa deve fare il cittadino percettore che si è accorto di aver percepito il reddito di emergenza senza averne alcun diritto.

Reddito di emergenza da restituire
Reddito di emergenza da restituire: i casi.

Reddito di emergenza da restituire all’Inps: cosa deve fare il cittadino

Se l’ex percettore del sostegno emergenziale del periodo Covid-19 si è accorto di aver goduto del reddito di emergenza senza essere in possesso dei requisiti necessari, oppure mentre beneficiava di una misura incompatibile con il sostegno, avrà il reddito di emergenza da restituire.

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La restituzione in caso di incompatibilità con i requisiti o, ad esempio, in caso di doppia percezione di REm + Rdc, è obbligatoria. L’unica possibilità che avrà il cittadino, per evitare di corrispondere all’istituto di previdenza sociale somme elevate tutte d’un colpo, sarà quella di chiedere la rateizzazione del debito all’Inps.

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Se, invece, il cittadino beneficiario del REm che ha ricevuto la richiesta di restituzione pensa di aver percepito il sussidio correttamente, potrà procedere con un ricorso amministrativo a Inps per chiedere la revoca del provvedimento di recupero.

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