Nuovo reddito di inclusione: cosa sappiamo

Nuovo reddito di inclusione. Scopri cosa sappiamo in merito alla misura che potrebbe entrare in vigore al posto dell'Rdc

Antonio Dello Iaco è un attivista ambientale e copywriter specializzato in lavoro e concorsi pubblici.
Conoscilo meglio

4' di lettura

Reddito di inclusione 2024. Scopriamo insieme in questo articolo come potrebbe essere rimpiazzato il reddito di cittadinanza (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Nei prossimi paragrafi faremo anche un paragone con il Rei, il reddito di inclusione che è stato in vigore negli anni scorsi.

Indice:

Reddito di inclusione 2024: la conferma della ministra

Da cosa sarà sostituito il reddito di cittadinanza? Come cambierà questo incentivo? Il governo Meloni ha già spiegato nelle scorse settimane che l’obiettivo dell’esecutivo è quello di ridurre in modo consistente la platea dei beneficiari dell’Rdc nel 2023 e di abolirlo a partire dal 2024.

Scopri la pagina dedicata a tutti bonus attualmente attivi e disponibili.

Il sussidio tanto amato e tanto criticato dai politici italiani, governo compreso, non sparirà del tutto ma sarà rimpiazzato da un altro incentivo.

A confermare queste indiscrezioni, dopo le parole di vari esponenti del governo, è stata la ministra del lavoro, Marina Calderone, che ha spiegato come nel 2023 verrà definito il futuro del sostegno alla povertà e alle condizioni di esclusione per il 2024.

L’obiettivo, ha detto l’esponente di governo, è individuare un nuovo strumento che garantisca tutele ai poveri e alle fasce deboli, ma anche l‘inclusione lavorativa.

Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.

REDDITO DI INCLUSIONE O REDDITO DI SUSSISTENZA? ECCO LE 2 POSSIBILI ALTERNATIVE AL RDC!

Reddito di inclusione 2024: cosa sappiamo?

Nell’annuncio fatto al Senato sulla nuova misura per l’inclusione lavorativa e sociale, la ministra Calderone ha poi sottolineato come sarà fondamentale il coinvolgimento degli enti locali e di tutte le realtà territoriali.

«Su quelle che saranno le nuove strategie di lotta alla povertà e di promozione dell’inclusione lavorativa andremo a coinvolgere i Comuni e le realtà del territorio», ha infatti affermato.

A essere centrali nel nuovo piano del governo, saranno i centri per l’impiego. Palazzo Chigi vuole sfruttare il vero anello debole del reddito di cittadinanza e renderlo funzionante e capace di portare all’impiego migliaia di italiani.

Nuovo reddito di inclusione: cosa sappiamo
Immagine di denaro contante utile per il nuovo reddito di inclusione 2024

Reddito di inclusione 2024: com’era prima?

Le parole “reddito di inclusione” non sono nuove nel nostro dizionario delle prestazioni governative a sostegno dei cittadini più deboli.

Il reddito di inclusione già in vigore in Italia, è stato soppresso nel 2019 con l’entrata in vigore del Reddito di Cittadinanza. È possibile ora che il governo prenda spunto da questo vecchio sussidio?

Nulla è da escludere in questo momento. È logico che anche il reddito di inclusione “vecchio” dovrebbe essere ricalibrato al 2024, ma vediamo i principali dettagli di quella misura.

Come riporta il sito del ministero del lavoro, il reddito di inclusione si componeva di due parti:

  • un beneficio economico => che veniva erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta REI);
  • un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa => che era volto al superamento della condizione di povertà e veniva predisposto sotto la regia dei servizi sociali del Comune.

Per beneficiare di questo sussidio era necessario essere cittadino italiano, comunitario o avere un permesso di soggiorno a lunga durata nel nostro Paese. In più bisognava, come per il reddito di cittadinanza, rispettare dei parametri reddituali e patrimoniali come:

  • avere un valore ISEE in corso di validità non superiore a 6mila euro;
  • avere un valore ISRE (l’indicatore reddituale dell’ISEE, ossia l’ISR diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3mila euro;
  • avere un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;
  • avere un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10mila euro (ridotto a 8mila euro per la coppia e a 6mila euro per la persona sola).

Nel 2018 l’incentivo andava da un minimo di 187,50 euro al mese a un massimo di 539,82 euro per i nuclei familiari più numerosi.

Potrebbero interessarti anche:

Entra nei gruppi offerte di lavoro, bonus, concorsi e news

Ricevi ogni giorno gratis i migliori articoli su offerte di lavoro, bandi, bonus, agevolazioni e attualità. Scegli il gruppo che ti interessa:

  1. Telegram - Gruppo esclusivo

  2. WhatsApp - Gruppo base

Seguici anche su YouTube | Google | Gruppo Facebook | Instagram



Come funzionano i gruppi?
  1. Due volte al giorno (dopo pranzo e dopo cena) ricevi i link con le news più importanti

  2. Niente spam o pubblicità

  3. Puoi uscire in qualsiasi momento: la procedura verrà inviata ogni giorno sul gruppo

  4. Non è possibile inviare messaggi sul gruppo o agli amministratori

  5. Il tuo numero di cellulare sarà utilizzato solo per inviarti notizie