Reddito di infanzia: quali tempistiche per richiederlo? Nell’articolo vediamo che cos’è il Reddito di infanzia, chi può richiederlo, quali sono i requisiti e come fare domanda. (scopri le ultime notizie sul bonus 150 euro e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
Reddito di infanzia: cos’è
Il Governo Meloni ha come obbiettivo aumentare la natalità in Italia e aiutare le famiglie. Ecco perché al momento c’è una proposta di legge depositata alla Camera da Tommaso Foti, capogruppo a Montecitorio per Fratelli d’Italia (Fdi) e riguarda proprio il Reddito di infanzia.
ATTENZIONE: il Reddito di infanzia, al momento, è solo un’ipotesi, perché è ancora una proposta di legge.
Si tratterebbe di 400 euro mensili dedicati alle famiglie monogenitoriali, con figli disabili o con un reddito annuo sino a 90 mila euro.
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Reddito di infanzia affiancato dall’Assegno di Gioventù: cos’è
La proposta fatta al Governo riguarda anche un Assegno di Gioventù, di importo pari a 250 euro per ogni figlio tra i 7 e i 25 anni di età, se e solo se continuano gli studi.
Anche le agevolazioni fiscali e le detrazioni per figli a carico, secondo la proposta Foti, cambierebbero, in base al quoziente familiare.
Possibilità di detrarre dalle tasse, nei 24 mesi successivi al parto, eventuale spese di consulenza psicologica individuale o di coppia.
Novità dovrebbero esserci anche per quanto riguarda il prolungamento del congedo di maternità e parentale.
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Reddito di infanzia: come usufruire del Bonus asilo nido
Se il Reddito di infanzia è ancora una proposta, puoi chiedere il Bonus asilo nido.
Bisogna sapere che è stata prorogata dal primo aprile al 30 giugno 2023 la possibilità di presentare le ricevute di pagamento dell’asilo nido.
Le ricevute riguardano i pagamenti per gli asili nido pubblici e privati o forme di supporto presso la propria abitazione.
L’INPS ha dichiarato che devono essere allegati tutti i documenti utili di pagamento per l’asilo nido: ricevuta, fattura, bollettino, attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido del pagamento della retta o della trattenuta in busta paga.
La ricevuta deve contenere questi elementi:
- nome dell’asilo nido;
- partita Iva dell’asilo nido;
- codice fiscale del bambino;
- mese di riferimento;
- estremi del pagamento;
- nominativo del genitore.
Le ricevute dovranno essere allegate alla domanda, esclusivamente in modalità online tramite il servizio web “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione” e presentate dal genitore che sostiene l’onere, indicando le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica per le quali si richiede il Bonus.
Il contributo viene erogato solo dopo l’invio della domanda e della documentazione, a mo’ di rimborso dei pagamenti.
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Reddito di infanzia: a chi spetta il Bonus asilo nido?
Il Bonus asilo nido spetta alle famiglie con figli a carico di età inferiore a tre anni che frequentano l’asilo nido.
L’agevolazione spetta a tutti i genitori con figli, anche adottivi o affidatari, entro i 3 anni di età, compiuti tra gennaio e agosto 2023. Può richiedere il sussidio solo il genitore che sostiene il pagamento della retta.
Gli altri requisiti indispensabili che il richiedente del Bonus asilo nido deve rispettare anche nel 2023, sono i seguenti:
- residenza in Italia;
- cittadinanza italiana o europea;
- permesso di soggiorno;
- status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
- in caso di assistenza domiciliare, attestazione, rilasciata dal pediatra di libera scelta, che dichiari l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili, a causa della sua patologia.
Gli importi del Bonus cambiano a seconda dell’ISEE familiare:
- 3.000 euro annui per ISEE al di sotto di 25 mila euro;
- 2.500 euro annui per ISEE tra 25 mila e 40 mila euro;
- 1.500 euro annui per ISEE superiore a 40 mila euro o per le famiglie che non richiesto l’ISEE.
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Reddito di infanzia: ottieni l’Assegno Unico
Se hai già presentato la domanda per l’Assegno Unico, non è necessario ripresentare la domanda per ottenere l’assegno unico se già ne avete beneficiato.
Potranno invece presentare la domanda coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno unico e quanti hanno, prima del 28 febbraio 2023, trasmesso una domanda che non è stata accolta o che non è più attiva. Le domande possono essere presentate tramite:
- servizio online;
- Contact center;
- patronati;
- app INPS Mobile.
- Per quanto riguarda la decorrenza della prestazione si ricorda che – per le domande presentate entro il 30 giugno 2023 – l’Assegno unico è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno.
Si rimanda alla circolare INPS 15 dicembre 2022, n. 132 per ulteriori approfondimenti.
Leggi gli ultimi aggiornamenti sulle date di pagamento dell’Assegno Unico a giugno 2023.
Per usufruire dell’Assegno Unico è necessario:
- avere un figlio minorenne a carico;
- avere un figlio maggiorenne fino ai ventuno anni, che frequenti corsi di formazione o universitari;
- avere un figlio disabile, senza limiti di età.
La domanda va presentata online, sul sito dell’INPS, attraverso l’area personale MyInps e il proprio SPID. Oppure rivolgendosi al contact center: 06 164164 mobile oppure 803 164 rete fissa o al proprio patronato o CAF di fiducia.
Abbiamo parlato del Reddito di infanzia, dell’Assegno di gioventù (di come al momento siano ancora ipotesi) e di altre misure per la famiglia, già attive.
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