- Si può vincere il ricorso contro la multa legata alle strisce blu quando non è visibile o non è presente il cartello (segnaletica verticale) che introduce l’area di sosta a pagamento
- Si può far annullare la multa quando il Comune non garantisce aree di soste gratuite di fianco a quelle a pagamento. L’obbligo non vale per le zone a traffico limitato, dove è presente un’area pedonale o uno spazio di particolare rilevanza urbanistica
- Il Comune non può comminare sanzioni per divieto di sosta con il ticket scaduto. L’ente, infatti, può solo chiedere una integrazione del pagamento
- Il ricorso contro le multe può essere presentato al giudice di pace o inviandolo in Prefettura
Quando possono essere annullate le multe per il mancato pagamento delle strisce blu?
I parcheggi a pagamento sono l’incubo di ogni automobilista. Quante volte vi siete trovati sul parabrezza una bella multa e avete pensato: cavolo, ma le strisce blu neanche si vedevano! Caspita, ma il Comune non era tenuto a garantire i parcheggi gratis?
Tra dicerie e fake news il rischio di bruciare un bel po’ di soldi, avvocati e raccomandate, è davvero notevole. Vediamo perciò di fare un po’ di chiarezza.
Ecco i casi più diffusi nei quali vale la pena andare al giudice di pace o dal Prefetto e far valere le proprie ragioni.
Sommario:
- Multa strisce blu nulla senza parcheggi gratis?
- Multa strisce blu non visibili: quando fare ricorso
- Strisce blu e ticket scaduto: quando vale la multa?
- Come fare ricorso dal giudice di Pace?
- Come fare ricordo dal Prefetto?
- Gruppo whatsapp offerte di lavoro, concorsi e bandi pubblici
Multa strisce blu nulla senza parcheggi gratis?
La multa legata alle strisce blu è davvero nulla se in zona non è presente un’area di sosta gratuita?
I parcheggi gratis, le così dette strisce bianche, devono essere presenti nella stessa zona in cui il Comune ha inserito delle aree di sosta a pagamento.
Eppure, spesso, si ignora questo aspetto e si continua a pagare la multa senza batter ciglio.
La Cassazione (con ordinanza 18575 del 3 settembre 2014) ha fatto riferimento all’articolo 7, comma 8 del Codice della Strada che si esprime così:
“Qualora il Comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione, ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare un’adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”.
Il Comune deve insomma garantire delle aree di sosta gratuite di fianco a quelle a pagamento (le strisce blu), ma ci sono delle eccezioni.
L’obbligo non vale, per esempio, se:
- ci si trova in un’area pedonale
- in una zona a traffico limitato
- in altre aree di rilevanza urbanistica.
Quindi non è automatico che la multa sulle strisce blu sia nulla se, nelle vicinanze, mancano parcheggi gratuiti.
Questo principio, infatti, è valido solo dove vige l’obbligo di posizionare le cosiddette strisce bianche.
Multa strisce blu non visibili: quando fare ricorso
Un altro caso molto comune è quello delle strisce blu sbiadite o non visibili. In situazioni simili è facile pensare: come possono multarmi se i parcheggi neppure si vedono?
Non funziona così.
Si può fare ricorso contro la multa, solo se l’area di sosta a pagamento non è introdotta dalla segnaletica verticale (o quando il cartello non è visibile). Si tratta di quei cartelli stradali, con fasce orarie e importi, che devono avvisare l’automobilista delle strisce blu.

Strisce blu e ticket scaduto: quando vale la multa?
Il ministero dei Trasporti ha messo una volta per tutte la parola fine alla polemica sulla multa per i ticket scaduti. Quando, cioè, l’automobilista lascia l’auto in sosta per un periodo più lungo di quello indicato sul grattino.
In quel caso, l’amministrazione comunale è autorizzata solo a chiedere una integrazione del pagamento per il tempo non coperto dal ticket. La multa per divieto di sosta, invece, non può essere emessa.
Come fare ricorso al giudice di Pace
La multa per parcheggio sulle strisce blu ammonta a 41 euro, ridotti a 28,70 euro se si decide di pagare entro i primi cinque giorni dalla notifica, quindi dall’arrivo a casa della raccomandata e non da quando si trova il preavviso sull’auto.
Ma, se state leggendo questa guida, è perché siete sicuri di non dover pagare quella multa. Vediamo allora come procedere.
Se si vuole contestare la sanzione è possibile fare ricorso al giudice di Pace. In questo caso il costo delle spese da sostenere potrebbe essere perfino superiore alla multa. Ma, si sa, per le questioni di principio, spesso, non si bada a spese.
Come fare ricorso dal Prefetto
E’ invece possibile fare opposizione, in modo assolutamente gratuito, presentando ricorso al Prefetto.
In quel si dovrebbe pagare la sola raccomandata. La Prefettura è costretta a rispondere entro 220 giorni o scatterà il silenzio assenso e la multa verrà considerata nulla.
Il limite temporale è di 180 giorni se si invia ricorso alle autorità come la Polizia Municipale. E se il Prefetto rigetta il ricorso? Si può impugnare la decisione al Giudice di pace entro trenta giorni.
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