In cosa consiste la ricostituzione reddituale e perché è importante per continuare a ricevere l’assegno sociale e l’indennità di invalidità? Scopriamolo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie sui diritti e le agevolazioni per le persone con disabilità. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagramtutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Ricostituzione reddituale: cos’è
La ricostituzione reddituale consiste in un ricalcolo di una prestazione che già viene erogata e che si basa su limiti di reddito personali o familiari.
La procedura riguarda solo alcune prestazioni, come pensione ai superstiti, pensione di invalidità, assegno sociale, o parti di prestazioni, cioè le cosiddette prestazioni accessorie, come l’integrazione al minimo e la maggiorazione sociale.
In altre parole, in caso di redditi non dichiarati, i beneficiari devono aggiornare la propria situazione reddituale per poter continuare a ricevere determinate prestazioni.
In particolare richiedono la ricostituzione reddituale:
- pensione di inabilità;
- assegno mensile di assistenza;
- pensione ai ciechi civili;
- pensione ai sordi;
- assegno sociale.
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Domanda di ricostituzione reddituale
Nel caso sia necessario dare un riscontro reddituale, magari per una mancata dichiarazione dei redditi negli anni precedenti, l’INPS si occuperà di comunicarlo ai cittadini che hanno diritto alle prestazioni tramite i seguenti passaggi:
- richiesta di dichiarazione dei membri familiari in età lavorativa attiva (dai 18 ai 65 anni e 7 mesi), beneficiari di assegno mensile di assistenza, di pensione di inabilità per invalidità civile, di pensione per cecità assoluta o parziale, di pensione per sordità;
- invio di una nota di preavviso di sospensione del beneficio, tramite raccomandata A/R, per comunicare ai cittadini interessati l’esigenza di un ricalcolo reddituale;
- entro 60 giorni dall’invio della comunicazione, i cittadini interessati dovranno fare comunicazione dei redditi attraverso la domanda telematica di “Ricostituzione reddituale per sospensione art.35 comma 10 bis D.L. 207/2008”;
- dopo 60 giorni dall’invio della comunicazione, se non c’è stata risposta da parte degli interessati, l’Inps procederà alla sospensione della prestazione con azzeramento della prima rata utile e ne invierà comunicazione.
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In caso di assegno o pensione sociale, e assegno sociale sostitutivo, l’INPS provvederà a:
- inviare una nota tramite raccomandata A/R per segnalare la necessità di procedere con una ricostituzione reddituale;
- invitare gli interessati a presentare la dichiarazione reddituale entro 60 giorni.
Dopo 60 giorni dalla comunicazione, se gli interessati non danno risposta, l’Inps procederà alla sospensione della prestazione e successivamente passerà al recupero delle prestazioni non dovute.
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