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Riforma Irpef 2022: nuove addizionali regionali. Le cifre

Come cambiano le addizionali regionali con la riforma Irpef 2022 e come questo inciderà sugli stipendi.

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4' di lettura

Come cambiano le addizionali regionali con la riforma irpef 2022? Lo vediamo insieme in questo approfondimento (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unicoLeggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Novità sulla riforma irpef 2022

Come anticipato in apertura, la riforma irpef 2022 modifica le addizionali di alcune Regioni.

La riforma prevede un ricalcolo sulla base dei nuovi scaglioni e aliquote, a cui vanno però aggiunte le addizionali

Le Regioni che hanno modificato le aliquote nel 2021 hanno dovuto procedere all’adeguamento sulla base dei nuovi scaglioni di reddito previsti dalla riforma.

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Lo stesso vale per i Comuni che hanno applicato addizionali differenziate per scaglioni, che sono chiamati ad adeguare le proprie aliquote alle nuove soglie post-riforma.

Nel prossimo paragrafo vediamo più nel dettaglio la situazione delle nuove addizionali regionali.

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Elenco delle nuove addizionali regionali

Le prime Regioni a segnalare le nuove aliquote e detrazioni sono: Lazio, Liguria, Marche, Piemonte e Umbria.

Nella seguente tabella vediamo nel dettaglio cosa è cambiato con la riforma irpef 2022 per queste cinque regioni.

LAZIOI redditi fino a 15.000 sono esclusi dall’addizionale e, per tutti quelli sopra i 15.000 euro, è prevista una maggiorazione unica dell’1,60%. Per il 2022, c’è una detrazione di 300 euro per i redditi tra 15.000 e 40.000 euro.
LIGURIAAnche in questo caso esclusi dall’addizionale i redditi fino a 15.000 euro e è prevista, per i redditi tra 15.000 e 28.000 euro, una maggiorazione dello 0,58%. Per i redditi tra i 28.000 e 50.000 euro la maggiorazione è pari all’1,8% e per i redditi oltre 50.000 all’1,10%.
MARCHERestano fuori dall’addizionale i redditi fino a 15.000. È invece prevista, per i redditi tra 15.000 e 28.000 euro, una maggiorazione dello 0,30%; una pari allo 0,47% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; ai redditi oltre 50.000 invece spetta un più 0,50%. Sono esclusi dall’addizionale anche i redditi fino a 50.000 euro con uno o più figli con invalidità.
PIEMONTEIn questo caso per i redditi fino a 15.000 euro c’è una maggiorazione dello 0,39%; per i redditi che superano i 15.000 e restano entro i 28.000 euro è prevista una maggiorazione dello 0,90%; per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro un più 1,52% e per quelli che superano i 50.000 la maggiorazione è pari al 2%. Si confermano le detrazioni di 100 euro per ogni figlio alle famiglie con più di tre figli e di 250 euro con figli disabili a carico.
UMBRIALa Regione ha escluso dall’addizionale i redditi fino a 15.000 e previsto: per i redditi nella fascia da 15.000 e 28.000 euro una maggiorazione dello 0,39%; un più 0,44% per i redditi da 28.000 a 50.000 euro, mentre per i redditi oltre 50.000 la maggiorazione è pari allo 0,60%.

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Diverso invece il caso delle regioni che mantengono l’addizionale unica, ovvero:

  • Basilicata: 1,23%
  • Calabria: 1,73%
  • Sardegna: 1,23%
  • Sicilia: 1,23%
  • Valle d’Aosta: 1,23%
  • Veneto: 1,23%

Inoltre, ti riportiamo anche i dettagli degli enti che hanno mantenuto l’addizionale multipla:

BOLZANO1,33% fino a 15.000 euro di reddito
1,93% tra 15.000 e 28.000 euro
2,03% oltre 28.000 e fino a 50.000 euro
2,27% oltre 50.000
CAMPANIA1,73% fino a 15.000 euro
2,96% oltre 15.000 e fino a 28.000 euro
3,20% oltre 28.000 e fino a 50.000 euro
3,33% oltre 50.000
EMILIA ROMAGNA1,33% fino a 15.000 euro
1,93% oltre 15.000 e fino a 28.000 euro
2,03% oltre 28.000 e fino a 50.000 euro
2,27% oltre 50.000
FRIULI VENEZIA GIULIA0,70% fino a 15.000 euro
1,23% tra 15.000 e 28.000 euro
1,23% oltre 28.000 e fino a 50.000 euro
1,23% oltre 50.000
LOMBARDIA1,23% fino a 15.000 euro
1,58% oltre 15.000 e fino a 28.000 euro
1,72% tra 28.000 e 50.000euro
1,73% oltre 50.000
MOLISE1,73% fino a 15.000 euro
1,93% tra 15.000 e 28.000 euro
2,13% oltre 28.000 e fino a 50.000 euro
2,33% oltre 50.000
PUGLIA1,33% fino a 15.000 euro
1,43% oltre 15.000 e fino a 28.000 euro
1,63% tra 28.000 e 50.000 euro
1,85% oltre 50.000

Speriamo di aver fatto un po’ di chiarezza, ma se hai ancora dubbi sulla riforma irpef 2022 non esitare a scriverci su Instagram.

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