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Rimborso 730 in ritardo, ecco per chi slitta a marzo 2023

Rimborso 730 in ritardo, ecco per chi slitta a marzo 2023: gli errori più comuni e come comportarsi.

di The Wam

Luglio 2022

Rimborso 730 in ritardo – Questo mese arriva il rimborso 730 per i più veloci a fare la dichiarazione dei redditi, quelli che sono riusciti a inoltrarla entro fine maggio (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Purtroppo però, per varie ragioni che elencheremo in questo articolo, alcuni cittadini potranno vedersi accreditato il rimborso entro marzo 2023.

I motivi sono principalmente quattro, alcuni sono legati ad errori formali commessi nella compilazione, altri invece sono in un certo senso positivi, perché legati a un accredito importante, da esaminare attentamente.

INDICE

Rimborso 730 in ritardo, ecco per chi slitta a marzo 2023

Il rimborso 730 in ritardo arriva generalmente per quattro motivi, che sono quelli più diffusi e con cui spesso, purtroppo, si ha a che fare. La natura di questi errori nasce, quasi sempre, dall’imprecisione di chi ha compilato e inoltrato la domanda.

Se proprio quindi volete dare la colpa a qualcuno o è la vostra oppure dell’intermediario che si è preso la briga di fare la dichiarazione al posto vostro.

In tutti casi che elencheremo il limite massimo per il rimborso 730 in ritardo è marzo 2023, quindi armatevi di pazienza.

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Rimborso 730 in ritardo, IBAN errato

Il primo motivo del rimborso 730 in ritardo è un errore di compilazione nell’IBAN all’interno della Dichiarazione dei Redditi. Può sembrare banale, ma è uno degli errori più diffusi.

Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.

L’Agenzia, dopo aver fatto i calcoli, prova a disporre in pagamento, che viene rifiutato dalla banca per IBAN errato. A quel punto il cittadino dovrà essere avvisato per rettificare l’errore.

A quel punto ripartirà nuovamente l’analisi della pratica, fino di nuovo all’erogazione del credito maturato.

Rimborso 730 in ritardo, modifiche al 730 precompilato

Per velocizzare il processo di compilazione delle Dichiarazioni l’Agenzia ha messo a disposizione un modello 730 precompilato che, attingendo dalla banca dati dell’ente, riesce a elaborare i dati principali per poter riempire il modulo.

A volte però ci sono delle imprecisioni o bisogna aggiungere delle spese che non risultano dal modello. Per farlo si modifica il precompilato.

Questa modifica fa scattare una sorta di notifica che allerta il sistema e lo obbliga a fare una verifica ulteriore.

Questa verifica va a finire in coda, dietro alle altre pratiche di precompilato modificato da analizzare. Ovviamente, questo processo fa slittare il pagamento.

Ti consigliamo di leggere questa guida di invaliditaediritti.it sull’acquisto di pc a prezzo agevolato con la legge 104.

Rimborso 730 in ritardo, incoerenze o errori formali

Questo è forse il più fastidioso dei motivi di rimborso: l’errore formale o l’incoerenza.

Significa che c’è stato un campo compilato con dati che non dovrebbero stare in quel posto.

Se l’errore l’avete fatto voi, mettetevi l’anima in pace. Se invece lo ha fatto il vostro intermediario, CAF o commercialista, dovreste valutare di cambiare professionista…

Ovviamente però in caso di errori che portino a debiti o crediti non dovuti oppure a sanzioni sarà chi ha posto il visto di conformità a pagare, sia economicamente che legalmente.

Rimborso 730 in ritardo, ecco per chi slitta a marzo 2023
Rimborso 730 in ritardo, ecco per chi slitta a marzo 2023

Rimborso 730 in ritardo, credito superiore a 4000 euro

Quando dovete ricevere un credito importante, superiore ai 4000 euro, scattano dei controlli di routine, automatici e obbligatori.

La verifica serve proprio a stabilire se tutte i dati riportati in dichiarazione sono corretti e se gli importi richiesti, legati alle spese, sono leciti.

Questa verifica viene chiamata tecnicamente «controllo preventivo», più comunemente conosciuto come «accertamento».

Rimborso 730 in ritardo, per quanto tempo conservare le carte

Il fisco può chiedere conto di quanto dichiarato fino a 5 anni dalla dichiarazione. Significa che dovreste conservare le vostre carte almeno fino al 2027. Ma il nostro consiglio è quello di farvi un archivio e tenere tutto in custodia anche per più tempo.

Infatti, in caso di ristrutturazioni per esempio, i cinque anni si contano dall’ultima rata pagata.

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