Rimborso bollette, come ottenerlo dopo che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato per oltre 15 milioni di euro sei operatori dell’energia. Le aziende sono state multate per aver modificato in modo unilaterale i contratti con i propri clienti, ritoccando al rialzo le tariffe di luce o gas. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Come si ottiene il rimborso bollette
Il processo per ottenere il rimborso delle bollette potrebbe sembrare complicato, ma seguendo alcuni passi chiave, i consumatori possono navigare efficacemente nel sistema.
1. Presentazione del reclamo
Il primo passo è quello di presentare un reclamo formale al proprio gestore di energia. Questo reclamo deve dettagliare come e perché si ritiene che il contratto sia stato modificato in modo unilaterale e ingiusto.
Elementi da includere nel reclamo:
- Informazioni personali: nome completo, indirizzo e dettagli del contatto.
- Dettagli del contratto: numero del contratto e dettagli specifici delle modifiche contestate.
- Motivazione del reclamo: spiegazione chiara e concisa di perché si ritiene che le modifiche siano ingiuste o non conformi al contratto originale.
- Documentazione di supporto: copie delle bollette precedenti e successive alla modifica, corrispondenza con il gestore e qualsiasi altra documentazione rilevante.
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2. Risposta del gestore e indennizzo
Dopo aver ricevuto il reclamo, il gestore è tenuto a fornire una risposta scritta e motivata entro 30 giorni solari. Se il gestore non rispetta questa scadenza, deve garantire un indennizzo, che varia in base ai giorni di ritardo nella risposta. Questo indennizzo sarà incluso nella prima bolletta successiva.
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Quando ricorrere alla conciliazione?
Se il reclamo non porta a una risoluzione soddisfacente, o se non si riceve risposta entro 40 giorni, i consumatori hanno il diritto di ricorrere al servizio di conciliazione.
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1. Attivazione del servizio di conciliazione
Per attivare il servizio di conciliazione, gestito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), i consumatori devono:
- Registrarsi alla piattaforma online: accedere alla piattaforma di conciliazione e creare un account.
- Compilare la richiesta di conciliazione: completare la maschera online fornendo dettagli specifici sul reclamo e sulle proprie richieste.
- Allegare documentazione: inviare copie delle bollette, corrispondenza con il gestore e qualsiasi altra documentazione pertinente.
Costi delle bollette e inganni: i prezzi del mercato libero.
2. Svolgimento della conciliazione
La procedura di conciliazione si svolge interamente online. Un conciliatore imparziale facilita il dialogo tra il consumatore e il gestore per raggiungere una soluzione amichevole senza ricorrere a un giudice.
Processo di conciliazione:
- Incontri virtuali: discussioni in stanze virtuali, dove un conciliatore guida le parti verso un’intesa.
- Durata massima: la procedura non deve superare i 90 giorni, prorogabili di altri 30.
- Accordo finale: un eventuale accordo raggiunto può essere fatto valere in tribunale in caso di inadempienza.
Perché sono scattate le sanzioni
Le sanzioni dell’Antitrust, per un totale di oltre 15 milioni di euro, sono state applicate a seguito di pratiche commerciali aggressive da parte di sei importanti operatori energetici: Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia.
Motivi delle sanzioni:
- Modifiche unilaterali dei contratti: aumenti dei prezzi dell’energia elettrica e del gas senza un adeguato consenso dei consumatori.
- Contrasto con normative: queste pratiche erano in opposizione alla protezione normativa derivante dall’articolo 3 del Decreto Aiuti bis.
Implicazioni per i consumatori:
Queste azioni hanno avuto un impatto significativo sul costo delle bollette per i consumatori, portando a un’esigenza crescente di tutela e chiarimenti sui diritti di rimborso.
Contesto normativo
Le azioni delle aziende energetiche hanno violato specifiche normative, inclusi i decreti del governo Mario Draghi che vietavano la modifica dei prezzi nei contratti del libero mercato non scaduti, estesi fino al 30 giugno 2023.
Il divieto di modificare i prezzi
Una componente cruciale nella questione del rimborso bollette è dunque il divieto imposto dal governo sulle modifiche unilaterali dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas. Questo divieto, in vigore dal 10 agosto 2022 al 30 giugno 2023, è stato adottato per proteggere i consumatori da aumenti improvvisi e ingiustificati delle tariffe.
Implicazioni del divieto:
- Protezione dei consumatori: previsto per salvaguardare i consumatori da aumenti non concordati e non previsti nei contratti di fornitura energetica.
- Limitazioni per i fornitori: i fornitori non possono aumentare i prezzi unilateralmente durante il periodo specificato, secondo la normativa.
- Conseguenze in caso di violazione: qualsiasi aumento unilaterale dei prezzi in questo periodo è considerato una violazione normativa e può portare a sanzioni.
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Eni multata per 5 milioni
Un esempio significativo di queste sanzioni è la multa di 5 milioni di euro inflitta a Eni Plenitude.
Dettagli della sanzione:
- Quantità della multa: Eni è stata multata per 5 milioni di euro.
- Motivo della sanzione: la multa è stata imposta per la modifica unilaterale dei prezzi di fornitura a oltre 4 milioni di consumatori.
- Base della modifica: le modifiche sono state effettuate sulla base di clausole contrattuali che permettevano alla società di modificare le tariffe a propria discrezione, una volta scaduti i prezzi dell’offerta economica scelta.
- Risposta di Eni: Eni Plenitude ha dichiarato di ritenere corretto il proprio operato e ha espresso l’intenzione di impugnare il provvedimento.
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10 milioni di multa all’Enel
Enel Energia ha ricevuto una sanzione significativa di 10 milioni di euro. Questa multa sottolinea la necessità di una trasparenza maggiore da parte delle aziende energetiche.
Dettagli della sanzione:
- Importo della multa: la cifra, 10 milioni di euro, rappresenta il massimo edittale applicabile in casi simili.
- Motivo della sanzione: la multa è stata imposta a seguito di presunte modifiche unilaterali illegittime nei contratti di fornitura di energia.
- Risposta di Enel Energia: l’azienda sostiene di aver sempre rispettato la normativa vigente, limitandosi a rinnovare le condizioni economiche dei contratti in scadenza, senza apportare modifiche unilaterali durante la loro vigenza.
Acea, modifiche in violazione della norma
Acea e Dolomiti Energia hanno adottato un approccio differente, ma ugualmente problematico, rispetto alla modifica dei prezzi delle bollette, portando a sanzioni significative.
Analisi della situazione di Acea:
- Modifica dei prezzi: Acea ha aumentato i prezzi prima della scadenza corretta dei contratti, in alcuni casi con modifiche unilaterali che violavano le normative.
- Sanzioni ricevute: le sanzioni per Acea sono state stabilite a 560 mila euro, mentre Dolomiti Energia ha ricevuto una sanzione di 50 mila euro.
- Violazione del preavviso: le modifiche sono state effettuate senza rispettare il preavviso di 90 giorni, un requisito essenziale per garantire la trasparenza nei confronti dei consumatori.
Edison, il ristoro ai clienti
Edison, uno degli operatori sanzionati, ha attuato aumenti dei prezzi prima della scadenza delle tariffe previste dai contratti. Tuttavia, l’azienda ha successivamente ristorato i propri clienti. Questo gesto ha portato l’Antitrust a imporre solo il minimo edittale di 5.000 euro come sanzione.
Dettagli della situazione di Edison:
- Aumento precoce dei prezzi: Edison ha applicato l’incremento prima della scadenza contrattuale.
- Ristoro attuato: la società ha compensato i clienti coinvolti.
- Sanzione ridotta: a seguito del ristoro, la sanzione è stata limitata a 5.000 euro.
L’Unc: obbligatorio il preavviso di 90 giorni
L’Unione Nazionale Consumatori (UNC) ha evidenziato l’importanza del preavviso di 90 giorni prima di qualsiasi modifica contrattuale, sostenendo che ogni comunicazione inviata ai consumatori senza questo preavviso è inefficace e rende le variazioni contrattuali illegittime.
Implicazioni del preavviso di 90 Giorni:
- Protezione dei consumatori: assicura che i clienti siano adeguatamente informati su eventuali cambiamenti.
- Legittimità delle modifiche: le modifiche senza un adeguato preavviso sono considerate illegittime.
- Soddisfazione per le sanzioni: l’UNC esprime soddisfazione per l’entità delle sanzioni, che in alcuni casi raggiunge il massimo consentito.
Il Codacons: ora rimborsare gli utenti
Il Codacons, un’altra associazione dei consumatori, ha richiesto indennizzi per tutti gli utenti colpiti dagli aumenti illegittimi delle tariffe di luce e gas, spingendo per un incontro con le società sanzionate per discutere di misure di indennizzo automatico.
Richieste del Codacons:
- Indennizzi per gli utenti: chiede compensazioni per i consumatori danneggiati.
- Incontro con le società: propone una discussione per organizzare il ristoro.
- Evitare azioni legali: mirano a prevenire una cascata di azioni legali.
Assoutenti: vigilare sulla fine della tutela
Assoutenti ha sottolineato l’importanza di una sorveglianza attenta durante il passaggio al mercato libero dell’energia, sollecitando il Governo e l’Antitrust a emanare direttive per proteggere i consumatori da pratiche commerciali scorrette.
Preoccupazioni di Assoutenti:
- Transizione al mercato libero: fase delicata che nasconde rischi per i consumatori.
- Necessità di direttive: richiesta di linee guida chiare per prevenire abusi.
- Protezione dei consumatori: importanza di vigilare sulle pratiche commerciali durante questa transizione.

FAQ (domande e risposte)
Come si ottiene un rimborso per bollette dopo modifiche unilaterali?
Per ottenere il rimborso bollette dopo modifiche unilaterali, il primo passo è presentare un reclamo formale al proprio gestore di energia. Se il gestore ha modificato il contratto della bolletta in modo unilaterale, è obbligato a rispondere per iscritto al reclamo entro 30 giorni solari. Qualora la risposta non arrivi entro questo termine, il gestore è tenuto a garantire un indennizzo, che varia in base ai giorni di ritardo e deve essere liquidato nella prima bolletta successiva.
Qual è il ruolo dell’ARERA nella conciliazione delle bollette?
L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) gioca un ruolo fondamentale nella conciliazione delle bollette. Se dopo 40 giorni dall’invio del reclamo non si riceve una risposta o questa non è risolutiva, è possibile ricorrere al servizio di conciliazione di ARERA. Il processo prevede la registrazione sulla piattaforma online di ARERA e l’intervento di un conciliatore che aiuta le parti a trovare un accordo, senza la necessità di un giudice. Il servizio si svolge completamente online, con incontri in stanze virtuali e un tempo massimo di 90 giorni, prorogabili di altri 30, per raggiungere un accordo.
Per quali motivi sono state multate le aziende energetiche?
Le aziende energetiche sono state multate per aver modificato unilateralmente i contratti con i propri clienti, ritoccando al rialzo le tariffe di luce o gas. Queste azioni sono state considerate pratiche commerciali aggressive, in quanto costringevano i consumatori ad accettare modifiche nei prezzi dell’energia elettrica e del gas, contrariamente alla protezione normativa garantita dall’articolo 3 del Decreto Aiuti bis.
Quali sono le sanzioni dell’Antitrust per aumenti delle bollette?
Le sanzioni dell’Antitrust per gli aumenti delle bollette sono state significative, superando i 15 milioni di euro complessivamente per sei operatori dell’energia. Queste sanzioni sono state imposte per le pratiche commerciali aggressive e le modifiche unilaterali dei contratti, che andavano contro le normative stabilite per la protezione dei consumatori.
Come funziona il divieto di modificare i prezzi delle bollette?
Il divieto di modificare i prezzi delle bollette era in vigore dal 10 agosto 2022 al 30 giugno 2023. Secondo questo divieto, era proibito agli operatori energetici di aumentare unilateralmente i prezzi per la fornitura di energia elettrica e gas durante questo periodo. Nonostante ciò, alcune aziende hanno inviato agli utenti comunicazioni che li inducevano ad accettare modifiche dei prezzi, violando quindi la normativa e provocando aumenti significativi delle bollette per i loro clienti.
Qual è l’importanza del preavviso di 90 giorni nelle bollette?
Il preavviso di 90 giorni è un requisito obbligatorio per le comunicazioni inviate ai consumatori riguardanti modifiche contrattuali. Se un operatore energetico non rispetta questo preavviso, qualsiasi variazione contrattuale diventa inefficace e, di conseguenza, illegittima. Questo preavviso è fondamentale per garantire che i consumatori siano adeguatamente informati e preparati per eventuali cambiamenti, assicurando trasparenza e equità nelle pratiche commerciali.