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Occupare la casa popolare per necessità: cosa si rischia

Cosa rischi se occupi la casa popolare: quando si concretizza il reato di occupazione abusiva? E cos'è lo stato di necessità? Scopriamo i dettagli nell'articolo.

di Imma Duni

Gennaio 2023

Cosa rischi se occupi la casa popolare: quando si concretizza il reato di occupazione abusiva? E cos’è lo stato di necessità? Scopriamo i dettagli nell’articolo. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Cosa rischi se occupi la casa popolare: quando si concretizza un reato?

Non tutti in Italia hanno una prima casa e l’emergenza abitativa è una costante del nostro paese.

L’edilizia popolare, intanto, va a rilento. In questa situazione di difficoltà, molte famiglie sono in affitto, altre che non possono permettersi una locazione, decidono di occupare appartamenti disabitati.

Occupare una casa disabitata è un reato, ma non sempre i giudici condannano chi lo commette: perché? Perché c’è un orientamento giurisprudenziale abbastanza benevolo nei confronti di chi compie questo gesto per necessità.

L’occupazione abusiva di una casa popolare integra il reato di «invasione di terreni o edifici», previsto dall’art. 633 del Codice penale.

La pena può essere la reclusione fino a due anni e una multa che va da 103 a 1.032 euro.

L’occupazione che rileva dal punto di vista penale è quella che riguarda coloro che non hanno alcun titolo rispetto all’edilizia popolare: perché non hanno partecipato al bando di assegnazione della casa popolare o sono rimasti fuori dalla graduatoria.

Se un soggetto senza titolo occupa comunque una casa popolare, commette il reato penale previsto dall’articolo 633 del Codice penale.

In alcuni casi, però, il giudice la vede in modo più benevolo.

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Avv. Angelo Greco

Cosa rischi se occupi la casa popolare: cos’è lo stato di necessità?

Quali sono i rischi per chi occupa un alloggio popolare prima che esca la graduatoria e si assicuri di averne diritto?

L’art. 54 del Codice penale dichiara che questo reato non è punibile se persiste lo stato di necessità. Cosa significa?

Lo stato di necessità si configura quando il soggetto che ha commesso il fatto ha l’obbiettivo di salvare sé stesso e la sua famiglia da un danno grave alla persona.

Non deve essere opportunità o convenienza, dunque, ma una vera e propria necessità per l’esistenza di un pericolo concreto (non presunto) per sé stesso o per la propria famiglia.

Il danno di cui si teme il concretizzarsi, d’altra parte:

Se una madre sola dovesse essere sfrattata in pieno inverno, con due figli e non avesse altro luogo in cui andare, l’occupazione di una casa popolare sarebbe un gesto estremo e giustificabile dallo stato di necessità.

Secondo la Corte di Cassazione lo stato di necessità e l’inevitabilità del pericolo deve sussistere per tutto il periodo di occupazione.

Oggi è pacifico che la giurisprudenza si sia orientata verso il rispetto del diritto sociale di avere un tetto sulla testa. Ecco perché, spesso, chi occupa un alloggio popolare per necessità, non viene condannato.

In questo caso, però, non ci devono essere altre alternative a quella del commettere un reato.

Non sempre un’occupazione è legittima. Il giudice prima di emanare la sentenza, dovrà indagare se il soggetto che ha occupato l’alloggio ha fatto tutto quanto in suo potere per ottenere una casa in modo ordinario.

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Occupare la casa popolare per necessità: cosa si rischia
Occupare la casa popolare: in foto un palazzo.

Cosa rischi se occupi la casa popolare: come fare domanda?

L’assegnazione delle case popolari non è gratuita, perché lo Stato chiede un contributo a titolo di canone di locazione, una somma irrisoria se paragonata ai prezzi di mercato.

Se questa somma non dovesse essere versata, si rischierebbe lo sfratto.

Il canone richiesto è proporzionato alla situazione reddituale dell’inquilino. L’Istituto Autonomo Case Popolari è un ente pubblico che si occupa della gestione dell’edilizia pubblica per l’assegnazione di case ai meno abbienti.

Essi sono presenti su tutto il territorio regionale e hanno una competenza provinciale.

La procedura per ottenere una casa popolare si basa su un bando di partecipazione pubblico e su una domanda.

In base al punteggio (calcolato tenendo conto di diversi fattori), si potrà ottenere o meno l’abitazione.

In poche parole la procedura è la seguente:

La domanda va inoltrata all’ente che ha emesso il bando, che può essere:

La domanda, se corredata di tutti i requisiti richiesti dal bando, permetterà di essere inseriti in una graduatoria e, se si hanno abbastanza punti, quando verranno costruiti nuovi alloggi oppure quando si libereranno quelli esistenti, l’ente pubblico provvederà ad assegnare una casa alla famiglia che ne ha diritto.

Quali sono i documenti da allegare per ottenere una casa popolare?

I documenti necessari sono i seguenti:

Abbiamo visto cosa rischi se occupi la casa popolare.

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