Bonus 150 euro: sarà pagato solo a Natale? Scopriamo insieme chi rischia lo slittamento della data di erogazione (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Nei prossimi paragrafi approfondiremo nel dettaglio anche il perché di questo possibile posticipo dei pagamenti e quali sono i tempi e i requisiti da rispettare
INDICE:
- Pagamenti bonus 150 euro dicembre? Per chi
- Pagamenti bonus 150 euro a dicembre: e per gli altri?
- Bonus 150 euro: a chi spetta?
- Bonus 150 euro e busta paga più corposa
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro
Pagamenti bonus 150 euro dicembre? Per chi
Inizialmente il bonus 150 euro doveva arrivare nelle buste paga dei beneficiari a novembre. Tuttavia questa previsione potrebbe non valere per tutti.
Chi rischia lo slittamento a dicembre sono i lavoratori dipendenti.
I passaggi da rispettare dai datori di lavoro, per l’accredito della misura, sono piuttosto laboriosi e i tempi per l’anticipo del contributo a novembre sembrerebbero essere troppo stretti.
Il vero problema ha a che fare con i parametri di accesso all’incentivo. Il Decreto Aiuti ter infatti definisce che possono beneficiare del bonus 150 euro solo coloro che registreranno un reddito mensile a novembre non superiore a 1.538 euro.
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I datori di lavoro quindi, non potranno basarsi sui dati pregressi (come era successo con il bonus 200 euro), ma dovranno contare solo sui documenti relativi al mese in corso.
L’altra problematica è legata alla consegna dell’autocertificazione ai datori di lavoro, che conferma il pieno rispetto dei requisiti da parte dei lavoratori dipendenti. I tempi per produrre i modelli e raccoglierli, soprattutto nelle aziende più grandi, potrebbero essere molto dilatati.
In sostanza, nella peggiore delle ipotesi, il bonus 150 euro sarà accreditato in busta paga a dicembre insieme alla tredicesima.
Quindi, riepiloghiamo quali sono i problemi che potrebbero portare allo slittamento del bonus 150 euro per i lavoratori dipendenti:
- poco tempo per caricare i soldi sulle buste paga;
- passaggi molto laboriosi;
- consegna e ritiro dell’autocertificazione.
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Pagamenti bonus 150 euro a dicembre: e per gli altri?
Per gli altri beneficiari del bonus 150 euro invece non ci dovrebbero essere problemi.
I primi a riceverlo a novembre saranno i percettori del reddito di cittadinanza e dei sussidi di disoccupazione oltre che di pensioni e assegni di previdenza.
Il sussidio spetterà poi ai lavoratori della pubblica amministrazione e, forse, ai titolari di partita Iva e ai lavoratori autonomi.
Tutto dipende da quando sarà aperta la finestra sul sito dell’Inps per presentare le apposite richieste.
Bonus 150 euro: a chi spetta?
Il bonus 150 euro spetta, come dicevamo, ai lavoratori dipendenti che hanno registrato una retribuzione mensile a novembre, di importo non superiore a 1.538 euro.
Inoltre, potranno beneficiarne le seguenti categorie di cittadini, nel pieno rispetto dei requisiti:
BONUS 150 EURO: A CHI SPETTA | REQUISITI |
---|---|
Lavoratori dipendenti | Retribuzione massima non superiore a 1.538 euro a novembre 2022 |
Titolari di pensione, assegno sociale, pensione per invalidi civili, ciechi e sordomuti e trattamenti di accompagnamento | Decorrenza trattamenti entro 1° ottobre 2022 e reddito lordo non superiore a 20mila euro nel 2021 |
Lavoratori domestici | Aver beneficiato del bonus di 200 euro e avere un rapporto di lavoro attivo alla data di entrata in vigore del decreto Aiuti ter |
Disoccupati | Aver percepito Naspi o Dis-Coll a novembre 2022 |
Titolari di disoccupazione agricola | Percepire un’indennità di disoccupazione nel 2022 per importi di competenza 2021 |
Titolari di rapporti co.co.co, dottorandi e assegnisti di ricerca (a domanda) | Essere iscritti alla Gestione Separata, contratti attivi alla data del 18 maggio e reddito non superiore a 20mila euro |
Stagionali, lavoratori dello spettacolo e dello sport | Aver beneficiato delle indennità del DL n. 41/2022 |
Stagionali a tempo determinato e intermittenti | Almeno 50 giornate di lavoro nel 2021 e reddito non superiore a 20mila euro |
Lavoratori dello spettacolo | Almeno 50 contributi giornalieri nel 2021 e reddito non superiore a 20mila euro |
Lavoratori autonomi senza partita IVA | Titolarità di contratti di lavoro autonomo occasionale nel 2021 con almeno un contributo mensile accreditato – Iscrizione alla Gestione Separata |
Incaricati delle vendite a domicilio | Partita IVA attiva, iscrizione Gestione Separata e reddito da medesime attività superiore a 5mila euro |

Bonus 150 euro e busta paga più corposa
Se da un lato il bonus 150 euro potrebbe arrivare più tardi del previsto ad alcuni beneficiari, la busta paga di ottobre sarà comunque più corposa per tutti.
Da questo mese, infatti, scatta la decontribuzione al 2 per cento varata dal governo Draghi per aiutare i lavoratori con redditi fino a 35mila euro ad affrontare la crisi economica e l’inflazione.
Questa tassazione agevolata è progressiva in base alla retribuzione.
Quindi, maggiore sarà il guadagno, più alto sarà il beneficio fiscale e in particolare:
- con reddito annuo pari a 8mila euro: aumento mensile di 12,31 euro lordi;
- con reddito annuo pari a 10mila euro: aumento mensile di 15,38 euro lordi;
- con reddito annuo pari a 15mila euro: aumento mensile pari a 23,08 euro lordi;
- con reddito annuo pari a 20mila euro: aumento mensile di 30,77 euro lordi;
- con reddito annuo pari a 25mila euro: aumento mensile pari a 38,46 euro lordi;
- con reddito annuo pari a 30mila euro: aumento mensile di 46,15 euro lordi;
- con reddito annuo pari a 34.996 euro: aumento mensile pari a 53,84 euro lordi.
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