“Caro Iacopo…
Ne approfitto per chiederti come fai ad essere sempre positivo e ottimista.
Io mi rendo conto di non esserne capace e le difficoltà che la mia disabilità fisica mi comportano mi abbattono spesso, soprattutto in questo ultimo periodo di forte stress.
Ti prego se c’è una ricetta rendila pubblica!
Laura.”
Cara Laura, mi fa molto piacere sapere che quello che traspare di me dal mio lavoro, anche in questi ultimi mesi molto difficili della mia vita, sia una sensazione di serenità e ottimismo, ma ti garantisco che non è sempre così!
Ognuno, anche chi apparentemente sembra felice, ha i suoi momenti “bassi”, e io non sono in questo un’eccezione: semplicemente cerco di tenerli per me, sia per rispettare una certa riservatezza sia per non appesantire chi mi legge, mostrando così gli aspetti più positivi di ciò che affronto (salvo per alcune cose che mi fa piacere comunque condividere, a volte per sfogo e a volte perché lo trovo utile a qualcosa).
Sono però un fermo sostenitore della filosofia del “bicchiere mezzo pieno”, perché la ritengo davvero utile nel migliorare le nostre giornate: certo, non sarà la ricetta per curare tutti i malesseri, ma di sicuro può alleggerirci in molte circostanze. Credo infatti che, a prescindere dalla situazione che uno abbia, della sua condizione fisica o mentale, si possa sempre imparare a vedere le cose da un’angolazione diversa. E, di conseguenza, anche le cose osservate possono in questo modo cambiare!
Uno spunto interessante l’ho letto sul blog “GuidaPsicologi”, che in sostanza ci ricorda come cambiare alcune frasi negative dando loro una lettura positiva, tra quelle che ci diciamo ogni giorno, possa davvero migliorare la nostra percezione sulla vita. In questa occasione e te ne cito giusto sei:
“Non ci riesco” dovrebbe dunque diventare “Ho bisogno di aiuto”, spostando l’attenzione da ciò che non possiamo fare al fatto che chiunque può essere supportato.
Al tempo stesso “È troppo difficile” dovrebbe diventare “È una sfida”, vedendoci un’opportunità di crescita.
E poi ancora anziché “Non ho tempo” dovremmo dire “Ho altre priorità”, ma anche “Voglio essere migliore degli altri” dovrebbe essere “Voglio essere migliore di ieri”, sempre per sottolineare un’evoluzione positiva e non conflittuale.
E infine, “Forse avrei dovuto” sarebbe meglio sostituirlo con “Ho fatto del mio meglio”, eliminando rimpianti e rimorsi per valorizzare ciò che siamo e sappiamo comunque fare, mentre “Ho fallito” con “Ho imparato”.
Ecco, Laura, spero di averti dato dei piccoli spunti per ribadire che puoi, anzi dovresti, stare tranquilla: perché se è vero che i momenti bui possono arrivare in qualsiasi momento, è anche vero che c’è sempre un modo per uscirne e ripartire verso fasi migliori. E se così non fosse, vorrà dire che si può lo stesso trarre qualcosa da ciò che ci ha colpito, perché tutte le “cadute”, in realtà, sono solo degli “inciampi”.
Iacopo.
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