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INDICE
- Scadenza Imu il 16 giugno: esclusioni ed esenzioni
- Scadenza Imu il 16 giugno: quando si paga e quanto
- Scadenza Imu il 16 giugno: chi e come pagare
- Scadenza Imu il 16 giugno: altre esenzioni
- FAQ (domande e risposte)
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Come sai l’ultimo giorno utile è il 16 giugno, quando bisognerà pagare il 50% della somma che è stata versata nell’anno precedente. Ti ricordiamo che l’imposta municipale sugli immobili non si paga per le prime case. La tassa riguarda le seconde case e gli immobili che sono stati dati in locazione o sono sfitti.
Scadenza Imu il 16 giugno: esclusioni ed esenzioni
Come ogni anno ci sono esenzioni ed esclusioni dal pagamento dell’Imu. L’imposta non dovrà essere versata, per il solo 2023, dai cittadini che sono rimasti coinvolti nell’alluvione in Emilia Romagna e i proprietari delle case che risultano occupate abusivamente, in quest’ultimo caso deve essere stata presentata una denuncia all’autorità giudiziaria (articolo 614, comma 2) per violazione di domicilio. È necessario comunicare al Comune il possesso dei requisiti per beneficiare dell’esenzione.
Sono esentati per l’alluvione i cittadini che risultano residenti (o hanno la sede legale e operativa) nei comuni alluvionati a partire dal primo maggio (per loro i termini tributari sono sospesi fino al 31 agosto, l’acconto Imu potrà dunque essere versato entro ottobre).
Sono queste sono le due novità più consistenti.
L’Imu non deve essere pagata anche per questi immobili:
- gli immobili appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari;
- gli alloggi sociali;
- la casa coniugale assegnata al coniuge a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
- l’unico immobile posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica;
- una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso.
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Scadenza Imu il 16 giugno: quando si paga e quanto
L’Imu va dunque pagata in due rate:
- la prima scade il 16 giugno (il 50% del dovuto):
- la seconda scade il 18 dicembre (la scadenza naturale sarebbe il 16 dicembre, ma è sabato).
Ma quanto si deve pagare? Il conteggio, come accennato, è piuttosto semplice, se non è cambiata la misura catastale sull’immobile, l’acconto vale il 50% della somma pagata per tutto il 2022.
Non cambia nulla anche se si sono registrate delle variazioni nelle situazione patrimoniale (vendite, acquisti o successioni). Per l’acconto si può sempre applicare l’aliquota che è stata stabilita dal Comune nel 2022.
Per gli immobili che sono stati acquistati nel 2023, il contribuente potrà utilizzare la nuova aliquota (eventuale) che è stata approvata nel 2023. In genere sono pubblicate qui.
Scadenza Imu il 16 giugno: chi e come pagare
L’imposta comunale deve essere pagata dai proprietari di immobili che si trovano in Italia e sono titolari di un diritto reale di godimento o di abitazione.
In caso di separazione o divorzio, il coniuge assegnatario dell’immobile deve versare la rata anche se non è proprietario (l’esenzione scatta se la casa è stata assegnata dal giudice al genitore affidatario, anche se non è proprietario).
L’Imu va pagata anche per uffici, negozi, capannoni, depositi e qualsiasi altro immobile commerciale o industriale. Si versa anche per le aree fabbricabili.
Si può pagare con il modello F24 o con un bollettino postale, bisogna indicare per ciascuna tipologia di immobile il codice tributo corrispondente.

Scadenza Imu il 16 giugno: altre esenzioni
Non paga dunque la persona divorziata o separata e l’esenzione riguarda le abitazioni principali. Ma non sempre, dovranno infatti versare i titolari di immobili di lusso (ribadiamo, anche se è una prima casa), ovvero quelli che rientrano in queste categorie:
- A/1 (immobili signorili);
- A/8 (ville);
- A/9 (castelli e palazzi).
Bisognerà pagare solo il 75% dell’Imu per gli immobili dati in locazione a «canone concordato» e il 50% per le case che sono state concesse in comodato d’uso gratuito dai genitori ai figli. In questo caso però il comodante deve essere residente nell’immobile in questione. Ma non solo: deve stabilire in quella casa l’abitazione principale e non avere altri immobili in Italia.
L’Imu deve essere invece pagata per i terreni agricoli (anche se incolti).
Le cose cambiano a seconda che i terreni si trovino in città classificate come montane o di collina.
I Comuni hanno la possibilità di esentare dal pagamento dell’Imu gli immobili di anziani o disabili che si trasferiscono (con residenza) in istituti di ricovero o sanitari dopo un ricovero permanente.
FAQ (domande e risposte)
Qual è l’ultimo giorno utile per il pagamento della prima rata dell’Imu?
L’ultimo giorno utile è il 16 giugno, quando bisognerà pagare il 50% della somma che è stata pagata nell’anno precedente.
Per quali tipi di immobili non si paga l’Imu?
L’imposta municipale sugli immobili non si paga per le prime case. La tassa riguarda le seconde case e gli immobili che sono stati dati in locazione o sono sfitti.
Quali sono le novità dell’Imu per il 2023 in caso di eventi naturali e occupazione abusiva?
L’imposta non dovrà essere versata, per il solo 2023, dai cittadini che sono rimasti coinvolti nell’alluvione in Emilia Romagna e i proprietari delle case che risultano occupate.
Chi può beneficiare dell’esenzione Imu in caso di alluvione?
Sono esentati per l’alluvione i cittadini che risultano residenti (o hanno la sede legale e operativa) nei comuni alluvionati a partire dal primo maggio (per loro i termini tributari sono sospesi fino al 31 agosto, l’acconto Imu potrà dunque essere versato entro ottobre).
Quali altri immobili sono esentati dal pagamento dell’Imu?
Alcuni immobili sono esentati come gli immobili appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, gli alloggi sociali, la casa coniugale assegnata al coniuge a seguito di separazione legale, l’unico immobile posseduto dal personale delle Forze armate e di polizia, una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza.
Quando deve essere pagata l’Imu?
L’Imu va pagata in due rate: la prima scade il 16 giugno (il 50% del dovuto), la seconda scade il 18 dicembre.
Come si calcola l’importo da pagare per l’Imu?
Il conteggio è piuttosto semplice, se non è cambiata la misura catastale sull’immobile, l’acconto vale il 50% della somma pagata per tutto il 2022.
Chi deve pagare l’Imu?
L’imposta comunale deve essere pagata dai proprietari di immobili che si trovano in Italia e sono titolari di un diritto reale di godimento o di abitazione. In caso di separazione o divorzio, il coniuge assegnatario dell’immobile deve versare la rata anche se non è proprietario.
Come si può pagare l’Imu?
Si può pagare con il modello F24 o con un bollettino postale, bisogna indicare per ciascuna tipologia di immobile il codice tributo corrispondente.
Quali categorie di immobili sono escluse dall’esenzione Imu anche se si tratta di abitazioni principali?
Le abitazioni principali di lusso (categoria A/1, A/8 e A/9) sono escluse dall’esenzione, indipendentemente dal fatto che si tratti di prima casa. Gli immobili dati in locazione a «canone concordato» e le case che sono state concesse in comodato d’uso gratuito dai genitori ai figli pagano rispettivamente solo il 75% e il 50% dell’Imu.
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