Sconti del 10% sulla spesa: il governo ha chiuso un accordo per gli sconti al supermercato. Scatteranno dal primo ottobre e saranno attivi fino al 31 dicembre. L’esecutivo ha definito questo periodo: il trimestre anti inflazione. Dopo il sì degli industriali, gli sconti saranno applicati su tutti i beni essenziali di largo consumo. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Sconto del 10% sulla spesa: l’accordo del governo
Lo sconto spesa del 10% saranno attivati dal primo ottobre e continueranno fino al 31 dicembre. Questo periodo viene definito come il trimestre anti inflazione. Grazie all’accordo con gli industriali, gli sconti riguarderanno i beni essenziali di largo consumo.
Caro spesa: chi partecipa
L’iniziativa non riguarda solo i supermercati ma anche artigiani, cooperative, commercianti e la grande distribuzione. In particolare, Federdistribuzione gioca un ruolo primario. Il protocollo con questi commercianti è già stato stabilito da un mese.
IN questo post puoi verificare quali sono i supermercati dove si spende di meno.
Cosa dice la grande distribuzione
“Da subito abbiamo voluto il coinvolgimento dell’industria nel combattere l’inflazione e apprezziamo il loro recente cambio di direzione. Il settore della Distribuzione Moderna ha sempre collaborato con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per proteggere il potere d’acquisto degli italiani, nonostante le sfide. Continueremo ad offrire risparmio alle famiglie con diverse iniziative. Speriamo che l’industria agisca concretamente, magari riducendo i prezzi dei prodotti. Questo potrebbe effettivamente aiutare a contrastare l’inflazione“, ha detto Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione.
Qui trovi l’elenco delle carte di fedeltà dei supermercati italiani.
Sconto spesa: 153 euro di sconto a famiglia
Il modello scelto dall’esecutivo è simile a quello francese, con sconti che vanno dal 2-3% fino al 10%, saranno applicati su prodotti alimentari, dell’igiene personale e per l’infanzia. Assoutenti stima che le famiglie potrebbero risparmiare fino a 4 miliardi entro la fine dell’anno. Questo tradotto significherebbe un risparmio medio di 155,3 euro in tre mesi per una famiglia tipo.
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Ma servono controlli
Assoutenti apprezza dunque l’intervento dell’industria per il salva-spesa previsto da ottobre, ma sottolinea anche la necessità di azioni più incisive contro l’inflazione, soprattutto riguardo ai prezzi al dettaglio, energia e carburanti.
Il presidente Furio Truzzi osserva che le attuali misure del Governo potrebbero non bastare per contrastare l’inflazione, specie se emergono nuove sfide economiche globali nei prossimi mesi. Per questo, Assoutenti ha proposto di creare un sistema per monitorare i prezzi al consumo su determinati prodotti e servizi, condividendo poi queste informazioni con i consumatori attraverso pubblicità e un’app dedicata.
Inoltre, l’associazione richiede misure per ridurre le tasse sui prodotti energetici e i carburanti, e per rivedere l’IVA su beni essenziali.
Infine, Truzzi invita a considerare queste soluzioni come riforme durature, non solo come soluzioni temporanee, e a migliorare le leggi contro pratiche speculative illecite, evitando interventi occasionali e di breve durata.
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Come funziona lo sconto del 10% sulla spesa
Il successo dell’iniziativa dipenderà dal numero di imprese che parteciperanno. Entro il 23 settembre verrà pubblicata una lista degli aderenti sul sito del Mimit. Importanti aziende come Barilla, Lavazza, Mutti e Nestlè sono tra quelle previste.
Con l’arrivo delle festività natalizie, le grandi aziende potrebbero puntare a vendere di più offrendo promozioni. Le imprese produttrici cercheranno di mantenere i prezzi bassi, mentre le imprese distributrici amplieranno le loro promozioni, cercando di adattare i costi dei prodotti a marchio.
Sconto spesa quali prodotti: l’elenco completo
Gli sconti non saranno uguali per tutti i prodotti. Alcuni prodotti avranno uno sconto. Ecco l’elenco:
- carne
- pasta
- uova
- zucchero
- latte
- riso
- sale
- cereali
- farina
- saponi
- detergenti
- pannolini
Per quanto riguarda i cibi freschi, la situazione è diversa, data l’instabilità dei loro costi e le difficoltà in agricoltura causate dai mutamenti climatici.
In relazione alla frutta e alla verdura, non si prevede che l’industria riduca i prezzi di listino. Ma questi alimenti potrebbero essere inclusi in particolari offerte settimanali o in speciali linee di convenienza proposte dalle singole catene di supermercati.
Inoltre, c’è la possibilità che l’olio venga venduto ad un prezzo stabilizzato.
Sconto del 10% sulla spesa inflazione: possibili svantaggi
Le associazioni dei consumatori hanno sollevato preoccupazioni in merito ai prezzi bloccati. In pratica: se si stabilizzano i prezzi di prodotti come la pasta, la cui quotazione è già in calo, paradossalmente potrebbero derivare svantaggi anziché benefici.
Organizzazioni come l’Unione nazionale consumatori esprimono il loro malcontento perché non sono state consultate da Urso. Dall’altra parte, Federconsumatori definisce l’accordo un «patto lacunoso» che presenta pochi dettagli. Per affrontare queste problematiche, viene suggerita la creazione di meccanismi di monitoraggio per evitare speculazioni e l’introduzione di un’applicazione che permetta ai cittadini di confrontare e identificare i prezzi più vantaggiosi sul mercato.
Come Funziona in Francia
Guardando al di fuori dei confini italiani, la Francia ha una sua versione degli sconti. Invece di sconti diretti, la Francia ha bloccato i prezzi per un anno. Ciò significa che i prezzi non scenderanno fino al prossimo marzo. Inoltre, hanno specifici periodi in cui i prezzi sono negoziati e bloccati.
La Francia ha introdotto questa legge per aiutare gli agricoltori e ha incluso delle clausole che permettono la revisione dei prezzi in base alle variazioni delle materie prime.
Altri fattori che influenzano i prezzi
Ci sono altre regole in Francia. Per esempio, i negozi non possono offrire sconti su prodotti oltre il 34% del loro valore originale. Questo limita le grandi promozioni. Una nuova legge potrebbe cambiare anche questo.
Sconto Spesa in Spagna
Anche la Spagna ha fatto qualcosa per aiutare i suoi cittadini. Hanno ridotto l’IVA al zero per cento su molti prodotti alimentari per proteggere il potere d’acquisto delle famiglie. Un provvedimento che anche l’Italia sembrava sul punto di attivare.

FAQ (domande e risposte)
Come funziona lo sconto sulla spesa del 10% che parte a ottobre?
Gli sconti del 10% sulla spesa sono il risultato di un accordo stipulato dal governo per ridurre i prezzi nei supermercati. Questi sconti avranno inizio il 1° ottobre e continueranno fino al 31 dicembre. Questa iniziativa, definita dal governo come il “trimestre anti inflazione”, verrà applicata a tutti i beni essenziali di largo consumo. La realizzazione effettiva degli sconti dipenderà dalle imprese e dalle iniziative che verranno lanciate. Le aziende produttrici si impegneranno a mantenere o bloccare i loro prezzi di listino, tenendo comunque conto della loro situazione finanziaria. Parallelamente, le imprese distributrici estenderanno le attività promozionali, come hanno già fatto negli ultimi mesi, e potrebbero anche rivedere il prezzo dei prodotti a marchio, migliorando le offerte.
Su quali prodotti saranno applicati gli sconti contro l’inflazione?
Gli sconti saranno applicati su una varietà di beni essenziali. Questi includono prodotti alimentari come carne, pasta, uova, zucchero, latte, riso, sale, cereali e farina. Altri prodotti che beneficeranno degli sconti sono saponi, detergenti e pannolini. Tuttavia, per i cibi freschi come frutta e verdura, la strategia sarà diversa a causa della volatilità dei loro prezzi. Invece di abbassare direttamente i prezzi, questi prodotti potrebbero essere inclusi in promozioni settimanali o in offerte speciali proposte dai supermercati.
Perché su alcuni prodotti potrebbe essere svantaggioso?
Applicare sconti o bloccare i prezzi su certi prodotti potrebbe risultare paradossalmente svantaggioso per i consumatori. Ad esempio, se il costo di un prodotto come la pasta è già in diminuzione e si decide di bloccarne il prezzo, i consumatori potrebbero non beneficiare della riduzione naturale del prezzo. Associazioni come l’Unione nazionale consumatori hanno espresso preoccupazione riguardo a questi potenziali svantaggi e hanno lamentato di non essere state coinvolte nelle decisioni.
Quanto potrebbero risparmiare le famiglie italiane?
Secondo Assoutenti, le famiglie potrebbero risparmiare fino a 4 miliardi entro la fine dell’anno grazie a questi sconti, sebbene ci siano state alcune riserve da parte delle imprese e dei commercianti su questa stima. In termini pratici, ciò significherebbe un risparmio medio di 155,3 euro in tre mesi per una famiglia media.
Come ha funzionato in Francia lo sconto sui prodotti di prima necessità?
La Francia ha introdotto un sistema in cui le negoziazioni sui prezzi possono avere luogo in una finestra temporale di tre mesi, dal 1° dicembre al 1° marzo di ogni anno. Successivamente, i prezzi sono bloccati per un anno, a meno che non ci siano accordi specifici che prevedano clausole di revisione. Recentemente, le aziende alimentari e i rivenditori in Francia avevano concordato un aumento medio dei prezzi del 10% per l’anno. Questo sistema è stato istituito con l’intento di garantire un reddito equo agli agricoltori, e i prezzi vengono regolati in base alle variazioni dei prezzi delle materie prime, come cereali, latte, zucchero e carne. Tuttavia, altri costi come energia, manodopera e imballaggio non sono regolamentati, e le clausole di revisione coprono solo il 20% dei contratti.
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