Se non pago l’Iva cosa succede

Se non pago l’Iva cosa succede, si rischia solo una sanzione amministrativa o anche una penale, e quando? Vediamo tutti i casi, le sanzioni previste e quanto si rischia in caso di condanna. Le ultime pronunce della Cassazione.

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Se non pago l’Iva cosa succede: si rischia solo una sanzione amministrativa o anche una penale, e in quale caso? (scopri le ultime notizie sul fisco e sulle tasse e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Vediamo quali sono i rischi in cui si incorre per il mancato versamento dell’Iva e in particolare quando questa “mancanza” può tradursi in un reato penale e quando invece questa “aggravante” può essere esclusa e la sanzione risulta solo amministrativa.

Su questo argomento puoi leggere un post che spiega come nella riforma fiscale si preveda che chi evade le tasse per necessità non abbia conseguenze penali; In un altro articolo abbiamo verificato che con la riforma fiscale i pignoramenti saranno più facili; in un altro post sono state elencate in breve tutte le novità incluse nella riforma fiscale 2023.

Se non pago l’Iva cosa succede: l’obbligo

Scriviamo questo post perché sono ancora in tanti a ritenere che le violazioni rispetto all’obbligo del contribuente di versare l’Iva abbiano come conseguenza solo delle sanzioni amministrative, ovvero: tutto si risolve versando il dovuto con gli interessi. O, alla peggio, scontrandosi contro l’imposizione di una cartella esattoriale.

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Non è così, o meglio: non sempre. Quando l’evasione dell’Iva è di una certa consistenza, oltre alla sanzione amministrativa (in denaro), è previsto anche un reato penale. Che prevede, in caso di condanna, anche una pena detentiva.

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Se non pago l’Iva cosa succede: adempimenti

Come sapete l’Iva è l’imposta principale che pesa sui contribuenti che svolgono un’attività d’impresa.

Cosa prevede la legge? Il cittadino deve rispettare questi due obblighi:

  • presentare la dichiarazione Iva;
  • versare l’imposta che risulta da quella dichiarazione.

La normativa dunque non viene rispettata se si omette del tutto di dichiarare l’Iva. Ma il reato è configurabile anche nel caso di una dichiarazione infedele, e cioè se il contribuente ha presentato una dichiarazione incompleta e fasulla.

In questi casi la sanzione amministrativa scatta in automatico. Quella penale si configura nei casi più gravi.

Se non pago l’Iva cosa succede: sanzioni amministrative

Vediamo come e quando è prevista la sanzione amministrativa per chi ha omesso di versare l’Iva.

La sanzione pecuniaria oscilla tra il 120 e il 240 per cento dell’imposta dovuta. Si può dunque arrivare a pagare più del doppio di quello che era previsto.

Qualche esempio: se un contribuente evita di pagare un’imposta di 15.000 euro, la sanzione amministrativa potrebbe essere compresa tra 18.000 e 36.000 euro.

Nel caso di dichiarazione infedele (ovvero non si è versato quanto dovuto, ma meno o molto meno) la sanzione può oscillare tra il 90 e il 180 per cento.

Un esempio: se l’imposta non versata è di 15.000 euro, il contribuente potrebbe essere costretto a pagare una sanzione amministrativa che oscilla tra 13.500 e 27.000 euro.

C’è anche un altro caso possibile: se il contribuente ha presentato in modo corretto la dichiarazione Iva, ma non ha versato, o lo ha fatto solo in parte, l’imposta dovuta al Fisco, rischia una sanzione che è pari al 30 per cento dell’imposta non versata.

Un esempio: se il contribuente non ha saldato un conto con il fisco di 15.000 euro, l’Agenzia delle Entrate potrebbe imporre una sanzione amministrativa di 4.500 euro (ovviamente, come negli altri casi, in aggiunta al capitale che non è stato pagato in precedenza).

Se non pago l’Iva cosa succede: sanzioni penali

La sola sanzione amministrativa scatta fino a una determinata soglia di “evasione”. Se si supera un certo limite viene anche aggiunta una sanzione penale. Cioè, la legge configura la questione come un reato.

Quando l’omessa dichiarazione dell’Iva è per un importo complessivo superiore a 50.000 euro si rischia una condanna da 2 a 5 anni.

Si rischia una condanna da 6 mesi a 2 anni anche quando, pur presentando la dichiarazione Iva, si omette di versare l’importo dovuto alla scadenza del termine previsto dalla legge. C’è da precisare che in questi casi si configura come reato penale solo se l’importo della somma non versata è superiore a 250.000 euro.

C’è da aggiungere comunque che in questi casi è possibile evitare il procedimento penale. Come? Pagando integralmente il debito prima dell’inizio del dibattimento penale di primo grado.

Ma non solo, l’articolo 13 comma 13 del decreto legislativo numero 74 del 2000, prevede anche che se il contribuente ha già avviato, prima dell’apertura del processo, il pagamento a rate del debito, gli deve essere concesso un termine di 3 mesi per il versamento del residuo.

Se non pago l’Iva cosa succede
Se non pago l’Iva cosa succede

Se non pago l’Iva perché non ho soldi, cosa succede

E se il contribuente non ha pagato l’Iva perché non ha i soldi per farlo. Oppure se ha preferito pagare i dipendenti invece dell’imposta?

Una sentenza della Corte di Cassazione (la numero 50007 dell’11 dicembre del 2019) ha stabilito che anche in questo caso il contribuente deve rispondere del reato di omesso versamento (articolo 10 del decreto legislativo numero 74 del 2000).

Il motivo? Perché la scelta dell’imprenditore è stata volontaria e consapevole (per la mancanza di liquidità) e quindi non può essere considerata una causa di forza maggiore (viene ritenuta tale quando scaturisce da un evento imprevedibile).

Nella nuova legge di riforma fiscale, il governo ha deciso di incidere proprio su casi come quello appena esposto. È stata infatti introdotta l’evasione per necessità, che deve essere disgiunta da quella volontaria, e quindi con dolo.

In questo caso le sanzioni penali potrebbe essere non solo attenuate ma addirittura eliminate.

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