Secondo congedo 104 per un altro familiare? Ovvero quando si hanno due genitori o due figli con disabilità grave. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Secondo congedo 104: una richiesta frequente
- Secondo congedo 104: massimo due anni
- Secondo congedo 104: retribuito, non retribuito
- Secondo congedo 104: genitori figli disabili
- Secondo congedo 104: a chi spetta il beneficio (due anni)
- Secondo congedo 104: la domanda (due anni)
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Può accadere quando dopo aver utilizzato i due anni di congedo biennale retribuito con la Legge 104 per assistere un genitore c’è l’esigenza di accudire anche l’altro che nel frattempo ha sviluppato una disabilità grave.
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Ma è anche il caso dei genitori che hanno due figli con disabilità: si possono chiedere due anni per ogni figlio?
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Secondo congedo 104: una richiesta frequente
È una domanda che ci viene posta spesso. Evidentemente situazioni di questo tipo sono piuttosto frequenti. Pensiamo – ad esempio – ai figli unici con due genitori anziani e non autosufficienti. Oltre ai già citati genitori con più figli che hanno una disabilità grave e riconosciuta dalla legge 104.
Ebbene sul punto la normativa è piuttosto chiara.
In particolare quando si afferma che – come precisa l’Inps – «i periodi di congedo retribuito rientrano nel limite massimo globale spettante a ciascun lavoratore di due anni per gravi e documentati motivi familiari».
Secondo congedo 104: massimo due anni
E questo significa – per essere ancora più chiari – che ogni dipendente, nell’arco della sua vita lavorativa, potrà avere diritto a un massimo di due anni di congedo retribuito biennale.
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E quindi lo stesso lavoratore non potrà godere del raddoppio del beneficio: viene esclusa quindi la possibilità di usufruire di un secondo congedo 104 per assistere un altro familiare.
Secondo congedo 104: retribuito, non retribuito
La legge prevede anche un limite per il congedo non retribuito e anche quello ha una durata massima di due anni e non può essere sommato al congedo 104. (Congedo 104, spetta a chi assiste il disabile solo di notte?)
Ci spieghiamo se un dipendente ha un figlio con grave disabilità può chiedere due anni di congedo retribuito, se ne usufruisce non ha più diritto a chiedere quello non retribuito. O, se lo ha utilizzato solo in parte, può utilizzare solo il periodo che resta.
Secondo congedo 104: genitori figli disabili
In pratica, se un genitore ha sfruttato un anno di congedo non retribuito per assistere il figlio con disabilità grave potrà chiedere altri 12 mesi di congedo retribuito.
Anche l’altro genitore potrà chiedere 12 mesi di congedo retribuito e solo altrettanti periodi di assenza non retribuiti. (Il datore di lavoro può negare il congedo 104?)
L’Inps ha precisato che non è possibile la fruizione contemporanea – per la stessa motivazione – di congedo retribuito da parte di un genitore e non retribuita da parte dell’altro genitore.
Come accennato, nel caso di due figli con disabilità grave, lo stesso genitore non può chiedere un doppio congedo 104. Potrà fruirne solo l’altro genitore (se è un lavoratore dipendente).
C’è un altro limite, durante questi periodi di congedo, i lavoratori non potranno usufruire dei benefici che sono concessi con l’articolo 33 delle legge 104 del 92, e quindi, la possibilità di scegliere, quando è possibile, una sede più vicina al domicilio della persona da assistere e rifiuto a trasferirsi in un’altra sede. (Congedo 104, tutti i documenti necessari)
L’Inps ha precisato anche cosa succede in caso di malattia o maternità durante il periodo di congedo: il congedo 104 non si interrompe se sono trascorsi più di due mesi (60 giorni) dall’inizio della sua fruizione.
Secondo congedo 104: a chi spetta il beneficio (due anni)
Ricordiamo infine chi ha diritto a fruire del congedo 104 (su invaliditàediritti la guida completa):
- il coniuge convivente della persona con disabilità grave;
- i genitori biologici o adottivi/affidatari della persona con disabilità grave;
- il figlio o i fratelli/sorelle, parenti o affini fino al terzo grado conviventi della persona con disabilità grave.

Secondo congedo 104: la domanda (due anni)
La domanda deve essere presentata all’Inps (modello cod. SR10) via internet sul portale dell’Istituto (o rivolgendosi a un patronato). Una copia deve essere consegnata anche al datore di lavoro. L’Istituto di previdenza dopo aver esaminato la domanda comunicherà l’esito.
Vediamo cos’altro prevede l’articolo 42:
- il lavoratore può fruire del congedo per un periodo massimo di due anni;
- chi usufruisce del congedo ha diritto a percepire un indennizzo, le voci fisse della retribuzione ricevuta nell’ultimo mese di lavoro;
- l’importo dell’indennizzo non può superare una soglia annua, che viene rivalutata di anno in anno secondo gli indici Istat (48.738,00 euro, con l’ultimo aggiornamento);
- il periodo di congedo è coperto da contribuzione figurativa;
- l’indennità è a carico dell’Inps, di solito viene anticipata dal datore di lavoro.
Così come per i permessi retribuiti anche il congedo straordinario non può essere richiesto se la persona con disabilità grave è ricoverata a tempo pieno in una struttura.
E sempre come i permessi il congedo può essere concesso a un solo lavoratore. L’eccezione è solo per i genitori di un figlio con handicap: possono beneficiarne, come abbiamo visto, alternativamente.
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