Si rischia a convivere con chi ha debiti? (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Avere debiti e non riuscire a saldarli è davvero stressante come situazione. In un momento storico come questo, dove le bollette sono aumentate a dismisura e l’inflazione è all’8%, molti non riescono a far fronte alla restituzione di finanziamenti o prestiti e diventano, loro malgrado, cattivi pagatori.
Cosa accade se i debiti non riguardano te, ma il tuo convivente? Tu rischi qualcosa? Scopriamolo insieme in questo articolo.
INDICE:
- Si rischia a convivere con chi ha debiti: quando si verificano situazioni debitorie?
- Si rischia a convivere con chi ha debiti: quando si rischia di essere iscritti al CRIF?
- Si rischia a convivere con chi ha debiti: i conviventi rischiano il pignoramento?
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Si rischia a convivere con chi ha debiti: quando si verificano situazioni debitorie?
Si rischia a convivere con chi ha debiti? Si dice che non avere debiti sia la vera ricchezza. Effettivamente un po’ è così. I debiti sono fonte di stress e ansia, soprattutto quando hai difficoltà a pagarli e a restituire le rate in tempo.
Questo può accadere soprattutto in questo periodo di forte difficoltà economica per tutte le famiglie di tutti i paesi. Prezzi energetici alle stelle e anche i beni di prima necessità devono fare i conti con un’inflazione che ha superato l’8%.
Spesso ci si ritrova a scegliere se pagare una rata di un prestito o mangiare. E così, nonostante gli sforzi fatti, molti si ritrovano ad essere considerati loro malgrado, cattivi pagatori, perché pagano le rate in ritardo o non le pagano affatto.
Un cattivo pagatore è chiunque, persona fisica o giuridica, si ritrovi ad essere inadempiente nel pagamento delle rate di rimborso di un prestito, non rispettando gli obblighi contrattuali prefissati nel contratto.
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In parole semplici chiunque non paghi una rata o sia regolarmente in ritardo, può essere considerato un cattivo pagatore. In questo articolo scoprirai per quanto tempo si può essere segnalati come cattivi pagatori.
Se diventi debitore di un prestito personale o un mutuo, devi sapere che sarà importante essere un pagatore puntuale e costante. Prima di richiedere un prestito sarebbe ottimale valutare 7 aspetti importanti, ma anche fare una simulazione di prestito può essere utile.
Se il prestito dovesse essere rimborsato con i bollettini, ricorda sempre di pagarli entro la data di scadenza indicata. Se, invece, il rimborso avviene tramite addebito sul conto corrente, dovresti avere la buona abitudine di controllare che, in prossimità della scadenza, sul tuo conto ci siano i soldi disponibili a pagare la rata.
Nel caso in cui non ci fossero soldi sul conto, dovrai provvedere quanto prima, altrimenti rischieresti il respingimento del pagamento della rata da parte della tua banca e l’iscrizione al CRIF.
Un’esperienza del genere ti porterebbe ad avere difficoltà in futuro, nel ricevere qualsiasi altro tipo di prestito o finanziamento. Se la situazione, invece, dovesse essere ancora più grave, con mancati pagamenti o ritardi molteplici nei pagamenti, potresti rischiare addirittura di non poter aprire un conto corrente, ricevere una carta di credito o un libretto degli assegni.
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Si rischia a convivere con chi ha debiti: quando si rischia di essere iscritti al CRIF?
Si rischia a convivere con chi ha debiti? Essere inseriti nelle banche dati non significa essere obbligatoriamente dei cattivi pagatori. Ogni persona o ente giuridico che richiede un prestito o un mutuo viene inserito direttamente nella banca dati di una centrale di rischi.
A seconda di come procede il rimborso del prestito da parte del debitore, si sarà considerati cattivi pagatori o buoni pagatori. Se si è un buon pagatore si avrà un rank alto, e si sarà considerati affidabili.
Il CRIF è la banca dati principale e viene consultata da ogni società di credito o finanziaria stia per erogare un prestito.
Se grazie alla banca dati si risulterà dei buoni pagatori, sarà facile e veloce ottenere il prestito, perché questa è una garanzia per la banca o per l’istituto finanziario.
Se invece si risulterà cattivi pagatori, sarà più difficile ottenere il prestito o l’istituto di credito potrebbe richiedere ulteriori garanzie.
Per questo motivo è importante capire quanto tempo si può restare iscritti al CRIF e come ottenere la cancellazione.
Per scoprire se si è cattivi pagatori bisogna richiedere una visura al CRIF, ovvero il documento che permette di consultare la propria posizione con la banca dati EURISC. La ricerca avviene all’interno di un’enorme banca dati dove ci sono tutti i dati sui prestiti richiesti da persone e soggetti giuridici.
Il CRIF è la più grande banca dati privata e ad esso si rivolgono tutte le banche e gli istituti finanziari per verificare la solvibilità dei debitori. I cattivi pagatori, invece, sono tutti coloro che nella banca dati vengono segnalati come debitori poco o per niente solvibili, siano essi persone fisiche o giuridiche.
Ogni istituto di credito e finanziario può, attraverso il sito VisureSmart.it è, accedere in poco tempo al database e ottenere tutte le informazioni necessarie.
Anche i soggetti privati stessi possono accedere al CRIF, accendendo al sito internet della società e utilizzando il riquadro “Richiedi i dati” e, se si risulta cattivi pagatori, richiedere la cancellazione in determinati modi.
La visura si può richiedere in modo immediato e gratuito da parte dei soggetti interessati.

Si rischia a convivere con chi ha debiti: i conviventi rischiano il pignoramento?
Si rischia a convivere con chi ha debiti? Se il rimborso dei debiti non dovesse avvenire e si dovesse giungere al pignoramento dei mobili in casa, per esempio, e dovesse giungere l’ufficiale giudiziario a pignorare gli arredi e altri oggetti, questo sarà legittimato a portare via tutto.
C’è infatti la presunzione che tutto ciò che sia in casa sia di proprietà del debitore insolvente. La prova contraria non è affatto semplice. Non basta la dichiarazione orale del convivente che giuri e spergiuri che gli oggetti sono suoi, non basta la testimonianza di una terza persona, non vale una scrittura privata non registrata.
Neanche la fattura di acquisto serve perché è priva di data certa.
Si rischia a convivere con chi ha debiti? In pratica chi convive con un debitore rischia che vengano pignorati anche i suoi beni se non può dimostrare in modo certo di averli acquistati da sé. Se invece dispone di tale prova la può esibire all’ufficiale per farlo desistere.
L’ufficiale, però, potrebbe non desistere e pignorare comunque tutto. A questo punto il convivente non debitore sarà costretto a fare opposizione al giudice.
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