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Smart working, proroga fino a fine anno: cosa cambia

Smart working per lavoratori fragili e genitori con figli under 14: c’è il sì della commissione. La possibilità di accedere al lavoro agile con procedura semplificata è stata estesa fino al 31 dicembre. Le differenze tra pubblico e privato. Quali sono i lavoratori che rientrano tra i fragili (e tutte le condizioni mediche necessarie).

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7' di lettura

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Il lavoro agile semplificato per queste categorie di dipendenti sarà esteso fino al termine dell’anno. Evitata dunque la possibilità di una mini proroga fino a settembre. Il provvedimento riguarda in particolare i lavoratori fragili che operano nel nel privato (e ci sono buone possibilità che venga esteso anche ai dipendenti pubblici), per i genitori di figli piccoli la misura potrebbe riguardare solo i dipendenti del privato.

Smart working, l’emendamento approvato

La proroga (molto attesa) è stata prevista da un emendamento al decreto Lavoro (quello del primo maggio). È stato approvato dalla Commissione Affari sociali del Senato.

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Tra qualche giorno l’emendamento arriverà in Aula per la discussione e la votazione definitiva. Si stanno valutando le risorse necessarie per includere nel provvedimento anche i genitori di figli piccoli che operano nel pubblico.

Sul punto, però, il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, non sembra aver lasciato molto spazio di manovra. Ha infatti dichiarato nei giorni scorsi di attendersi un’adeguata attenzione nei confronti dei lavoratori con fragilità (da qui la concreta possibilità che la misura venga estesa anche ai lavoratori fragili del pubblico impiego), mentre non ritiene indispensabile una proroga dello smart working per i genitori di figli piccoli che lavorano nel pubblico, perché l’emergenza Covid può dirsi superata.

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La scadenza del 30 giugno

L’ultima proroga era in scadenza il 30 giugno. Senza il provvedimento che estende il lavoro agile semplificato fino alla fine dell’anno, i lavoratori con fragilità avrebbero dovuto rientrare in sede a partire dal primo luglio. O, in alternativa, contrattare con l’azienda la possibilità di proseguire con il lavoro da remoto.

Perché la proroga costa

La Ragioneria dello Stato ha calcolato che la proroga dello smart working per fragili e lavoratori con figli piccoli ha un costo che si aggira sui 30 milioni (fino a dicembre).

Per quale motivo i contabili hanno ipotizzato questo esborso? Perché i costi riguardano in particolare la sostituzione di quei dipendenti impegnati in mansioni che non possono essere svolte da remoto. Si pone quindi la necessità di assumere due persone per la stessa posizione.

La questione si verifica in particolare nella pubblica istruzione. Infatti il vuoto in organico lasciato da un docente con fragilità che resta a casa deve essere colmato da un collega.

Smart working e pandemia

Lo smart working è stato adottato in modo massiccio durante l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia. Una opzione dettata, all’epoca, dalla necessità di ridurre le possibilità di contagio e facilitare il distanziamento sociale. Molte aziende, in particolare quelle del settore privato, hanno poi continuato a utilizzare il lavoro agile perché, in determinati ambiti e per diverse mansioni, si è rivelato efficace e ha ridotto i costi sia per il lavoratore, sia per l’azienda.

Il ministero della Pubblica amministrazione ha anche ammesso che bisognerà aumentare la percentuale di lavoro agile anche per gli statali.

Smart working semplificato, i numeri

Al momento il lavoro agile interessa un numero importante di persone: 3,6 milioni di lavoratori. Ovvero il 14,9 per cento del totale. Di questi sono 800.000 i lavoratori fragili che operano nel settore pubblico e nel privato.

Ricordiamo quali sono i dipendenti che secondo la normativa rientrano nella categoria dei fragili e possono quindi accedere (a questo punto fino al 31 dicembre) al lavoro da remoto con procedura semplificata.

Lavoratori fragili, l’elenco delle patologie

Vediamo nel dettaglio quali sono i lavoratori cosiddetti fragili che rientrano nella ulteriore proroga disposta dal governo:

  • pazienti  con  marcata  compromissione della risposta immunitaria per:   trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva; 
  • trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro due anni dal trapianto o in  terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica); 
  • attesa di trapianto d’organo;         
  • terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore ChimericoAntigenico (cellule CAR-T);  
  • patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure;  
  • immunodeficienze primitive  (come la sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
  • immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico  (terapia  corticosteroidea  ad  alto  dosaggio  protratta  nel  tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici  con  rilevante  impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.);  
  • dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia;   
  • sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+ < 200cellule/µl o sulla base di giudizio clinico; 
  • pazienti  che  presentino  tre  o  piu’  delle   seguenti  condizioni patologiche: 
    • cardiopatia ischemica; 
    • fibrillazione atriale; 
    • scompenso cardiaco; 
    • ictus; 
    • diabete mellito; 
    • bronco-pneumopatia ostruttiva cronica; 
    • epatite cronica; 
    • obesità;
  • cittadini  esentati dalla vaccinazione Covid per motivi sanitari e contemporaneamente almeno una delle seguenti condizioni: 
Smart working, proroga fino a fine anno: cosa cambia
Nella foto una lavoratrici in smart working

FAQ (domande e risposte)

Che cosa significa “smart working semplificato”?

Lo smart working semplificato si riferisce a un regime di lavoro da remoto semplificato per determinate categorie di lavoratori.

Chi sono i “lavoratori fragili”?

I lavoratori fragili sono quei lavoratori che hanno specifiche patologie che li rendono più vulnerabili a situazioni di stress o malattie.

Chi sono i genitori con figli “under 14” in questo contesto?

I genitori con figli “under 14” sono quei genitori che hanno figli di età inferiore ai 14 anni.

Come si estenderà lo smart working semplificato?

Lo smart working semplificato sarà esteso fino alla fine dell’anno per i lavoratori fragili e i genitori con figli under 14.

Cosa dice il decreto Lavoro riguardo alla proroga dello smart working?

Il decreto Lavoro prevede la proroga dello smart working semplificato per i lavoratori fragili e i genitori con figli under 14.

Qual è la posizione del ministro della Pubblica amministrazione sullo smart working?

Il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, sostiene la necessità di attenzione verso i lavoratori fragili ma non ritiene indispensabile una proroga dello smart working per i genitori con figli piccoli che lavorano nel settore pubblico.

Quando scade l’ultima proroga dello smart working semplificato?

L’ultima proroga dello smart working semplificato scade il 30 giugno.

Perché la proroga dello smart working ha un costo?

La proroga dello smart working ha un costo perché riguarda la sostituzione dei dipendenti che non possono lavorare da remoto, dunque necessita l’assunzione di due persone per la stessa posizione.

Come ha influito la pandemia sulla diffusione dello smart working?

La pandemia ha portato all’adozione massiccia dello smart working come opzione per ridurre le possibilità di contagio e facilitare il distanziamento sociale.

Quanti lavoratori sono interessati dallo smart working semplificato?

Al momento, lo smart working semplificato interessa 3,6 milioni di lavoratori, ovvero il 14,9 per cento del totale.

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