Sono disoccupato come pago la cartella esattoriale? Scopriamo insieme in questo articolo come fare in situazioni particolari come quella di chi non ha un reddito in entrata ma è soggetto a debiti da onorare (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Nei prossimi paragrafi approfondiremo anche cosa potrebbe succedere per i disoccupati che non estinguono i propri debiti e quando scattano le sanzioni.
Indice- Sono disoccupato come pago la cartella esattoriale
- Sono disoccupato come pago la cartella esattoriale: la rateizzazione
- Sono disoccupato come pago la cartella esattoriale: i rischi
- Sono disoccupato come pago la cartella esattoriale: quando scattano le sanzioni
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro
Sono disoccupato come pago la cartella esattoriale?
Anche i disoccupati sono tenuti a saldare i propri debiti con lo Stato e con qualsiasi altro creditore. In caso di cartella esattoriale pendente hai infatti due possibilità:
- pagare piccole somme di tanto in tanto, in modo da abbassare pian piano il tuo monte debitorio;
- chiedere la rateazione del debito a 72 rate che, per debiti che arrivano fino a 60mila euro, non necessita di alcuna valutazione sulla possibilità di pagamento.
Scopri la pagina dedicata al fisco e alle tasse.
Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.
Sono disoccupato come pago la cartella esattoriale? La rateizzazione
La rateizzazione è spesso la soluzione migliore da intraprendere. Grazie a questo piano infatti puoi:
- pagare il debito in diverse rate;
- parenti o familiari possono accollarsi il tuo debito e pagare le rate al posto tuo senza problemi;
- eliminare il fermo amministrativo
- beneficiare di molta flessibilità.
Il mancato pagamento di una rata infatti, non ti farà andare incontro a nessuna sanzione. La decadenza del piano di rateizzazione avviene solo se dovessi saltare il saldo di cinque rate del debito, anche se non consecutive.
Se nel frattempo avevi anche subito un fermo amministrativo su un veicolo, con il pagamento della prima rata ti sarà congelato. Dovrai semplicemente portare la ricevuta di avvenuto saldo all’Agente della riscossione che ti rilascerà una quietanza da esibire al Pra (Pubblico registro automobilistico).
Tu così potrai tornare a circolare con la macchina mentre, una volta finite le 72 rate il fermo sarà del tutto revocato.
Sono disoccupato come pago la cartella esattoriale? I rischi
Se da un lato non hai un’entrata fissa per pagare il debito dall’altro, anche se sei disoccupato, corri molti rischi a non pagare una cartella esattoriale.
Se infatti possiedi altri beni, l’ente di riscossione potrà puntare su quelli per saldare il debito. Quindi, per esempio, rischierai:
- il fermo amministrativo di un’auto o di un altro veicolo se hai un mezzo intestato;
- il pignoramento di eventuali assegni previdenziali come la pensione di invalidità o la pensione di reversibilità;
- il pignoramento di eventuali canoni di locazione che riscuoti;
- il pignoramento dei conti bancari e postali;
- il pignoramento di eventuali beni ottenuti per eredità;
- il pignoramento del 50 per cento dei beni del coniuge, come conti corrente e abitazione, se il debitore è sposato ed è stato applicato il regime di comunione dei beni;
- il pignoramento del conto corrente se il contributo Naspi di disoccupazione viene accreditato direttamente in banca.

Sono disoccupato come pago la cartella esattoriale: quando scattano le sanzioni
Se non paghi il tuo debito e ignori quindi l’esistenza di una cartella esattoriale, l’ente di riscossione potrà procedere con il recupero del credito usando le “maniere forti” (pignoramenti, fermi amministrativi…).
Tuttavia non tutti questi metodi possono essere perseguiti in qualsiasi momento. Il tutto infatti, dipende dall’ammontare del debito. in particolare:
- per poter iscrivere un’ipoteca sulla casa, il debito deve essere almeno di 20mila euro;
- per poter pignorare la casa, il debito deve essere almeno di 120mila euro;
- se si tratta di prima casa, e non rientra a livello catastale nelle categorie di lusso A/8 e A/9, non può mai essere pignorata.
In questi casi, facendo riferimento ai primi due punti dell’elenco precedente, se superi di poco il limite che ti consente di non vederti pignorata la casa o iscritta su un’ipoteca, ti conviene pagare almeno quella piccola somma mancante in modo da stare tranquillo e scongiurare il peggio.
Potrebbero interessarti anche: