Posso richiedere l’Assegno unico e gravidanza? Quando posso presentare la domanda? Ho diritto ad arretrati? (scopri le ultime notizie sull’Assegno Unico e sui bonus attivi in Italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
I genitori che sono in attesa della nascita del primo o di un altro figlio, possono richiedere l’Assegno unico e gravidanza.
Nel caso di prima nascita, si deve presentare prima domanda, mentre per la nascita di figli successivi ai prima è necessario solo effettuare una integrazione a quella già presentata.
Vediamo a partire da quando si può richiedere l’Assegno Unico o si può effettuare l’integrazione alla domanda già presentata e come funziona la procedura.
Indice
Assegno unico e gravidanza: prima domanda
Vediamo innanzitutto come funziona l’Assegno unico e gravidanza per chi diventa genitore per la prima volta e deve presentare domanda per AU.
Chiariamo subito una cosa: al di là del fatto che sia prima domanda (primo figlio) o integrazione a quella già presentata (nascita di un nuovo figlio), la domanda va sempre presentata dopo la nascita del figlio.
In entrambi i casi, inoltre, i genitori hanno diritto al pagamento dell’Assegno Unico a partire da settimo mese di gravidanza in poi.
Quindi, per fare un esempio: mettiamo che tuo figlio nasca a luglio e presenti domanda per l’Assegno Unico ad agosto.
Con molta probabilità, l’Assegno Unico ti verrà erogato dal mese successivo, quindi a settembre. A settembre, otterrai la mensilità corrente più gli arretrati a partire da maggio, quindi dal settimo mese di gravidanza.
Per presentare domanda per Assegno Unico, dovrai entrare con le tue credenziali (SPID, CIE o CNS) sul sito web INPS, oppure puoi rivolgerti a un CAF o a un patronato.
È necessario essere inoltre essere in possesso dell’attestazione ISEE, che permette di avere un importo dell’AU adatto alla propria situazione economica.
Se non hai ancora presentato ISEE, puoi iniziare a presentare domanda. In questo caso, ti verrà erogato l’importo minimo dell’AU, ma nel momento in cui presenterai ISEE, l’INPS ricalcolerà l’importo e ti riconoscerà gli arretrati.
In questo approfondimento ti spieghiamo come presentare domanda per Assegno Unico.
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Assegno Unico e gravidanza per i figli successivi al primo
Se invece devi presentare domanda per Assegno Unico per i figli successivi al primo, ovvero se già percepisci a AU per altri figli, non dovrai presentare nuova domanda, ma dovrai integrare quella precedente.
La circolare INPS n. 132 del 15 dicembre 2022, ha chiarito infatti che per chi ha presentato domanda per AU, il sussidio verrà rinnovato d’ufficio, cioè in automatico.
Se nel frattempo è intervenuta una gravidanza e quindi ci sarà una variazione del nucleo familiare, oltre ad aggiornare l’ISEE è necessario integrare la domanda già presentata.
Anche in questo caso, l’integrazione va fatta dopo la nascita del figlio e spettano gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza.
La modifica dell’istanza deve essere fatta online sul sito dell’INPS, accedendo al portale “Prestazione e servizi”, autenticandosi con Spid, CIE o CNS.
Fatto questo, basta andare nella sezione dell’Assegno Unico e selezionare “Consulta e gestisci le domande già presentate”.
Anche in questo caso, se non hai le credenziali di accesso o hai difficoltà, puoi sempre farti aiutare da un CAF o da un patronato.
Quando si perde l’Assegno Unico 2023. In questo articolo potrai scoprire quali sono i casi in cui si perde la percezione dell’Assegno Unico Universale 2023, ma anche come ottenerlo e chi ne ha diritto.
Come controllare se è stata accettata la modifica per Assegno Unico e gravidanza
Se hai presentato domanda per integrazione dell’Assegno Unico e gravidanza, l’INPS applicherà le modifiche a partire dal mese successivo a quello della presentazione.
In ogni caso, puoi verificare se tutto è in regola, consultando il fascicolo previdenziale online.
Non dovrai fare altro che accedere all’area MyINPS sul sito web dell’Istituto con le tue credenziali e, nella barra di ricerca, digitare “fascicolo previdenziale”.
Fatto questo, basta selezionare la voce “fascicolo previdenziale” e, una volta all’interno, trovare l’Assegno Unico nella scheda “Prestazioni”.
Importo minimo Assegno Unico 2023: scopri nell’approfondimento qual è l’importo minimo di Assegno Unico che si può ottenere, rispettando la soglia massima di ISEE.
Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.
Quale importo si percepisce con Assegno Unico e gravidanza?
L’importo mensile dell’Assegno Unico e gravidanza è compreso tra un minimo e un massimo.
L’Assegno Unico e Universale figli ha un valore che varia da 189,20 euro (importo massimo) a 54,05 euro (importo minimo) al mese per ogni figlio minorenne nel 2023. Dai 18 ai 21 anni il contributo varia da 91,9 euro a 27 euro nel 2023.
L’importo spettante dipende dall’ISEE e dall’età dei bambini, ad eccezione dei figli disabili per cui non vi sono limiti di età.
Per ciascun figlio minorenne: importo da 189,20 euro a 54,05 euro al mese nel 2023. Tale importo spetta nella misura piena di 189,20 euro per un ISEE pari o inferiore a 16.215 euro. Per livelli di ISEE superiori, l’assegno si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 69,7 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.105,10 euro. Per livelli di ISEE superiori a 43.240 euro l’importo è di 54,05 euro.
Per ciascun figlio maggiorenne fino a 21 anni: importo da 91,9 euro a 27 euro al mese nel 2023. Tale importo spetta in misura piena di 91,9 euro per un ISEE pari o inferiore a 16.215 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 34,6 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.105,10 euro. Per livelli di ISEE superiori a 43.240 euro l’importo è di 27 euro.
Scopri le novità sull’Assegno Unico 2023 e tabelle ISEE e in che modo influiscono sul ricalcolo.

Quali sono le maggiorazioni sull’Assegno Unico e gravidanza
Inoltre sono previste delle maggiorazioni dell’importo dell’Assegno Unico e gravidanza per alcuni casi specifici. In particolare, sono previsti incrementi del contributo economico per:
- famiglie con più di 2 figli;
- presenza nel nucleo familiare di figli con disabilità senza limiti di età (disabilità grave e media), secondo questo schema:
- 85 euro per disabilità media;
- 95 euro per disabilità grave;
- 105 euro in caso di non autosufficienza totale;
- età inferiore a 21 anni della madre;
- genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, che si applica anche ai nuclei vedovili e per minori orfani di un genitore;
- famiglie con ISEE fino a 25.000 euro (fino al 2024).
Tabella importi Assegno Unico 2023
La tabella degli importi dell’Assegno Universale 2023 permette di calcolare l’importo del sussidio. Clicca sul pulsante “Download” per scaricarla.
Altri requisiti per l’Assegno Unico e gravidanza
L’Assegno Unico e gravidanza spetta a tutti coloro in attesa del primo figlio o di un figlio successivo al primo, in possesso anche dei seguenti requisiti:
- sia cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppure sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o sia titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
- sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- sia residente e domiciliato in Italia;
- sia o sia stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
FAQ sull’Assegno Unico
Assegno Unico 2023 senza ISEE: quanto spetta?
Chi non ha un ISEE aggiornato ha diritto riceverà l’importo minimo dell’Assegno Unico.
Come ottenere gli arretrati dell’Assegno Unico nel 2023?
L’Assegno Unico andava richiesto entro il 30 giugno 2023 per avere diritto a tutti gli arretrati relativi ai mesi precedenti. Chi aveva già richiesto l’assegno e aspetta gli arretrati dovrà attendere che l’INPS elabori quei pagamenti.
A chi spetta l’Assegno Unico?
L’Assegno Unico spetta a qualunque cittadino abbia almeno un figlio a carico dai 7 mesi di gravidanza e fino ai 18 anni del figlio a carico. Può essere riconosciuto anche ai figli fino ai 21 anni se sono:
- studenti,
- tirocinanti,
- disoccupati in cerca di lavoro,
- impegnati con il servizio civile,
- alla ricerca di lavoro.
L’assegno viene erogato per i figli con disabilità senza limiti di età, quindi anche per quei figli che hanno compiuto 21 anni.
Fra i beneficiari del sussidio rientrano lavoratori privati, lavoratori dipendenti e disoccupati.
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